Marco Mengoni: il primo ascolto di Guerriero
Stylaz
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Marco Mengoni: il primo ascolto di Guerriero

La recensione del nuovo brano. In attesa degli album (ben 2), in arrivo nel 2015

Il primo singolo dev'essere una ricetta perfetta. Dove gli equilibri tra ciò che vuoi come artista e quello che vuole il pubblico (anche chi non ti ascolta) deve essere pesato perché il risultato sia ottimale. Il tutto, senza perdere di spontaneità. Marco Mengoni ha mandato tutti questi ragionamenti di marketing al diavolo affacciandosi al nuovo album (in arrivo a gennaio 2015, poi un secondo entro l'anno prossimo) con il suo nuovo brano, "Guerriero".

Una volontà rischiosa la sua, per certi versi di rottura. Questa è la sua scelta e noi siamo qui per spiegarvi cosa ne pensiamo. Al primo ascolto, nella lunga coda del brano, elettronico ma che non rinuncia alle strumentazioni tradizionali, lì è l'esatto momento in cui ti accorgi che qualche parola, come un innocuo veleno si è insinuata nel cuore e non ha più intenzione di uscirne.

Sembra impossibile visto il lavoro di riduzione fatto sulla sua voce che sfocia in un ritornello insolito, di quelli che non ti viene subito da urlare a squarciagola. Come piaceva tanto a noi italiani. Da questo lavoro di pulizia già cominciato nel precedente album, emerge la potenza di un testo importante, scritto a quattro mani con Fortunato Zampaglione.

Sembra tutto ambientato in un luogo fantasy, un posto nel mondo dove non ci sono connessioni Internet, muri e comodità a proteggerci. Lì per assurdo tutti vivono magari non meglio, ma più intensamente.

Si parla d'amore in «Guerriero», in un istinto di protezione così forte che sembra raccontare l'affetto incondizionato di una madre verso il figlio, o il suo contrario...quando la madre non ha più le forze per combattere. «Per te io mi rialzerò» ti fa capire che non sta parlando di due persone che camminano mano per mano felici sulla spiaggia.

Ma di noi, che nei rapporti sentimentali e umani siamo sempre lì a scalare una montagna appesi ad una corda.

Il suo canto quasi rappato, ti immerge in un'atmosfera cupa ma non soffoca la luce della speranza. "Guerriero" in 4 minuti racconta la storia di una rinascita, di quello che c'è da fare quando si combatte la solitudine e le difficoltà della vita con un essere umano al tuo fianco. Tutto per amore.

È come quando vai sott'acqua trattieni il respiro, tocchi il fondo e ti dai una spinta per risalire. Appena la testa esce dalla trappola del mare, torni a respirare e a sentirti vivo ancora una volta. "Guerriero", al primo ascolto, ha scavato un solco profondo nel cuore di molti. E anche nel nostro.

Non c'è momento storico migliore per sentirsi dire che non siamo soli, che c'è qualcuno che combatterà per noi, che lo farà in silenzio, invisibile, senza volere nulla in cambio.

Marco Mengoni per il singolo Guerriero

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Marco Mengoni

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Alessandro Alicandri