La rivoluzione sta arrivando: il primo ascolto
Mida Ansa
Musica

La rivoluzione sta arrivando: il primo ascolto

La recensione sul nuovo album dei Negramaro, nei negozi al 25 settembre

I Negramaro, dal primo grande successo nel 2005 a oggi, sono una delle band di maggiore successo in Italia e quel successo non l'hanno mai perso. Anzi, come dei fratelli maggiori del pubblico popolare, hanno riaperto la strada al nuovo trend dei gruppi che suonano, dai Modà ai The Kolors/Dear Jack, passando per l'introduzione delle band a X Factor perché il mercato italiano lo chiede (ma dai!). 

A volte hanno fatto delle scelte di singoli con risultati al di sotto delle aspettative, questo sì. Come si dice con una parola difficile, non hanno "attecchito" come dovevano. Eppure la loro carriera, a questo punto, non dipende più dalla forza dei singoli e di questo ne siamo fermamente convinti.

Non fanno eccezione "Sei tu la mia città" che "Attenta", molto ben accolte dalle radio ma che non hanno avuto ancora certificazioni per le vendite. È davvero così importante che non siano delle conclamate hit? Abbiamo recenti esempi di tormentoni estivi che non hanno regalato nulla di più all'album arrivato pochi mesi dopo...e questo spiega ancora meglio qual è il pubblico della band, molto diverso dalle fan-base alle quali siamo abituati.

È un pubblico che acquista gli album da negozio, magari non subito alla prima settimana, ma lo fa in modo molto fedele. In questi anni infatti, I Negramaro si sono confermati degli adorabili long seller. Passa il tempo e dalle classifiche non si schiodano mai. 

 I Negramaro del 2010 hanno fatto un giro nello spazio per tornare oggi, nel 2015, sulla Terra e lo fanno con idee molto chiare, una solidità ancora molto forte e un'energia unica: la loro energia. "La rivoluzione sta arrivando", a differenza di "Casa 69", riabbraccia sonorità meno aggressive, ha testi più comprensibili, ma di una ricchezza inconsueta per chi fa cantautorato rivolto al grande pubblico, oggi.

In ogni angolo di ogni canzone, raccontano i sentimenti umani, il mondo che li circonda, gli ideali e le grandi idee in quel modo semplice che compete solo ai grandi. I Negramaro hanno una sincerità che non ti fa sentire mai preso in giro, dicono le cose che hai bisogno di sentirti dire, anche quelle più difficili. Vi ricordate "Basta così" con Elisa? Questo disco mi ha ricordato una proiezione più ricca e complessa degli stimoli emotivi offerti da quel brano magico.

Hanno un pregio raro: in un panorama dove tutti si appoggiano su modelli già costruiti da altri, i Negramaro sono semplicemente loro stessi...e in questo album lo sono con una potenza di fuoco che non ha coni d'ombra. I punti di maggior forza si raccolgono attorno a brani come "Lo sai da qui", "Tutto qui accade", "L'ultimo bacio" (forse non è un caso che stiano al centro e nel cuore della tracklist) e la chiusura (eccezionale) di "L'amore qui non passa mai". 

Ascoltatelo, riascoltatelo, emozionatevi, fatelo senza pudore.

Ci sono album belli e album brutti, dipende dai punti di vista. 
Poi ci sono album semplicemente speciali, come questo che hanno appena pubblicato.
"La rivoluzione sta arrivando" è un disco non perdere.




 

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Alessandro Alicandri