Peter Gabriel conquista Milano, la recensione del concerto
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Musica

Peter Gabriel conquista Milano, la recensione del concerto

Show-evento con le canzoni di So. E non solo...

Le premesse per un concerto da ricordare c'erano tutte. A cominciare dalla band, una squadra di musicisti superstar composta da David Sanscious, Tony Levin, David Rhodes e Manu Katche. Un dream team per accompagnare Peter Gabriel in un lungo viaggio tra le pieghe della sua carriera solista. 

L'inizio è a dir poco inusuale con le luci del Mediolanum Forum ancora accese. Parla in italiano Peter Gabriel per spiegare ai presenti (sold out) lo svolgimento di una serata che culmina con la riproposizione in toto di So, il best seller del suo catalogo. Ma prima ci sono le versioni semi acustiche di Come talk to me e Shock the Monkey. A seguire Family Snapshot, bellissima, intensa come sempre. Quando il pezzo prende quota, si spengono le luci del Forum e il palco si illumina. 

Il suono è quasi perfetto, il pubblico caldo ma composto. Occhi e orecchie sono per quello che succede sul palco dove si susseguono gli episodi salienti di una vita artistica che prima di ogni altra cosa ha prodotto grandi canzoni. Dal funky travolgente di Digging in the Dirt alle trame sonore di Secret World fino a Solsbury Hill. Tutto bellissimo. Poi, arriva il momento clou di questo Back to front Tour. Con Red Rain inizia la tracklist di So, un disco che non risente dell'età, suonato meraviogliosamente bene da una band che si muove ad occhi chiusi. 

Più che un album, un greatest hits:Don't give up, Mercy Street, Sledgehammer, Big time, In your eyes. Bastano i titoli. Per il gran finale, dopo The tower that ate people arriva Biko. Splendida ed emozionante come la prima volta. Applausi, inchini (della band sul palco per i saluti finali) e una certezza: bisognava esserci

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Gianni Poglio