Patti Smith: Banga, il nuovo cd
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Musica

Patti Smith: Banga, il nuovo cd

L'ultimo album canzone per canzone

Dopo 8 lunghissimi anni la sacerdotessa del rock, Patti Smith, torna sulle scene mondiali con Banga, un emozionante album di inediti, pieno di amore, di rock, di dediche e di... Italia.

L’opening è affidata a Amerigo, una deliziosa ballad dove la voce di Patti viene avvolta tra pianoforte e violino. Un brano che profuma di Alan Parson dove tra il cantato e il recitato viene immaginato il viaggio di Amerigo Vespucci verso la scoperta del Nuovo Mondo.

April Fool, letteralmente “Pesce d’Aprile” è stato il primo singolo estratto dal disco e non a caso è uscito proprio il Primo Aprile. La canzone è un piccolo omaggio al celebre scrittore Gogol, nato in quel giorno. Un pop delicato aperto dal suono delle chitarre e da un piano Rhodes, discreto e preciso che regalano un raggio di sole a chi ascolta.

Fuji-San, orazione in chiave rock è dedicata alle vittime del terribile tzunami che ha colpito il Giappone lo scorso anno. Sonorità dai sapori nipponici disciolte tra chitarre elettriche e ritmiche serrate.

This Is The Girl forse è uno dei brani più belli e toccanti dell’album. Una lenta ballad terzinata che sembra arrivare direttamente dagli Anni 50. Il personale tributo della Smith a un’altra grande artista, Amy Winehouse, tragicamente scomparsa.

Banga, è stato scritto a bordo della Costa Concordia dove la cantante ha trascorso un breve periodo. Un vortice di suoni e di energia come una danza nel mezzo dell’oceano che si chiude con un recitato qche spegne tutti gli altri strumenti.

Maria è un rock lento e malinconico scritto per Maria Schneider, l’attrice scomparsa nel 2011 cara amica di Patti negli Anni 70.

Mosaic ha una sonorità che ricorda molto le danze dei paesi dell’est, con una ritmica marcata e ripetitiva. Molto belli i suoni delle mandole sopra le chitarre elettriche.

Tarovsky (the second stop is Jupiter) è enigmatica ballad dedicata al regista russo, un lento recitato, marcato da una ritmica minimale molto psichedelica che si conclude con un clarinetto che sembra essersi smarrito.

Nine è stata scritta per Johnny Deep in occasione del suo compleanno. Deppi suona chitarra e batteria. Notevole la tecnica chitarristica dell’attore.

Seneca è il secondo brano scritto dalla Smith a bordo della Concordia. Malinconica e lenta dove la voce della cantante sembra trascinare il suono di una fisarmonica e dei violini.

Constantine’s Dream è ispirato dal Sogno di Costantino, affresco di Piero della Francesca conservato all’interno della basilica di San Francesco e scritto insieme al gruppo aretino de La Casa Del Vento. Racchiusa tra i suoi 10 minuti troviamo la “Poesia semplice” di San Francesco.

After the Goldrush l’unica cover del disco, chiude il viaggio musicale con eleganza e delicatezza. Il brano di Neil Young viene riproposto quasi in versione unplugged con un dolcissimo coro di bambini nel finalei.

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Tony Romano