Max Pezzali: Gli anni Ottanta? Straordinari, ma anche orribili (per il look) - Intervista
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Max Pezzali: Gli anni Ottanta? Straordinari, ma anche orribili (per il look) - Intervista

TuttoMax: la carriera, il rap, i sogni, il tour e i fumetti

'Bisogna credere in quello che si fa ed essere se stessi. A me piace raccontare delle storie, nella canzoni come nella vita'. Lo fa da vent'anni e il suo ultimo album Max 20 (in cui duetta con molti colleghi), è proprio un tributo a una carriera fatta di successi. Nel nome del pop, sempre. E poi c'è il tour 2013, un sold out annunciato con date che si aggiungono a ripetizione. 'Mi sorprendo quando vedo nelle prime file ragazzi che non erano ancora nati ai tempi degli 883. Strano per uno come me che ha sempre fatto canzoni generazionali. Evidentemente certi valori e certe istanze non cambiano nel passaggio da una generazione all'altra'.

Si parla di musica ma anche di altro, anche di quegli anni Ottanta che sempre più spesso tornano sotto forma di revival. Nella musica, nel cinema, nel costume. Ma di quel decennio c'è qualcosa che secondo Max non va salvato: 'Le spalline imbottite, prima di tutto. Stile Miami Vice. Per fortuna non sono più tornate. Un'altro dettaglio di look che non si è più riproposto è la vita alta dei pantaloni, con la cintura all'altezza dell'ombelico. Un orrore: le ragazze sembravano grasse anche quando non lo erano'. 

E la musica degli 80's? 'Sono stati anni prolifici, la musica era anche bella, ma spesso, nei video, era accompagnata da coreografie terribili con movimenti frenetici. Era l'era dei ballerini tarantolati. Inguardabili. Si è figli del tempo in cui ci si forma. Io ho avuto successo nei Novanta, ma tutto quello che ho ascoltato veniva dagli Ottanta. Mi sento figlio di quel decennio. Non dimentichiamoci che in quel periodo c'era dell'ottima new wave e nasceva il rap'. Che molti continuano a non considerare musica...

'La musica nasce come elemento ritmico. Il rap oggi è parte del nostro vissuto perché ha superato brillantemente l'esame di maturità. Il rap è entrato nella forma della dimensione canzone, è uno dei generi in cui si esprimono i testi più interessanti. Che parlano di vita vera, magari in maniera un po' cruda. La musica ha bisogno di corsi e ricorsi, di momenti in cui si eleva e di momenti in cui torna sulla terra. Nei Settanta c'era il prog rock complicatissimo ed etereo, poi è arrivato il punk fatto di tre accordi e tanta adrenalina'. 

'Io sono uno che non ha un'attitudine a prendere le cose troppo seriamente' prosegue. 'Penso che per vivere un po' meglio ci voglia tanta ironia. Non credo nella contrapposizione a prescindere. Appartengo a una generazione, quella degli Ottanta, per cui il conflitto era ormai passato di moda. Sono cresciuto in un momento storico dove a Roma c'era il pentapartito e in provincia di Pavia governavano insieme Dc e Pci. Erano tutti al Governo, tutti estabilishment'.

Ma Max Pezzali si sarebbe mai immaginato che un giorno avrebbe duettato con i colleghi della musica italiana sulle note dei suoi pezzi più conosciuti? 'Io ho iniziato ad avere successo nell'estate del 1992 e per me sarebbe già stato clamoroso arrivare al settembre del '92. Tornare a casa e far vedere che avevo fatto un LP è stato un trionfo, un obiettivo centrato. Io ancora oggi ragiono con la logica dell'eternamente precario. Per me ogni nuova canzone può essere l'ultima. La magia avviene quando c'è una sincronizzazione tra quello che tu hai da dire e quello che il pubblico vuole ascoltare. L'importante è tenere un canale di comunicazione con chi ti segue. Questo album di duetti è straordinario. Se domani mio figlio mi dovesse chiedere che cosa ho fatto da grande, gli farei vedere il cd. Guarda, ho cantato con Bennato, Jovanotti, Ramazzotti, Baglioni, Elio, Renga...'.

Ultimo capitolo: fumetti con Mauro Repetto, l'altro degli 883. 'Perché no? L'idea sarebbe quella di scrivere una storia sulle elezioni mondiali, sulla replica del Dna dei grandi personaggi del passato. Ma è ovvio, noi possiamo solo occuparci della storia. Per la parte grafica ci vogliono dei grandi professionisti'. 

Le date del tour 2013:

7 novembre MORBEGNO (SO)
9 novembre MANTOVA PALABAM
10 novembre TORINO PALAOLIMPICO
12 novembre GENOVA 105 STADIUM
14 novembre MONTICHIARI (BS) PALAGEORGE
16 novembre PADOVA PALAFABRIS
18 novembre MILANO MEDIOLANUM FORUM
19 novembre MILANO MEDIOLANUM FORUM
21 novembre CUNEO PALASPORT
23 novembre RIMINI 105 STADIUM
26 novembre ROMA PALALOTTOMATICA
27 novembre ROMA PALALOTTOMATICA
28 novembre BOLOGNA UNIPOL ARENA
30 novembre FIRENZE MANDELA FORUM
1 dicembre CONEGLIANO (TV) ZOPPAS ARENA
3 dicembre VERONA PALASPORT
5 dicembre PERUGIA PALAEVANGELISTI
8 dicembre ACIREALE (CT) PALASPORT
10 dicembre NAPOLI PALAPARTENOPE
12 dicembre LIVORNO MODIGLIANI FORUM
14 dicembre TORINO PALAOLIMPICO

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Gianni Poglio