Richard Benson torna nei negozi con "L'inferno dei vivi"
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Richard Benson torna nei negozi con "L'inferno dei vivi"

L'album, tra metal e rock parodistico, sarà prodotto dai Tiromancino

La notizia è di quelle che non passano inosservate: i Tiromancino produrranno il nuovo album di Richard Benson, pubblicato dall’etichetta indie IRI Records, la stessa dei Linea 77, Levante, Cyborgs, Bianco e Foxhounds. Federico Zampaglione ha specificato sui social che L’inferno dei vivi (titolo che è tutto un programma) "mescola metal, horror, rock parodistico e delirio: l'uscita è imminente".

Definire “concerto” uno spettacolo di Richard Benson è sicuramente riduttivo. Le esibizioni del cantante-chitarrista, veri e propri happening in cui i confini tra la musica e l’intrattenimento sono assai labili,  ricordano le serate futuriste.

Il merito va soprattutto alle doti istrioniche di Benson, conosciuto principalmente come chitarrista heavy-metal, ma con alle spalle una lunga carriera nel mondo dello spettacolo.

Molti di voi lo ricorderanno come il “metallaro”del programma cult Quelli della notte, condotto da Renzo Arbore. Gli amanti del cinema italiano lo hanno visto disquisire di Jimi Hendrix con Carlo Verdone nel film Maledetto il giorno che t’ho incontrato, in cui Benson interpreta se stesso come conduttore dell’improbabile trasmissione Juke-Box all’idrogeno.

Dopo l’esperienza nel 2003 come opinionista nel programma Isolati, appendice satirica de L’isola dei famosi, conduce su Tele Vita un programma tutto suo intitolato semplicemente Richard Benson. La formula è la stessa di Ottava nota, trasmissione cult degli anni Novanta, in cui il chitarrista proponeva al pubblico dischi heavy-metal di gruppi sconosciuti, accompagnandoli con gustosi aneddoti.

Benson è una vera enciclopedia vivente della musica metal, non a caso è stato tra i primi a  “scoprire” gli Extreme, i Dream Theater e i Korn. La sua carriera di giornalista si accompagna a quella di musicista all’inizio degli anni Settanta.

Benson si occupa di recensioni prima su Ciao 2001, poi sulla rivista specializzata Chitarre. Contemporaneamente suona con i gruppi Buon vecchio Charlie, Bauhaus, L’era d’acquario, fino ad arrivare ai più conosciuti Rovescio della medaglia.

Si fa apprezzare per le sue doti tecniche e per le sue intuizioni, tra le quali ricordiamo le tecniche di sua invenzione, “carillon infernale” e “pick fall”, mai opportunamente chiarite.

Nel 1999 pubblica Madre tortura, album manifesto del Benson-pensiero, anche se lontano dai virtuosismi degli esordi.

Ai suoi concerti non possono mancare le "Richard militia”, fan che nutrono per Benson un rapporto di amore-odio, che si concretizza attraverso un fitto lancio di oggetti e di pesanti insulti, al limite della rissa.

Il chitarrista riesce, però, a trasformarli in occasioni di puro spettacolo, da consumato showman qual è.

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Gabriele Antonucci