Pink Floyd: esce il nuovo album dopo 20 anni
Getty Images 
Musica

Pink Floyd: esce il nuovo album dopo 20 anni

The Endless River verrà pubblicato in autunno

Nel 1994 lo splendido assolo di chitarra di David Gilmour in High Hopes, brano conclusivo dell’album The Division Bell, ha segnato la parola fine alla storia discografica dei Pink Floyd come gruppo, anche se Roger Waters si era già allontanato da anni dalla creatura da lui stesso fondata nel 1965.

Almeno così si pensava fino a sabato sera. Il tweet di Polly Samson, moglie e paroliera di Gilmour, ha aperto nuove, clamorose prospettive ai milioni di fan del gruppo inglese. Un album di soli brani inediti, The endless river, rimasto per vent’anni nei cassetti e recentemente rielaborato, uscirà a ottobre in tutti i negozi, candidandosi a diventare il bestseller del 2014.

Questo il contenuto del tweet della Samson: “L’album dei Pink Floyd che uscirà ad ottobre si chiamerà The Endless River -si legge su Twitter- Basato sulle sessions del 1994, è il canto del cigno di Rick Wright (il tastierista dei Pink Floyd scomparso nel 2008 n.d.r) ed è bellissimo”. Un fulmine a ciel sereno, che ha scatenato il tam tam dei fan, felici e increduli al tempo stesso. I nuovi brani non saranno outtakes, elegante nome inglese per indicare scarti discografici, ma  i tasselli di un complesso mosaico sonoro che stava prendendo vita parallelamente a The Division Bell, scherzosamente soprannominato da Nick Mason The Big Spliff (La grande canna), quasi a sottolinearne l’aspetto lisergico.  

Sia Mason nella sua biografia Inside out: a personal history of Pink Floyd che Mark Blake in Comfortably Numb: the inside story of Pink Floyd raccontano di un misterioso progetto discografico ambient, ricollegabile allo stile degli Orb o del Brian Eno più avanguardistico, che i Pink Floyd stavano sviluppando nel 1994. Uno stile assai diverso da quello di The Division Bell, l’album più ingiustamente sottovalutato della loro discografia, tornato da poco sugli scaffali dei mediastore in un cofanetto celebrativo per i vent’anni della pubblicazione.

Basta ascoltare il lungo brano strumentale Soundscape, unico indizio di quelle registrazioni che circola in rete, per avere un assaggio di ciò che potrebbe essere The endless river. I brani non saranno pubblicati così come sono stati concepiti, ma saranno rieditati con l’incisione delle parti vocali da parte di Gilmour. Proprio la moglie del leggendario chitarrista, l’attivissima internauta Polly Samson, ha pubblicato due mesi fa su Instagram una foto dell’artista in studio di registrazione insieme a tre coriste. Tutti avevano pensato allora a un nuovo album di Gilmour, e invece quella foto riguardava la prossima uscita discografica a marchio Pink Floyd, brand secondo, per impatto mediatico, solo a quello dei Beatles e dei Rolling Stones. Una delle tre coriste nella foto è Durga McBroom-Hudson, presenza fissa nella band dal 1980 ad oggi, che, in un post su Facebook, ha confermato la prossima pubblicazione, aggiungendo ulteriori dettagli: “Le registrazioni ebbero luogo durante le sessions di The division bell: sì, si tratta di quel progetto originariamente battezzato The big spliff del quale parlò Nick Mason.

Ecco perché ci sono delle parti di Richard Wright. Dall’incisione delle take originali, David e Nick hanno fatto molte altre cose. Inizialmente il disco era completamente strumentale, poi a dicembre ho aggiunto delle voci. David ha sviluppato i miei cori e ha registrato almeno una parte vocale solista. E’ accaduto nella session immortalata dalla foto”. La McBroom-Hudson ha specificato che nell’album saranno incluse soltanto canzoni inedite. Anche il tecnico del suono Andy Jackson ha confermato la pubblicazione del disco: “Si tratta di una rielaborazione delle session di Big Spliff, ma arricchite da sovraincisioni fatte alla fine dello scorso anno o giù di lì”. Vedremo se The endless river sarà solo un’operazione commerciale per sfruttare il ricco marchio Pink Floyd, i cui album continuano ad essere costantemente in classifica, o se si tratterà di un nuovo, esaltante capitolo di una delle più importanti storie del rock.

I più letti

avatar-icon

Gabriele Antonucci