Mina: in “Maeba” la tigre di Cremona ruggisce ancora - Recensione
GATEFOLD./Ufficio stampa Sony Music
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Mina: in “Maeba” la tigre di Cremona ruggisce ancora - Recensione

L'album, in perfetto equilibrio tra passato e futuro, è uno dei migliori realizzati negli ultimi anni dalla cantante nata a Busto Arsizio

Aliena e umana, algida e coinvolgente, classica e moderna, rassicurante e spiazzante.

Dalla tensione tra questi opposti trae linfa la poetica del nuovo album di Mina, l'attesisimo Maeba, da oggi disponibile nei negozi fisici e digitali per la Sony Music a quattro anni di distanza da Selfie.

Il ritorno della più grande cantante italiana

Mina Anna Maria Mazzini, per tutti Mina, è universalmente considerata, dopo 60 anni di carriera e 74 album incisi, la più grande cantante italiana.

Dalla fine degli anni Cinquanta a oggi, l’artista nata a Busto Arsizio ha interpretato 1.500 canzoni, vendendo oltre 150 milioni di dischi, un numero in costante aumento.

Impossibile elencare qui tutti i riconoscimenti ottenuti durante una carriera ineguagliabile, non solo per le sua canzoni, ma anche per il ruolo centrale che ha avuto nella storia della televisione italiana.

Il primo singolo "Volevo scriverti da tanto"

Il nuovo album di Mina, contenente 12 tracce inedite e una sorpresa per gli appassionati, è stato anticipato due settimane fa dal singolo Volevo scriverti da tanto, una ballad melodica che colpisce fin dal primo ascolto per l’emozione che suscita e per l’atmosfera che sa creare: una di quelle canzoni che necessitano di una grande interprete per esprimersi in tutta la loro potenzialità.

L’autore della musica è Moreno Ferrara, uno dei più noti coristi italiani, mentre l’autrice del testo, che è una struggente lettera ad una persona che forse nemmeno potrà leggerla, è Maria Francesca Polli, che ha nel suo curriculum collaborazioni con Roby Facchinetti, Claudio Baglioni, Franco Fasano, oltre ad aver curato la versione italiana di molte canzoni Disney e ad aver vinto più edizioni dello Zecchino D’Oro.

Maeba è una collezione eterogenea di canzoni, tra cui due cover, il cui unico comune denominatore è la voce cristallina, potente ed emozionante di Mina.

Il segreto dell'intatta elasticità delle sue corde vocali è stato svelato dal figlio Massimilano Pani (che ha prodotto l'album) durante la presentazione alla stampa del nuovo lavoro: "Mina non ha dissipato la voce in migliaia di concerti e poi ha il talento naturale di saperla utilizzare e di avere sempre le idee chiare su come farlo".

Il duetto con Paolo Conte

Una delle chicche dell'album è sicuramente il duetto con Paolo Conte, che ha scritto per lei l'intensa ballad in napoletano 'A minestrina, un gustoso bozzetto domestico tra due anziani amanti, che punta sul contrasto tra la voce fumosa dell'avvocato dello swing e il timbro cristallino di Mina, impreziosito da tre musicisti del valore di Jino Touche al contrabbasso, di Massimo Pizianti al pianoforte e al synth e di Nunzio Barbieri alla chitarra classica.

La sensuale Il mio amore disperato, con ampia citazione del Libertango di Astor Piazzolla, è l'ultima canzone firmata dal compianto Paolo Limiti, che per Mina ha scritto brani memorabili.

Ti Meriti L’Inferno è una ballata classica e ricca di pathos, incentrata sul risentimento che attanaglia chi viene lasciato, scritta da Federico Spagnoli, già autore per Mina di Questa donna insopportabile del 2014.

Un altro highlight di Maeba è Il tuo arredamento che, attraverso un accattivante arrangiamento pop-rock di Franco Serafini e un originale testo di Zorama in cui la personalità dell’amato è descritto attraverso stanze e arredi, offre il destro alla cantante per mostrare tutto il suo virtuosismo vocale.

Argini è una canzone jazzata e ricca di melodia, dove la cantante inizialmente gigioneggia un po' troppo, salvo riscattarsi nella seconda parte con il serrato dialogo con il sax di Gabriele Comeglio.

Gli omaggi a Elvis Presley e a George Michael

Last Christmas è un languido, morbido e notturno tributo alla celebre canzone degli Wham!, un omaggio all'arte pop di George Michael che svela tutta la ricchezza melodica e armonica del brano.

Mina diverte e si diverte nell'evergreen Heartbreak Hotel, uno dei brani più amati di Elvis Presley, di cui accentua l'aspetto blues attraverso un'interpetazione magistrale.

La canzone andrebbe fatta ascoltare ai troppi urlatori fuoriusciti dai talent show, che confondono  il numero dei decibel con il saper cantare.

Franco Serafini quest’anno festeggia i 38 anni di collaborazione continuativa con Mina, e il motivo del loro connubio perfetto è esemplificato dalla raffinatezza di Al di là del fiume, in perfetto equilibrio tra tradizione e modernità, mentre Troppe note è un pop-funky ballabile, con chitarrine alla Chic , che potrebbe funzionare molto bene in radio.

Difficile non muovere le gambe mentre si ascolta a un volume adeguato il trascinante rhythm & blues Ci vuole un po’ di r’n’r, scritta a quattro mani da Andrea Mingardi e Maurizio Tirelli, con l’arrangiamento scintillante di Nicolò Fragile, punteggiata dai fiati alla Memphis Horns di Daniele Moretto (tromba), Andrea Andreoli (trombone) e Marco Scipione (sax).

Il disco si chiude con l'elettricità sghemba di Soffi, un brano sospeso, nervoso e liquido, scritto da Boosta dei Subsonica, che strizza l'occhio allo stile inconfondibile di Bjork.

Maeba è un album riuscito, variegato e raffinato, prodotto, arrangiato e suonato in maniera eccellente, in perfetto equilibrio tra passato e futuro, in modo da poter essere apprezzato da diverse generazioni.

Uno dei migliori dischi realizzati da Mina negli ultimi 10 anni, che non soffre del manierismo di alcuni brani realizzati in coppia con Celentano e che conferma ancora una volta lo scettro di regina della canzone italiana nelle mani della tigre di Cremona.

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Gabriele Antonucci