Addio a Pino Daniele: i funerali - Foto
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Addio a Pino Daniele: i funerali - Foto

Folla e commozione alla prima funzione a Roma. Presenti Jovanotti, Renato Zero e Antonello Venditti. La seconda cerimonia a Napoli, in Piazza del Plebiscito, davanti a 100.000 persone.

Dopo 48 ore di commozione, dolore e ricordi, contornati dalle polemiche sulla camera ardente, sulla scelta del medico curante e sul luogo del funerale, oggi è stato il giorno del raccoglimento e della preghiera. Tutto il mondo della musica e i suoi numerosi fan si sono stretti intorno al feretro di Pino Daniele, scomparso due giorni fa in seguito a un attacco cardiaco.

La famiglia Daniele, che in un primo momento si era divisa per le diverse volontà dei parenti romani e napoletani del cantautore, ha deciso di comune accordo di celebrare due funerali, in modo da non scontentare nessuno, in primis i suoi calorosi fan.

Un lungo applauso e cori "Pino, Pino" hanno accolto alle 12 l'arrivo del feretro di Pino Daniele al Santuario del Divino Amore, a Roma, dove si sono svolti i funerali. Il carro funebre ha sfilato davanti alle centinaia di fan che si trovano nel piazzale davanti alla chiesa.

Fra i primi amici e colleghi del musicista ad arrivare Jovanotti, Renato Zero, Antonello Venditti.Nino D’Angelo, James Senese, Tony Esposito, Lina Sastri, Enzo Gragnaniello e Stefania Prestigiacomo.

Padre Renzo, che era amico di Pino, si è rivolto nell'omelia alla famiglia del cantautore con queste parole: "Il più bel regalo che potete fare a Pino è quello di restare uniti. Già si sente qualche voce strana in giro... Se non rimanete uniti, vuol dire che Pino ha fallito come padre e come uomo".

Alle 12.45 è uscito il feretro tra applausi scroscianti, occhi lucidi e un coro spontaneo che ha intonato Napul'è.

Il secondo funerale di Pino Daniele, celebrato dal Cardinale Crescenzio Sepe, si è svolto a Napoli a partire dalle 19 , non più nella Basilica di S. Francesco di Paola, come previsto in un primo momento, ma direttamente in Piazza del Plebiscito, data la grande affluenza, con oltre centomila persone accorse.

L'altare era posizionato nell'area compresa tra l'accesso alla Basilica e le statue equestri. Non erano previsti luoghi riservati per autorità e stampa. Soltanto per i parenti del cantautore partenopeo, vista anche l'età e le condizioni di salute delle sorelle, è stato riservato uno spazio nelle vicinanze dell'altare.

Persone di tutte le età, dagli 8 agli 80 anni, hanno seguito con compostezza e partecipazione la funzione religiosa.

Il Cardinale Sepe ha raccolto fragorosi applausi durante la sua omelia: "Questa celebrazione è una memoria e un ricordo del nostro fratello Pino Daniele, scomparso così prematuramente. Ringraziamo Dio perchè ci ha donato Pino, che con la sua personalità e la sua arte ha dato un valore particolare alla nostra città e all'Italia, diventando messaggero di Napoli nel mondo intero. Vogliamo esprimergli la nostra vicinanza umana e cristiana attraverso la preghiera. Il Signore l'ha donato a noi come un artista che, con la sua arte, ha onorato Napoli. Lo ha fatto in maniera discreta,senza eccessi, raccontando i colori e i chiaroscuri della nostra gente. Lo ha fatto con raffinatezza e ricercatezza, con quel carisma che il Signore gli ha donato. La sua musica è poesia e cultura, suscita emozioni e risveglia appartenenza. Ci ha lasciato soprattutto un messaggio: un invito a non arrendersi mai, alla speranza che non deve mai venire meno".

In chiusura di cerimonia, una bella e inaspettata testimonianza di Padre Renzo, che ha celebrato in mattinata i funerali a Roma: "Era giusto tornare qua stasera, siete uno spettacolo. Volevo parlarvi di Pino come cristiano. Siamo cristiani e crediamo nella resurrezione, per cui un giorno tutti noi rivedremo Pino. Pensate che lui aveva sempre la corona del rosario in tasca. Negli ultimi momenti della sua vita ha pregato Padre Pio. Chissà che risate si starà facendo da lassù Pino, a vedervi tutti qua per lui a Piazza del Plebiscito. Si meritava una manifestazione del genere".

Ma ritorniamo alla convulsa giornata di martedì. Sono state ore febbrili, quelle di ieri, per la famiglia del bluesman partenopeo. La figlia Sara, in merito alla scelta della capitale, aveva dichiarato: “Abbiamo scelto Roma perché noi figli siamo nati e viviamo qui. I funerali di mio padre saranno celebrati mercoledì al Divino Amore perché è una chiesa grande e noi vogliamo che sia una cerimonia aperta al pubblico". La messa al Divino Amore sarà celebrata da Padre Renzo, amico personale della famiglia Daniele, nello stesso luogo in cui si è sposato uno dei figli di Pino. Non tutti sanno che il grande cantautore napoletano era un devoto di Padre Pio, una figura decisiva per il suo avvicinamento alla fede.

Fin da quando si è diffusa la notizia del luogo del funerale, è iniziato a serpeggiare il dispiacere tra il popolo napoletano, privato in un primo momento della possibilità di abbracciare per l’ultima volta uno dei suoi artisti più rappresentativi.
Il fatto che il Maschio Angioino avrebbe ospitato nei prossimi giorni le ceneri dell'artista, che ha scelto nel testamento di essere cremato, ha mitigato solo parzialmente il dispiacere di una città intera.

Ieri alle 19 l’improvvisa svolta, con l’annuncio di un secondo funerale nella città magnificamente tratteggiata in Napul’è.  “Finalmente tutti noi abbiamo potuto riflettere con calma sulle reazioni di queste ore –hanno fatto sapere i familiari- e abbiamo trovato un accordo che premia l'amore dei napoletani per Pino Daniele, che avrà un secondo rito funebre nella città dove è nato”.

Oltre all’enorme affetto del capoluogo campano, hanno influito nella decisione le condizioni fisiche delle due sorelle dell’artista, Patrizia e Rosaria, cardiopatiche e quasi cieche, che non avrebbero potuto recarsi nella capitale, come sottolineato dal fratello Carmine.

Ieri sera alle 20.45 decine di migliaia di persone (si parla di 100.000 presenze) si sono ritrovate a Napoli, nella centralissima Piazza del Plebiscito, per ricordare Pino Daniele in un emozionante flash mob organizzato proprio nel luogo dove l'artista ha suonato tante volte davanti ai suoi concittadini.

La piazza ha intonato alle 20.45, come da programma, la canzone-simbolo del suo repertorio, Napul' è, mentre le candele e i cellulari illuminavano la piazza.  E poi ancora Je so' pazz, Nero a metà e altre canzoni del cantautore, in un crescendo di emozioni e di commozione.

C'è chi ha portato una chitarra, chi fotografie del cantante, chi i suoi dischi. In fondo alla piazza, davanti alla chiesa, spiccavano gli striscioni "Solo tu per sempre", "Dopo te nisciuno più", e "Ciao guagliò". Il sindaco De Magistris ha annunciato che a Pino verrà dedicata una via o una piazza della città.

Ansa
Napoli: fan in attesa dell'inizio dei funerali di Pino Daniele

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Gabriele Antonucci