10 concerti jazz da non perdere quest'estate
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Musica

10 concerti jazz da non perdere quest'estate

Da Keith Jarrett a Stefano Bollani passando per Herbie Hancock e Mario Biondi

Se il nostro jazz, al pari dell’enogastronomia, della moda e delle auto sportive, è diventato un'eccellenza del made in Italy, il merito va a due generazione di musicisti straordinari, che vanno da Enrico Rava a Fabrizio Bosso, passando per Paolo Fresu, Danilo Rea, Roberto Gatto, Stefano Bollani, Flavio Boltro e Stefano Di Battista.

Anche la politica se n’è accorta, così il ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini ha da poco annunciato l'istituzione di un fondo straordinario di 500.000 euro per il jazz e per i giovani musicisti, operativo dal 2015 a seguito di un bando pubblico. Il jazz sembra, quindi, non risentire troppo della crisi, come dimostra anche il ricco cartellone di eventi estivi. Abbiamo selezionato i dieci eventi più interessanti dell’estate 2014, per soddisfare tutti i gusti degli appassionati della musica improvvisata di matrice afroamericana.

1) Gino Paoli e Danilo Rea (10 luglio, Teatro Romano di Cassino): Il decano dei cantautori genovesi Gino Paoli si esibirà insieme all’inseparabile Danilo Rea, uno dei pianisti italiani più lirici e creativi. Un sodalizio artistico,  già sperimentato nei fortunati album Milestones e Un incontro in Jazz, che dà il meglio di sé nella formula solo voce e pianoforte, rendendo ancora più emozionanti classici della canzone italiana e i successi senza tempo di Paoli.

2) Keith Jarrett (11 luglio, Auditorium Parco della Musica di Roma): La parola chiave per capire la magia dei concerti in piano solo di Keith Jarrett è improvvisazione. Totale e assoluta, libera ma al tempo stesso rigorosa. “E’ il modo più profondo, in musica, per mettersi in contatto con la realtà, nel momento stesso in cui essa accade”, ha spiegato Jarrett. I suoi celebri album di piano solo, tra cui il capolavoro The Köln Concert, sono come delle polaroid che fotografano la musica nel momento stesso in cui prende vita attraverso i tasti del pianoforte.

3) Ray Gelato and The Giants (15 luglio, Orto Botanico di Cascina Rosa, Milano):  Se pensate che il jazz sia qualcosa di noioso e paludato, vi ricrederete con la contagiosa energia di Ray Gelato & The Giants. Gelato, soprannominato «il padrino dello swing», è l’erede di artisti come Louis Prima e Keely Smith che, oltre a eseguire musica di grande qualità, sapevano intrattenere, divertire e far ballare il pubblico. L’ultimo suo album, in compagnia degli inseparabili The Giants, è Wonderful - The Lost Italian Songbook, caloroso omaggio ai classici italiani, riletti in chiave swing.

4) Stefano Bollani e Hamilton de Holanda (16 luglio, Cavea dell’Auditorium di Roma): Un affascinante incontro tra Italia e Brasile caratterizzerà il concerto di Stefano Bollani, pianista tra i più estrosi e amati della scena jazzistica italiana, insieme al mandolinista Hamilton de Hollanda, uno dei musicisti di maggior rilievo nella nuova generazione di interpreti e compositori della musica contemporanea brasiliana. Bollani, nelle sue performance, ama dialogare e improvvisare col pubblico, come ha dimostrato anche la spigliatezza nelle sue recenti esperienze televisive e radiofoniche. Nel momento in cui, però, appoggia le dita sul pianoforte, la teatralità lascia spazio a una tecnica straordinaria, che gli è valsa il soprannome di “piccola orchestra Bollani” per la sua capacità di moltiplicare le note.

