Nate Ruess: "Milano, ti farò divertire"- L'intervista
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Nate Ruess: "Milano, ti farò divertire"- L'intervista

Il frontman dei Fun presenterà stasera l'album solista "Grand Romantic" ai Magazzini Generali

Alzi la mano chi non ricorda We are young, il tormentone di qualità dei Fun, vincitore del Grammy Award del 2013 come migliore canzone, che ha messo in evidenza la notevole estensione vocale del cantante Nate Ruess, trascinando l'album Some nights oltre i due milioni e mezzo di copie, un numero clamoroso nell'epoca del download illegale e dello streaming gratuito. Il frontman si è messo temporaneamente in proprio e stasera presenterà ai Magazzini Generali di Milano,nell'unica tappa italiana del suo tour, i brani del nuovo album Grand Romantic, in uscita il 16 giugno, un sapiente mix tra pop, elettronica e influenze black.

Nate, nel singolo Ah ha affermi "Mamma, adesso sono pronto a liberare il gran romantico in me". Che cosa ti ha impedito di liberarlo prima?

"Probabilmente un freno causato da alcune storie avute quando ero più giovane che mi hanno spezzato il cuore, così sono diventato un po' freddo e per alcuni anni ho messo da parte le mie emozioni. Non mi piaceva essere vulnerabile, poi, crescendo, mi sono reso conto che molte persone si sentivano come me e questo mi ha dato coraggio. Grazie alle esperienze ho imparato a lasciarmi andare e ad amare senza farmi troppe aspettative, che rovinano i rapporti, permettendomi anche di essere romantico".

Quanto c'è di autobiografico nell'emozionante Nothing without love?

"Molto, l'ho scritta per esprimere un sentimento di solitudine, volevo trovare in quel momento qualcuna da amare e che mi amasse, è qualcosa che ho sempre voluto. Ci sono periodi in cui ti pesa essere single e hai paura di non incontrare nessuno, poi, un giorno, come per magia, tutti questi pensieri svaniscono. Nothing without love mi ha portato fortuna, perchè adesso sto con una ragazza di cui sono molto innamorato".

Il tuo primo album solista Grand Romantic è prodotto e scritto insieme a Jeff Bhasker, a cui si deve anche il successo di Uptown Special di Mark Ronson. Come mai hai scelto lui?

"Sono anni che lavoriamo insieme, Jeff ha dato un contributo fondamentale al successo del singolo We are young e dell'album Some nights. Non solo lui è un coautore e un produttore brillante, ma è anche una persona brillante, che mette tutto se stesso in quello che fa e che ama le canzoni che sta creando con te. E' difficile trovare un altro come lui che non è solo un produttore, ma è un fan del tuo lavoro e questo ti dà tanta sicurezza".

Dopo il fortunato duetto con Pink nel singolo Just give me a reason, che ha venduto 9 milioni di copie, è prevista un'altra collaborazione con lei?

"Non ancora, da quello che so lei sta completando il nuovo album. E' stato molto divertente lavorare con lei, ma al momento non ci sono collaborazioni in vista. Adesso sono concentrato sulla mia carriera solista, se ci saranno le condizioni e soprattutto se dovesse uscire fuori una canzone interessante, perchè no, mai dire mai".

Che effetto ti fa a ritrovarti da solo sul palco dopo tanti anni in un gruppo?

"Mi piace avere più tempo per me ed essere solo ogni tanto. E' molto utile, quando sei in un gruppo, avere delle persone intorno a te, ma da solista ti senti più responsabilizzato e libero di creare la musica che vuoi, senza dover mediare con altre persone".

Che emozioni hai provato a duettare con Brian Wilson(geniale mente dei Beach Boys n.d.r.) in Saturday night?

"Lavorare con Brian è stata una cosa che non avrei mai sognato di fare, l'esperienza migliore della mia vita. Circa 10 anni fa ho letto di tutto su di lui, ho ascoltato in modo ossessivo tutti i suoi album per cercare di carpire i suoi segreti, credimi, non avrei mai immaginato che un giorno mi sarei ritrovato a cantare insieme a lui. Quando ci siamo incontrati in studio gli ho chiesto di cantare God only knows, una delle mie canzoni preferite. E' stato un momento che non dimenticherò mai".

Che cosa ti aspetti dal concerto di venerdì a Milano?

"Sono contento di suonare a Milano perchè ha un pubblico attento e preparato. Ho previsto una scaletta con le canzoni che tutti conoscono, un mix tra brani dei Fun, cover che amo particolarmente e canzoni del nuovo album. Il pubblico che viene paga dei soldi, ci sono tante persone che lavorano per me dietro le quinte, quindi sento la responsabilità di fare il migliore show possibile. La risposta degli spettatori di Milano è sempre stata eccezionale".

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Gabriele Antonucci