Michael Jackson
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Musica

Michael Jackson avrebbe 61 anni: le 30 frasi più belle

Un ricordo del geniale artista, nato il 29 agosto 1958 a Gary, attraverso le sue stesse parole

La sua visione della vita, del successo, della musica e dei fan

Il 25 giugno del 2009, poco dopo la mezzanotte, Michael Jackson fu trovato morto nella sua villa di Los Angeles a causa di una dose eccessiva di farmaci somministrati dal medico personale Conrad Murray, poi condannato per omicidio colposo.

Una notizia che ha sconvolto il mondo dello spettacolo e milioni di fan in tutto il mondo, che aspettavano pochi giorni dopo il suo ritorno sulle scene all’Arena O2 di Londra per gli ultimi, spettacolari concerti della sua carriera.

Oggi, a 10 anni di distanza dal tragico evento, non c’è praticamente artista r&b contemporaneo, da Pharrell Williams a Ne-Yo, da Bruno Mars a Justin Timberlake,da Usher a The Weeknd,  che non si ispiri apertamente al pop visionario e senza confini di Michael Jackson.

Su Jackson si è scritto e detto di tutto, per questo abbiamo pensato di ricordarlo attraverso le sue 30 frasi più belle e significative. [Cliccare sopra su Avanti]

1) Bambino prodigio

“Ricordo poco dei miei primi anni con i Jackson 5. Ero troppo piccolo, avevo solo 5 anni. Anche se ero un bambino prodigio, a quell’età non hai comunque la capacità di capire quello che ti sta accadendo attorno. Ricordo che cantavo al massimo delle mie possibilità, che ballavo con gioia, che lavoravo tanto, troppo per un bambino.Cantavo fino a notte fonda, proprio nelle ore in cui i miei coetanei erano nel letto a dormire”.

2) James Brown

"James Brown è un artista magico. Quando ero piccolo lui era il mio idolo, mi fermavo a guardarlo come se ne fossi ipnotizzato. E’ uno showman elettrizzante, è capace di portare il pubblico dove vuole lui”.

3) Solitudine

“Molte delle mie giovani fan vogliono sapere perché vivo appartato, perché faccio determinate cose, perché non ne faccio altre, insomma, cercano di entrare nel mio cervello. Vogliono salvarmi dalla solitudine, ma in realtà è come se volessero condividere la loro solitudine con me, che sono una delle persone più sole al mondo”

4) Amore

“Se si viene al mondo con la consapevolezza di essera amati, si è pronti ad affrontare qualunque difficoltà, qualsiasi sfida: di fronte agli ostacoli peggiori, sapremo comunque reagire perché saremo di essere amati e tutto il resto ci sembrerà irrilevante”.

5) Peter Pan

"Peter Pan è nel mio cuore perché rappresenta la giovinezza, il bambino che non vuole diventare grande, il sogno di volare, la magia dell’infanzia. Io continuo a vedere il mondo e la vita con gli occhi di un bambino, per questo amo Peter Pan”.

6) Janet Jackson

“Mia sorella Janet da bambina era un maschiaccio ed è stata per tanti anni la mia migliore amica. Per questo, quando si è sposata e se n’è andata di casa, mi sono sentito morire”.

7) Padre violento

“Nostro padre creò i Jackson Five a suon di botte. Dopo la scuola, ci costringeva a provare fino a sera e se sbagliavamo erano botte. Ci picchiava con la cinghia dei pantaloni e a volte con una frusta. Era un padre molto severo, specialmente nei miei riguardi. Ho preso più botte io di tutti i miei fratelli messi insieme”.

8) Successo

“Il prezzo del successo è così elevato che a volte mi domando se ne valeva la pena. L’aspetto più terribile è che ti cancella la privacy, non puoi più avere una vita privata, sei nell’occhio dei mass media ventiquattr’ore al giorno.Non sei più libero di vivere come ti pare, di fare qualcosa che non vorresti poi vedere scritta su un giornale, e questa mancanza di privacy è il prezzo del successo”.

9) Bambini

“Con i bambini riesco ad avere quell’amicizia e quell’intesa  che non riesco ad avere con gli adulti. In più, i bambini non mi hanno mai ingannato o fatto del male, mentre gli adulti sì”.

10) Stranezze

“Quelle che i giornali e la gente considerano delle mie stranezze, come il fatto di non uscire mai di casa, sono la conseguenza del successo. In pratica io vengo costretto a una vita diversa proprio perché il successo mi impedisce di vivere una vita normale”.

11) Musica

“Ho la sensazione che il mondo in cui viviamo sia una enorme, monumentale orchestra sinfonica. Credo davvero che nella sua forma primordiale tutto il creato sia suono e non un suono casuale, ma vera musica. Tutto è musica, tutto è ritmo”.

