Lucio Battisti in streaming: i capolavori nascosti da riscoprire
Mogol e Lucio Battisti (D) in una immagine di archivio. ANSA
Musica

Lucio Battisti in streaming: i capolavori nascosti da riscoprire

Non solo hit ed evergreen: la discografia del cantante è disseminata di canzoni straordinarie che forse non avete mai ascoltato...

Era ora che l'arte di Lucio Battisti approdasse sulle piattaforme streaming. Era ora perché quelle piattaforme sono la via d'accesso a un pubblico che non era nato quando lui e Mogol sfornavano capolavori senza soluzione di continuità. Ascoltare Battisti è un esercizio alto ed essenziale per chi ama la musica. Perchè quello che c'è negli album firmati Battisti Mogol è bellezza senza tempo. 

Immergersi negli album di Battisti significa compredere quanto la sua musica fosse avanguardia pura, una nuova frontiera, qualcosa di impossibile da imitare.

Lucio è è stato ed è molto di più delle canzoni che intevitabilmente sono impresse nella memoria collettiva (da Emozioni a Mi ritorni in mente da Acqua azzurra acqua chiara a Una donna per amico).

Per questo vi proponiamo una selezione di brani meno noti, ma non per questo meno eccezionali...

1) Se la mia pelle vuoi da Amore non Amore, 1972

Rhythm and blues a tinte rock, ruvido, grezzo, "sporco" nella parti musicali ma anche in quelle cantate. Sanguigno e sensuale. 

2) Comunque bella da Umanamente uomo: il sogno, 1972

Un pezzo da fuoriclasse con una linea melodica irresistibile e un'alternanza tra piani e forti semplicemente geniale. E poi, il testo di Mogol. Che è poesia: "Anche quando un mattino tornasti vestita di pioggia con lo sguardo stravolto da una notte d'amore...

3) La collina dei ciliegi da Il mio canto libero, 1973

Ma perché tu non ti vuoi azzurra e lucente... Un intreccio spettacolare e travolgente di melodie, cambi di ritmo e magie vocali. Ad un passo dalla perfezione assoluta. 

4) Neanche un minuto di non amore da Io tu noi tutti, 1977

Funk soul vibrante, arrangiamenti d'archi e una vocalità black lontana anni luce dagli stereotipi del cantato made in Italy. Un gran pezzo da riscoprire senza se e senza ma. 

5) Abbracciala, abbracciali, abbracciati da Anima Latina, 1976

L'apertura di uno degli album più importanti e ispirati di sempre della musica italiana e non solo: Anima Latina. Più che un disco, un patrimonio inestimabile da ascoltare e riascoltare per cogliere tutte le sfumature di  un caleidoscopio sonoro che tiene inisieme meravigliosamente psichedelia, prog rock, jazz, funk e bossa nova. Spettacolare. 

6) Nessun dolore da Una donna per amico, 1978

Alla fine degli anni Settanta, Battisti è già negli Ottanta e il sound dei suoi dischi è profeticamente quello del decennio che deve ancora venire. Lo dimostra bene questa gemma a tinte black, tra disco music, soul e gospel. 

7) Una vita viva da Una giornata uggiosa, 1980

Dall'ultimo capitolo della collaborazione con Mogol: una delle mille sfaccettature del Battisti sound, qui in versione pop rock con alcuni passaggi che ricordano da vicino i migliori Supertramp. 

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Gianni Poglio