5) Natalie Cole e Fiorella Mannoia (18 luglio, Arena Santa Giuliana di Perugia). Ha attraversato tutti i generi musicali, dal jazz al pop, ed ovunque ha ottenuto successi e riconoscimenti. Natalie Cole, figlia del grande Nat King, è una delle cantanti statunitensi più amate dal pubblico per la sua voce e per l’eleganza delle sue interpretazioni. Fiorella Mannoia mostrerà tutta la sua versatilità in Dalla, il Brasile, e un pò di Jazz, con ospiti speciali Danilo Rea al piano e Fabrizio Bosso alla tromba. Un doppio concerto da non perdere, evento tra i più interessanti di Umbria Jazz.

6) Mario Biondi e Al Jarreau (20 luglio, Arena Santa Giuliana, Perugia): Il programma recita A great vocal evening, una serata dedicata alle grande voci, quella conclusiva di Umbria Jazz. Dopo le magnifiche armonie vocali dei Take 6 nel tardo pomeriggio, la serata avrà per protagonisti Mario Biondi e Al Jarreau, che hanno recentemente unito i loro talenti nella canzone Light to the world, uno dei vertici dell’album Sun del crooner catanese. Al Jarreau non ha bisogno di presentazioni. Basti pensare che è l'unico cantante ad aver vinto tre Grammy Awards in tre diverse categorie: jazz, pop, and R&B. Mario Biondi è immediatamente riconoscibile per la sua voce calda e pastosa, affinata in tanti anni di gavetta, che ha reso inevitabili i paragoni con Barry White e Isaac Hayes.

7) Paolo Fresu Quintet (20 luglio, Piazza del Duomo di Siena) Trent'anni di carriera per il trombettista nato a Berchidda, dove il suo Festival Time in Jazz è giunto alla XXVII edizione, che coincidono con la nascita del quintetto più longevo del jazz europeo e che Fresu ha voluto celebrare anche con un nuovo album 30!. Il jazzista  rende così omaggio alla formazione dei suoi esordi, punto fermo del suo variegato percorso artistico, ripercorrendo insieme ai suoi musicisti le tappe musicali che l'hanno reso uno degli artisti italiani più acclamati a livello internazionale.

8) Herbie Hancock e Wayne Shorter (26 luglio, Cavea dell’Auditorium di Roma): Più che un duo, un dream team, con due dei più grandi jazzisti viventi. Dal suo esordio solista con Takin’off nel 1963, anno in cui facevano il loro debutto su 33 giri anche i Beatles, fino al suo ultimo lavoro Image project del 2010, Herbie Hancock, uno dei più importanti e geniali innovatori della musica jazz, non ha mai smesso di sperimentare nuove soluzioni melodiche e armoniche, sfruttando al massimo le opportunità messe a disposizione dalla tecnologia. E che dire di Wayne Shorter, indimenticabile compagno di viaggio di Miles Davis in uno dei suoi periodi di maggiore creatività e membro cardine dei Weather Report, il più importante gruppo jazz-rock di sempre. Il sassofonista mantiene da cinquant’anni la sua musica personale e ricca di idee innovative, attingendo la sua ispirazione dal buddismo, dal misticismo e dalla fantascienza.

9) Cassandra Wilson (27 luglio, Gran Teatro La Fenice di Venezia): La sua voce scura, profonda, emozionante, ricca di venature blues è una delle più inconfondibili e apprezzate nel panorama jazz. Stiamo parlando della vocalist americana Cassandra Wilson, che ha pubblicato nel 2012 il suo ultimo album, l’eccellente Another country. Atmosfere notturne, riletture di pop songs superbamente riarrangiate in chiave jazz e composizioni originali, musica di classe in un concerto da non perdere.

10) Enrico Rava New Quartet (8 settembre, Cortile del Bargello, Firenze): Enrico Rava, decano del jazz italiano e primo nostro artista ad affermarsi a livello internazionale,  a settantaquattro anni si rimette in gioco alla guida di un nuovo quartetto, completato da tre giovanissimi talenti: Francesco Diodati alla chitarra, Gabriele Evangelista al contrabbasso ed Enrico Morello alla batteria. Quasi un passaggio di testimone tra il grande maestro, ancora attivissimo, e i tre giovani discepoli.

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Gabriele Antonucci