Paolo Conte compie 80 anni: le 10 canzoni indimenticabili
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Musica

Paolo Conte compie 80 anni: le 10 canzoni indimenticabili

“L’avvocato di Asti” ha creato negli anni uno stile personale e inconfondibile tra jazz, canzone d’autore e suggestioni latino-americane

Conte è stato autore di "Azzurro" per Celentano e "Genova per noi" per Bruno Lauzi

Oggi Paolo Conte, uno dei più grandi compositori e interpreti della musica italiana, taglia il traguardo degli 80 anni.

“L’avvocato di Asti”, come da sempre viene chiamato, ha creato negli anni uno stile personale e inconfondibile, in cui si fondono, con grande eleganza, jazz, classica, canzone d’autore e suggestioni latino-americane. Il suo timbro vocale profondo e roco fa da perfetto contrappunto all’inimitabile swing con il quale suona il pianoforte.

Le sue canzoni nascono e si sviluppano a partire da un motivo, un tema musicale, mentre i testi sono profondi, colti, ironici ed evocativi, a volte impreziositi da suoni onomatopeici (si pensi a Bartali) che rendono le sue canzoni originali e inimitabili.

Laureato in giurisprudenza all’Università di Parma e destinato, sulle orme paterne, alla carriera notarile, Conte esercita per anni la professione di avvocato, ma la passione per il jazz americano e per le arti figurative sovrastano di gran lunga quella per il diritto. Lui stesso ha ammesso di aver scritto la sua prima canzone sui banchi dell’università “durante una noiosissima lezione di diritto”.

Inizia così a suonare, a livello amatoriale, il vibrafono in diversi complessi della sua città e verso la metà degli anni Sessanta compone, insieme al maestro Michele Virano, le musiche di alcune canzoni destinate ad entrare nella memoria collettiva. A loro due si devono, solo per citarne alcune, Azzurro e Siamo la coppia più bella del mondo di Adriano Celentano, Insieme a te non ci sto più di Caterina Caselli, Tripoli ‘69 di Patty Pravo, Messico e nuvole di Enzo Jannacci, Genova per noi e Onda su onda di Bruno Lauzi.

Grazie al fiuto del produttore Italo Greco, che spinge l’avvocato ad incidere con la sua voce, esce nel 1974 l’album Paolo Conte, titolo che viene ripetuto anche per il secondo disco, contenente due brani, La topolino amaranto e La ricostruzione del Mocambo, destinati a diventare due classici del suo repertorio.

Il grande successo arriva nel 1979 con Un gelato al limon, tanto che il successivo Paris Milonga, da molti considerato il suo capolavoro, viene presentato nel corso di un’apposita giornata dedicatagli a Sanremo dal Club Tenco.

In Paris Milonga, che segna una decisa svolta stilistica, troviamo altri brani di notevole spessore come Alle prese con una verde Milonga, Parigi, Un’altra vita e Via con me, che oggi è la sua canzone più famosa.

Conte non sbaglia un colpo ma continua a coltivare un sogno, quello di portare in scena un musical interamente scritto da lui, intitolato Razmataz, che si realizzerà solo nel 2000. Si tratta di un’operetta multimediale, che narra le vicissitudini di una ballerina africana di nome Razmataz nella Parigi degli anni Venti, in cui i dialoghi, le musiche e le canzoni vengono accompagnate dalla videoproiezione di ben 1.800 disegni realizzati da Conte.

Lo scorso ottobre è uscita la sua ultima fatica discografica, Amazing Game, il primo album completamente strumentale costituito da registrazioni effettuate in epoche diverse (dagli anni 90 a oggi) per colonne sonore di pièce teatrali e a scopo di studio e sperimentazione.

Vediamo insieme, per festeggiare gli 80 anni, le sue 10 canzoni indimenticabili, una piccola parte del ricco e raffinato repertorio di Paolo Conte. [Cliccare sopra su Avanti]

1) Via con me

2) Sotto le stelle del jazz

3) Bartali

4) La ricostruzione del Mocambo

5) Alle prese con una verde milonga

6) Gli impermeabili

7) Gelato al limon

8) Hemingway

9) La Topolino amaranto

10) Parigi

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Gabriele Antonucci