Prima della Scala di Milano - Le 10 cose da sapere
Ufficio stampa La Scala
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Prima della Scala di Milano - Le 10 cose da sapere

Grande attesa e imponenti misure di sicurezza per la Giovanna D'Arco di Giuseppe Verdi diretta da Riccardo Chailly

Giovanna D'Arco inaugura la stagione della Scala

Tutto pronto a Milano per la Prima della Scala che va in scena oggi alle 18 (in diretta su Rai5 dalle 17,30) inaugurando così la stagione del Piermarini.

Nelle scorse settimane si è parlato della Prima più per le eccezionali misure di sicurezza che per l’opera scelta, la Giovanna d’Arco di Giuseppe Verdi, diretta dal maestro Riccardo Chailly.

Si tratta della settima opera di Verdi, una delle meno rappresentate durante la sua lunga vita, ispirata dalla lotta per le libertà dei francesi contro gli inglesi.

«Non mi interessa tanto la donna in corazza, ma quel che pensa e che cosa prova» ha dichiarato ieri Chailly.

Vediamo insieme le 10 cose da sapere, tra curiosità sull’opera, notizie sui protagonisti e misure di sicurezza. [Cliccare su Avanti]

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1) Il direttore, la regia, le scene

La Giovanna d’Arco sarà diretta dal milanese Riccardo Chailly, artista di grande levatura ed esperienza, che ha così spiegato la sua scelta: “La Giovanna d'Arco per Verdi fa da ponte, lo porta verso le grandi opere successive. Credo che sia sbagliato collocarla tra le “opere della galera”, come le definì l'autore stesso”. La regia è affidata al belga Moshe Leiser e al francese Patrice Caurier, una coppia di registi estrosi, spregiudicati e attenti  a rappresentare le opere in una chiave modernissima. Le scene sono di Christian Fenouillat, i costumi realizzati da Agostino Cavalca e le luci ideate da Christophe Forey. I video sono creati da Etienne Guiol e i movimenti coreografici da Leah Hausman.

2) I cantanti

Il soprano Anna Netrebko e il tenore Francesco Meli sono una coppia artistica affiatatissima. Recentemente hanno avuto un grande successo al Festival di Salisburgo ne Il Trovatore di Verdi. Lo spagnolo Carlos Alvarez è un baritono di bella voce verdiana e di forte presenza scenica.

3) La prima rappresentazione

Giovanna d’Arcofu rappresentata la prima volta il 15 febbraio 1845 al Teatro La Scala con un buon successo di pubblico, ma non di critica. Verdi contestò l’orchestra e l’allestimento, tanto da rompere i rapporti con il teatro milanese per molti anni.

4) Il libretto originale

Il libretto di Temistocle Solera è ispirato alla tragedia di Schiller La vergine di Orléans, ma gli è assai inferiore.

5) Il nuovo libretto

Due anni dopo la prima milanese, l’opera andò in scena a Palermo con un nuovo libretto dal titolo Orietta di Lesbo, come se Giovanna d’Arco fosse stata una donna greca di Lesbo, l’isola della poetessa Saffo.

6) La malattia di Verdi

Verdi, durante il 1845, fu malato di una forte gastrite, che gli causava attacchi febbrili così forti da costringerlo a letto. Nel 1847 fu costretto a rinunciare, la vigilia di Natale, alla ripresa dell’opera al Teatro La Fenice di Venezia, nonostante la presenza in sala dello Zar delle Russie.

7) Non un’opera minore

Verdi non riteneva la Giovanna d’Arco un’opera minore, tanto che consigliò la grande soprano Teresa Stolz, a lui molto cara, di interpretarla vent’anni più tardi. L’ouverture è considerata una delle sue più riuscite.

8) Riscoperta dell’opera

Dopo la scomparsa dai palcoscenici per quasi un secolo, Giovanna d’Arco fu ripresa nel 1951 al Teatro San Carlo di Napoli nella splendida interpretazione di Renata Tebaldi. Da allora tre prime donne l’hanno riproposta con successo: Teresa Stratas a New York nel 1966, Katia Ricciarelli a Venezia e Firenze nel 1972 e June Anderson a Londra nel 1995.

9) Ultima rappresentazione

Nell’ultima rappresentazione del 2013 a Salisburgo, da cui è stato tratto un doppio cd, la coppia Netrebko-Meli era affiancata da Placido Domingo in veste baritonale.

10) Le misure di sicurezza

Dopo l'allarme lanciato dall'FBI ai servizi segreti italiani, che indicano il Duomo e il Teatro La Scala come possibili obiettivi di attacchi terroristici, il governatore della Lombardia Roberto Maroni ha chiesto "misure straordinarie" per la Prima della Scala, con controlli di polizia all'ingresso dello storico teatro milanese che si sommano agli agenti che presidiano l'esterno dell'edificio e metal detector per tutti i visitatori. "Non voglio un evento blindato -ha sottolineato Maroni- ma certamente le forze dell'ordine devono garantire la massima e totale sicurezza".

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Gabriele Antonucci