12) Palco

“Quando sono tra la folla ho paura, mentre sul palco mi sento al sicuro. Se potessi, sul palco ci dormirei. Tutta la mia vita si è svolta sul palco e l’unica immagine che ho della gente è quando applaude e quando ti rincorre per un autografo”.

13) Giornali

“I giornali scrivono continuamente stranezze e assurdità sul mio conto. Non riesco a capire perché. Forse perché nella mia vita non ci sono aspetti scandalosi, così loro li inventano”.

14) Ragazze

“Mi risulta molto difficile guardare le ragazze negli occhi, se non sono mie amiche. Del resto, i miei rapporti con le ragazze non sono mai stati facili, e le relazioni che ho avuto con loro non hanno mai avuto l’esito felice che cerco da sempre”.

15) Pubblico

“Guardare il pubblico e vedere gente di razze diverse tenersi per mano e ballare insieme, questo mi fa sentire a meraviglia”

16) Michelangelo

“Sono un patito di Michelangelo e amo il modo in cui il suo spirito è rappresentato in tutte le sue opere. Lui era consapevole che dal giorno in cui sarebbe morto la sua arte avrebbe vissuto in eterno”.

17) Il sesso

“Mi piace l’incontro fra i sessi, è un aspetto naturale della vita e io adoro le donne. Ma quando il sesso viene usato come un’arma di ricatto e di potere, allora diventa il dono più ripugnante che Dio ci abbia fatto”

18) Dare il massimo

“Quando si tratta del mio lavoro, sono molto sicuro di me stesso e delle mie idee. Se mi imbarco in un progetto, significa che in quel progetto ci credo al cento per cento. Nelle cose che faccio ci metto veramente l’anima e darei la vita pur di arrivare fino in fondo. Questa è la mia natura”.

19) Paul McCartney

“Io e Paul McCartney abbiamo la stessa idea di musica pop e per me è stato un vero piacere lavorare con lui. Dopo la morte di John Lennon, Paul ha dovuto rispondere di persona alle aspettative che il pubblico gli attribuiva in ricordo dei Beatles e lui ha saputo rispondere alle attese dando moltissimo all’industria discografica e ai suoi fan”.

20) Scopo

“Credo davvero che ciascuna persona abbia uno scopo stabilito fin dal momento della nascita e che determinate persone abbiano qualità assegnate da Dio per questo scopo”.

21) Bugie

“La tecnica che usano i giornali è molto semplice: se continui a raccontare una bugia assurda, il lettore, a un certo punto, comincerà a pensare che sia vera”.

22) Orgoglio nero

“Continuano a scrivere che prendo dei medicinali per schiarirmi la pelle in modo da diventare bianco. E’ un’assurdità! Io sono un americano nero, sono orgoglioso della mia razza, sono orgoglioso di ciò che sono. Per quanto ne so è impossibile schiarirsi la pelle e io soffro di una disfunzione della pelle, ho la vitiligine”.

23) Extraterrestre

“Ci sono fan che mi considerano un miracolo, un extraterrestre, mi hanno perfino domandato se anch’io adopero il bagno! E’ una situazione imbarazzante, perché non si rendono conto che sono un essere umano come tutti gli altri”.

24) Stevie Wonder

“Amo Stevie Wonder. Lo considero un vero profeta musicale. Lo amerò sempre perché è un artista straordinario. Lo ammiro perché è un uomo con una forte personalità”.

25) Imparare

“Io imparo sempre, costantemente, non so niente di preciso, la vita per me è un continuo apprendere, un processo di formazione".

26) Musica immortale

“La grande musica e le grandi melodie sono immortali. Le culture cambiano, le mode cambiano, cambiano gli usi e i costumi, ma la grande musica è immortale. E’ come una grandiosa scultura o come un fantastico dipinto: resta in eterno”.

27) Amore universale

“Vorrei essere riconosciuto come un grande artista ed essere amato da tutti per questo. Vorrei essere amato da tutti così come io amo tutte le persone, di qualunque razza siano”.

28) Thriller

“Non penso mai al successo di Thriller, l’album più venduto della storia del pop, perchè non voglio che mi si formi in testa l’idea di avere già raggiunto il massimo. E’ per la stessa ragione che in casa non tengo trofei”.

29) Felicità

“Ho girato otto volte il mondo. Tra un concerto e l’altro ho visitato molti ospedali e orfanotrofi. Là ci sono tantissimi bambini che non hanno mai visto un albero o una montagna, che non sono mai saliti su una giostra, che non hanno un cane o un gatto, che non hanno mai visto un cavallo. Per questo quando apro i cancelli di Neverland, e vedo le loro esplosioni di felicità, ringrazio Dio”.

30) Il senso della vita

“Se vieni al mondo sentendo di essere amato e lo lasci sentendo di avere la stessa cosa, allora tutto quello che hai vissuto ha avuto un senso”.

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Gabriele Antonucci