La classica si mobilita per salvare Amadeus
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La classica si mobilita per salvare Amadeus

Rischia la chiusura il mensile fondato nel 1989

Pensare di andare all'edicola e non trovarci più Amadeus, per me, è come pensare di andare in centro a Roma e non trovarci più il Teatro Argentina”. Così ha detto Nicola Piovani, compositore e premio Oscar.

Il mensile che dal 1989 è punto di riferimento della musica classica in Italia sta morendo, non per colpa sua. Decine sono le grandi personalità che hanno firmato l'appello per salvarlo. E a dire la gravità di ciò che sta accadendo basti citarne quattro, in ordine alfabetico: Claudio Abbado, Riccardo Muti, Antonio Pappano e Maurizio Pollini.

Questo mese Amadeus è ancora in edicola e ha pubblicato un disco dedicato ad alcuni Concerti e Sinfonie del gran compositore Saverio Mercadante, con l'aggiunta di un Duetto di Luigi Caccavajo su vari motivi delle Opere di Verdi.

A eseguirli molto, molto bene è l'Orchestra Sinfonica Abruzzese diretta da Fabrizio Meloni (foto sotto), nel ruolo anche di solista principale.

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La bravura di Fabrizio è lunarissima, ma siamo tanto amici (e tanto suoniamo insieme) che per dirvela ne richiamo solo le vittorie, appena ventunenne, ai Concorsi Internazionali ARD di Monaco e Primavera di Praga, e il ruolo di Primo clarinetto solista del Teatro alla Scala assegnatogli da Abbado quando aveva diciott'anni. Punto.

Quanto a Mercadante, nato ad Altamura nel 1795 e morto a Napoli nel 1870, la sua importanza è tale che se lo studiassimo come hanno fatto gli interpreti di questa registrazione, avremmo idea migliore di quanto spesso sia superbo, del nostro mondo musicale Ottocentesco, pure ciò che altrettanto spesso non si sente.

Presenti nell'esecuzione, e commendabilissimi, anche il flautista Matteo Armando Sampaolo, il clarinettista Gianluca Sulli, l'oboista Riccardo Bricchi, il fagottista Massimo Martusciello e il cornista Alessandro Monticelli.

Ecco l'appello che Amadeus sta diffondendo in queste settimane. (si firma a questo indirizzo : fatelo anche voi. credo sia profondamente giusto)

Difficile riassumere in poche righe cosa abbia rappresentato la rivista Amadeus in quasi 25 anni di vita. Potremmo cavarcela facilmente con dei numeri: 285 uscite, 105 monografie, più di 500 cd, migliaia di articoli firmati dai più illustri studiosi, musicologi e giornalisti. Aride cifre? Solo per chi non ha capito il significato della parola cultura.

Oggi Amadeus rischia la chiusura e non per mancanza di lettori, ma a causa della drammatica crisi del settore editoriale italiano, aggravata dal difficile quadro economico in cui si dibatte il nostro Paese. Amadeus dal 1989 è una piccola ma importante e autorevole realtà del panorama culturale italiano. Salvarla è un obiettivo che sappiamo condiviso da molti. Per questa ragione ci rivolgiamo a tutti coloro che hanno a cuore le sorti della cultura non solo musicale in Italia. Amadeus ha bisogno della vostra firma per condurre una battaglia di speranza che sia utile non solo alla sopravvivenza del mensile, ma anche alla prosecuzione di un progetto culturale italiano che può e vuole ancora guardare al futuro”.

Twitter @NazzarenoCarusi

Crediti:
SAVERIO MERCADANTE
Concerti e Sinfonie
Orchestra Sinfonica Abruzzese
Fabrizio Meloni, clarinetto solista e direttore
(Amadeus, 2013)

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Nazzareno Carusi