Max Gazzè
Ufficio Stampa/ Foto di Barbara Oizmud
Musica

"Maximilian", il nuovo disco di Max Gazzè

Esce venerdì 30 ottobre il progetto di inediti del cantautore nato dall'idea di un album sperimentale

È nato tutto da un tentativo di sperimentazione. “Maximilian”, il nuovo disco di inediti di Max Gazzè, esce venerdì 30 ottobre per la Universal Music. È l’undicesimo album in studio del cantante che, progetto dopo progetto, ci abitua a novità, sperimentazioni e colori sempre differenti. “Il titolo del disco nasce da un processo particolare. Maximilian doveva essere uno pseudonimo per fare un disco di musica sperimentale. Ma mentre stavo lì con il sintetizzatore, è apparso lui, Maximilian - spiega il cantante - Era una vera e propria presenza che mi ha detto ‘Farai un disco e lo chiamerai come me’”.

L’immagine di quest’uomo “di un presente diverso”, in realtà, rappresenta una metafora per raccontare una delle sfaccettature dell’artista Max Gazzè che - dopo il progetto con Niccolò Fabi e Daniele Silvestri - ha voluto imprimere un approccio differente alla propria musica.

Facendo riferimento alla cover del disco, il cantante ha spiegato: “L’ambientazione è un futurista anche se sembro in un quadro di qualche decennio fa”. Altro segnale all’ascoltatore: “Il tempo non cambia ma tutto cambia nel tempo”.

La cover di "Maximilian"La cover di "Maximilian"


Va detto: la sperimentazione elettronica che è stata alla base della nascita di questo disco, in realtà, non è così forte. Oltre a La vita com’è, il singolo che ha anticipato l’uscita dell’album (riscuotendo un grandissimo successo in radio e negli store digitali), alcuni brani che meritano di essere raccontati.

Primo fra tutti Mille volte ancora, il brano alla #1 della tracklist di “Maximilian”: “Si tratta della lettera di un padre al figlio. Il rapporto è più metafisico che terreno”, spiega Gazzè, “Bisogna non adagiarsi mai su una relazione affettiva del genere, ma ricominciare sempre, alimentare l’amore”.

E ancora, Un uomo diverso, brano che pone alcuni interrogativi significativi (“È giusto cambiare se stessi per piacere agli altri?”) e Sul fiume (“Ho scelto questa canzone perché aveva un sapore un po’ retro. Anche il linguaggio è molto semplice, con una tonalità molto bassa”, ha spiegato).

Se si parla di linguaggio, Gazzè si fa più serio. “Nei miei testi c’è sempre la tensione a suggerire temi seri, ma forse il territorio per renderli più accessibili è utilizzare ironia e sarcasmo. Si può essere seri anche senza essere seriosi”. E continua: “Quando scrivo con mio fratello (Francesco Gazzè, ndr) già vedo la musica, semmai modifico la musica che ho in mente. Il testo deve già essere musica”.

E su questo una polemica sulla scrittura di tanti cantautori di oggi: “Oggi noto una mancanza di consapevolezza di chi scrive: manca un’affinità tra testo e musica. Guccini e De Andrè, ad esempio, avevano una tecnica di scrittura ben precisa; ora è la fiera della rima baciata”.


Per questi motivi ogni volta che Gazzè si prepara con la sua band a suonare in un locale, il consiglio è sempre uno: “Suoniamo come se fossimo davanti a una platea di bambini”. E spiega: “Lo dico per la sensibilità dei bambini, che percepiscono (e non interpretano) la musica”. 

Della recentissima esperienza con gli amici Niccolò Fabi e Daniele Silvestri, Gazzè è entusiasta: “Ho finito il tour di “Sotto Casa” e dopo due giorni ero già a casa di Daniele a scrivere. Ma è stato tutto utile, anche se è passato troppo poco tempo per dire per quali aspetti in particolare”.

A margine della conferenza, anche la richiesta di un’opinione sul caso Marino a Roma. “Non ho una percezione reale di quello che sta accadendo, perché - da una decina di anni a questa parte - ho deciso di non approfondire più e di non guardare troppo i telegiornali”.

Tra pochi giorni inizierà poi un tour instore: “Ci sarà un set acustico con la band e canterò, in ognuno di questi appuntamenti, quattro brani del disco nuovo e un paio del mio repertorio”. Gli appuntamenti sono: Roma (30/10), Milano (2/11), Bologna (3/11), Bari (4/11), Napoli (5/11), Torino (11/11) e Firenze (12/11).

A febbraio, infine, partirà il vero e proprio tour, che ha già registrato un grande successo di vendite: “A livello di costruzione del live, stiamo già lavorando sui visual, sugli schermi, sulla scenografia. Voglio dedicare una particolare attenzione già da ora”.

Ecco gli appuntamenti dove poter ascoltare dal vivo Max Gazzè: Pescara (30/01, Palasport), Bologna (5-6/02, Estragon Club), Milano (9-10/02, Alcatraz), Venaria Reale - Torino (11/02, La Concordia), Roma (19-20/02 Atlantico Live), Firenze (25-26/02, Obihall), Riva del Garda - Trento (12/03, Palasport), Padova (25/03, PalaGeox) e Rimini (2/04, Velvet Club).

Se proprio non riuscite ad aspettare, il prossimo 7 novembre Max Gazzè canterà a Roma all'Outdoor Festival, in una delle tappe del Jack On Tour (tutte le info qui).

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Giovanni Ferrari