I 10 concerti di febbraio da non perdere
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Musica

I 10 concerti di febbraio da non perdere

Dall'heavy rock dei Korn e degli Slipknot al pop-soul di Lionel Richie, fino ai brani immortali dei Queen

Dieci concerti per tutti i gusti

Dopo un mese tradizionalmente interlocutorio come quello di gennaio, la stagione dei live entra nel vivo a febbraio con un’offerta ricca e variegata.

Mentre il pubblico più tradizionalista sarà incollato, dal 10 al 14 febbraio, davanti al televisore per il Festival di Sanremo, gli spettatori dei concerti rock continueranno ad affollare i locali, i club e i palasport in cerca di buona musica.

Vediamo insieme una selezione, cliccando le frecce laterali,  dei dieci concerti da non perdere di febbraio, in modo da soddifare tutti i gusti.

Verdena

(Rimini, 27/2, Marghera, 28/2). Dopo quattro anni di silenzio discografico, è arrivato ora nei negozi l’atteso Enkadenz Vol.1, che conferma ancora una volta le qualità della band lombarda. Da Un po’ esageri a Rilievo, passando per Diluvio, Funeralus e Alieni tra di noi, sono diversi i brani memorabili dell’album, che potranno essere apprezzati ancora meglio dal vivo.

Afterhours

(Como 1/2, La Spezia 2/2, Milano 6/2, Bergamo 7/2, Torino 8/2, Udine 12/2, Bologna 13/2, Schio 14/2, Napoli 16/2, Civitanova Marche 17/2, Cremona 21/2, Verona 23/2, Mestre 26/2, Firenze 27/2, Senigallia 28/2). La più importante indie-rock band italiana, capitanata dal carismatico Manuel Agnelli, affronterà a febbraio un tour de force di concerti, per la gioia dei numerosi fan sparsi lungo lo Stivale. L’ultimo album di inediti, prima della riedizione di Hai paura del buio?, è Padania, che Agnelli ha descritto così: “E’ la storia di un uomo -spiega il cantante- che combatte tutta la vita perché vuole cambiare il suo destino e alla fine combatte così tanto che si dimentica anche perché sta combattendo”.

The Security Project plays Peter Gabriel

(17/2 Firenze, 18/2 Roma, 20/2 Cusano Milanino, 21/2 Verona). Non chiamatela cover band. The Security project, per la prima volta in Italia a febbraio, è un tributo di caratura internazionale ai primi cinque album della produzione solista di Peter Gabriel. Tra i componenti della superband spiccano i nomi del batterista Jerry Marotta, che ha suonato per anni con l’ex leader dei Genesis e del chitarrista Trey Gunn dei King Crimson. La voce di Brian Cummins ricorda in modo impressionante quella  di Peter Gabriel.

Fish

(7/2 Mestre, 8/2 Milano, 11/2 Roma, 13/2 Firenze). L'ex cantante dei Marillion torna finalmente ad esibirsiin Italia in versione elettrica, dopo diversi anni di assenza. Una bella opportunità per ascoltare dal vivo anche le canzoni di A Feast of Consequences, decimo album solista dell'artista scozzese, pubblicato lo scorso autunno. Gran parte dell'album è infatti incentrato sulla splendida suite in cinque parti The High Wood, in cui l'artista scozzese riporta in vita i fantasmi mai dissolti della prima guerra mondiale e rende omaggio ai soldati caduti sui campi di battaglia francesi. Accanto ai brani del nuovo album, in scaletta troveranno spazio alcune canzoni dei primi, storici album dei Marillion: da Script for a Jester's Tear a Clutching at Straws, passando per Fugazi e Misplaced Childhood.

Tenacious D

(4 febbraio, Alcatraz di Milano). Chi ha amato e rivisto innumerevoli volte i film School of rock e Tenacious D e il Destino del Rock non potrà mancare al concerto milanese dei Tenacious D, duo formato dagli attori/rocker Jack Black e Kyle Glass. Si preannuncia uno show divertentissimo e pieno di sketch in cui i due eclettici artisti ripercorreranno tutti i successi della loro discografia, catturando i migliori momenti dei film di cui sono protagonisti, oltre ad alcuni classici del rock.

Tricky

(6/2 Bologna, 8/2 Torino). Adrian Thaws, in arte Tricky, ha debuttato vent’anni fa con l’acclamato album Maxinquaye, dedicato alla madre suicida, che ne ha messo in mostra il suo singolare talento nel creare suoni assolutamente originali attraverso l’uso di tastiere e di campionatori.  La sua voce cavernosa e il suo sguardo spiritato gli hanno fatto guadagnare il soprannome di «piccolo diavolo di Bristol», anche se nelle sue vene scorre sangue giamaicano e irlandese. La sua musica è liquida, psichedelica, avvolgente, inquietante, ma a volte anche godibile e incalzante.  Di sicuro inimitabile. 

Slipknot

(3 febbraio, Mediolanum Forum di Assago, Milano). E’ già sold out l’unica data italiana degli Slipknot, una delle più importanti band heavy rock a livello internazionale, celebre non solo per il sound adrenalinico, ma anche per le macabre maschere utilizzate dai suoi componenti, identificati con numeri che vanno dallo 0 all’8. A febbraio gli Slipknot sono candidati per l’ottava volta al Grammy Award come Best Metal Performance per il brano The negative one.

Korn

(1/2 Milano, 2/2 Roma). Tra la fine degli anni Novanta e l’inizio del nuovo millennio, un periodo piuttosto avaro di novità in campo musicale, gruppi come Korn, Limp Bizkit e Linkin Park si contendevano, a suon di milioni di album e di tour sold out, lo scettro di maggiore  band nu metal del mondo.  Un genere nato in California alla metà degli anni Novanta, quando il rock stava cercando una nuova direzione dopo il rapido declino del grunge, nel quale confluiscono crossover, rap, metal e punk.  The paradigm shift, undicesimo album in studio dei Korn, ha segnato un ritorno alle sonorità crude e trascinanti degli esordi, una controriforma resa possibile del ritorno nel gruppo del chitarrista Brian “Head” Welch.

LIonel Richie

(13 febbraio Mediolanum Forum di Assago, Milano). Lionel Richie, vincitore di 5 Grammy Award e autore insieme a Michael Jackson dell’indimenticabile inno We are the world, è entusiasta di tornare a suonare da noi:  “Non vedo l'ora di tornare in Italia . Il pubblico è fantastico e sto sempre benissimo quando sono da voi. Non vedo l'ora di cantare di nuovo insieme al pubblico italiano!”. Una festa che si prolungherà all night long.

Queen

(10 febbraio, Mediolanum Forum di Assago, Milano). La calorosa accoglienza ricevuta sia dalla raccolta Queen Forever che dall’eccellente Live at Rainbow conferma l’intatto amore dei fan dei Queen, a ventitré anni dalla scomparsa dell’indimenticabile Freddie Mercury. Il vocalist Adam Lambert, dotato di una notevole estensione vocale,  è chiamato a un compito proibitivo, ma il ricco repertorio dei Queen e l’inconfondibile chitarra di Brian May garantiscono già da soli uno spettacolo indimenticabile.

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Gabriele Antonucci