Michael Jackson: la recensione del nuovo album, Xscape
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Michael Jackson: la recensione del nuovo album, Xscape

Otto canzoni inedite ripescate dagli archivi del Re del Pop.

Esce oggi il nuovo album di Michael Jackson. Otto brani inediti, registrati tra il 1983 e 1999 e provenienti dall’archivio del Re del Pop. Love Never Felt So Good, il primo singolo, è un duetto con Justin Timberlake. Il brano ha già conquistato il primo posto in 17 paesi. 

Produttore esecutivo dell’album è L.A. Reid, Presidente e Amministratore Delegato di Epic Records, il quale, dopo l’apertura degli archivi di Jacksone, ha avuto accesso illimitato a quarant’anni di materiale interpretato da Michael.

Questa la tracklist del disco e la nostra recensione brano per brano:

1. LOVE NEVER FELT SO GOOD: un singolo micidiale già dalle prime note. Funziona l'incrocio con Justin Timberlake. L'ennesima occasione per ribardire che un artista come Michael Jackson non è sostituibile. Un brano dance old school. Altro che deejay-popstar. L'arte del pop è un'altra cosa. 

2. CHICAGO: scritta Cory Rooney e prodotta da Timbaland. Un mid tempo efficace con una splendida linea vocale. Il resto lo fa la produzione extra luxe. 

3. LOVING YOU: firmata da Michael  è una semi ballad intensa ed ispirata. Niente di veramente epocale, ma alla voce c'è lui e questo basta ed avanza. 

4. A PLACE WITH NO NAME: sonorità disco da fine anni 70, inizio 80 con una discreta base elettronica. Ancora una volta la differenza la fa la voce di Michael con quel ritmo naturale che solo lui aveva.

5. SLAVE TO THE RHYTHM: scritta da L.A. Reid e Babyface, due monumenti della black music made in Usa. Funziona a meraviglia l'incontro tra le base ritmica e la voce di Michael. Con Jackson in vita sarebbe diventata sicuramente un classico.

6. DO YOU KNOW WHERE YOUR CHILDREN ARE: interamente composta da Jackson, prodotta da Timbaland and Jerome Harmon. Ottimo pezzo, il miglior modo per descriverlo è accostarlo a They don't care about us

7. BLUE GANGSTA: va e viene la base ritmica di questo pezzo che suona come una delle highlight del disco. Questo è r&b, ma moderno e al passo coi suoni di oggi. 

8. XSCAPE: chiude il disco la title track. Qui siamo a metà strada tra Bad e Billie Jean, almeno come intenzione. Arrangiamenti superlativi e suoni curatissimi. Un buon finale.

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Gianni Poglio