2Cellos: "Suoniamo il rock con il violoncello"
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Musica

2Cellos: "Suoniamo il rock con il violoncello"

Luka Sulic e Stjepan Hauser sono famosi per le loro travolgenti interpretazioni al violoncello dei classici del rock. L'intervista al duo sloveno-croato

Il web, oltre al talent show, è lo strumento più efficace per lanciare la carriera di un nuovo artista.

Uno dei video musicali più visti su Youtube nel 2011 è stata l’originale versione di Smooth criminal, classico tra i più amati di Michael Jackson, realizzata con due soli violoncelli dai 2Cellos, duo sloveno-croato formato da Luka Sulic e Stjepan Hauser.

Molto apprezzato anche il successivo video di Welcome to the jungle, uno dei brani più trascinanti  dei Guns ‘n’Roses, che mantiene tutta la sua carica anche se suonato con strumenti a corda.

Tra i tanti che hanno apprezzato le loro performance c’è sir Elton John, che è rimasto talmente colpito dalla bravura dei 2Cellos da chiedere loro di accompagnarlo nel suo tour mondiale del 2011.


Amati da un pubblico prevalentemente femminile per il loro aspetto, i 2Cellos non sono, però, né una boy band nè un gruppo costruito a tavolino, ma due musicisti con i fiocchi.


Stjepan Hauser, croato, è stato uno degli ultimi allievi di Rostropovich ed è stato soprannominato il “mago del violoncello”. Luka Sulic, sloveno, ha vinto prestigiosi premi come il VII Concorso internazionale di violoncello Lutoslawski e la European Broadcasting Union New Talent Competition.


All’inizio del 2013 è uscito il loro secondo album, In2ition, prodotto dalla leggenda del rock Bob Ezrin, dove spiccano ospiti del calibro di Elton John, Steve Vai, Lang Lang, Naya Rivera e del nostro Zucchero.


Il tour mondiale dei 2Cellos farà cinque tappe in Italia a dicembre: l’11 al Gran Teatro Geox di Padova, il 12 all’Atlantico Live di Roma, il 13 all’Estragon di Bologna, il 14 al Fabrique di Milano e il 15 al Teatro Nuovo Giovanni da Udine.
Quest’ultima data, insieme a quella di Bologna, è già sold out, mentre restano ancora pochi biglietti per i concerti di Padova, Milano e Roma.


Abbiamo raggiunto Luka Sulic al telefono, durante una pausa del soundcheck del concerto di Mosca.


Luka, come mai hai scelto il violoncello e quando hai iniziato a suonarlo?


“Ho iniziato a suonare a cinque anni, sinceramente mi ricordo poco degli inizi, mi ha incoraggiato mio padre, che è anche lui un violoncellista. La musica è sempre stata la mia grande passione, cresciuta anno dopo anno insieme a me. Il violoncello è uno strumento caldo e magico, non lo cambierei con nessun altro”.


Quando avete deciso di dare una svolta classica alla musica pop-rock contemporanea?


“Dici bene, quello che vogliamo fare è proprio dare una dimensione classica ai grandi brani pop e rock per metterne in risalto gli aspetti emotivi, la forza e il sentimento. Molti nostri fan ci hanno scritto che si sono avvicinati alla musica classica grazie  a noi e questo ci fa un immenso piacere.  Purtroppo oggi non è facile, per un musicista, vivere di sola classica, così abbiamo scelto uno stile che ci permette di spaziare attraverso la musica che ci piace di più, senza confini né barriere di genere”.


Tu e Stjepan avete studiato a Londra. Quanto vi ha influenzato la capitale inglese nel vostro stile musicale?


“Tutto ciò che ho imparato del violoncello è avvenuto in Croazia e più tardi  ho studiato anche  a Vienna. In realtà siamo andati  a Londra più per cercare nuove opportunità che per perfezionare il nostro stile. E’ una città che ci ha aperto la mente, non a caso è la capitale del rock mondiale, dove la musica ha un ruolo fondamentale. Là sono iniziate ad accadere cose magiche, se non fossimo stati a Londra probabilmente oggi non saremmo qui”.


Come scegliete i brani da inserire nei vostri album?


“Quando scegliamo una canzone , prima di tutto ci deve piacere, meglio ancora se ha fatto parte della nostra formazione. Dopo cerchiamo di trovarle un abito classico e pensiamo quasi contemporaneamente al video, che ha sempre avuto un ruolo decisivo nella nostra carriera”.


Quanti artisti hanno apprezzato le vostre cover dei loro brani?


“Siamo molto fortunati, abbiamo avuto tanti pareri postivi. Quando è uscito il video di Smooth criminal, ci ha fatto personalmente i complimenti Quincy Jones, che per noi è una leggenda, oltre alla famiglia e ai coreografi di Michael Jackson. Gli Iron Maiden per The Trooper e i Guns ‘n’ Roses per Welcome to the jungle hanno espresso il loro apprezzamento sulle loro pagina Facebook, così come Dave Grohl per la cover dei Nirvana. E’ bellissimo sapere che  artisti così grandi abbiano speso belle parole su di noi, ci hanno dato una carica pazzesca”.


Com’è stato suonare a Zagabria insieme a un’icona della canzone italiana nel mondo come Andrea Bocelli?


“Il concerto di Zagabria è stata un’esperienza fantastica, un sogno diventato realtà. Noi siamo cresciuti ascoltando la sua musica e i suoi show e poi, un giorno, ci siamo ritrovati sullo stesso palco con lui. Non lo dimenticheremo mai, anche perché Andrea, oltre che un grande artista, è una persona davvero piacevole”.


In un’intervista avete dichiarato: ‘Abbiamo avuto la visione che Smooth criminal avrebbe potuto cambiare le nostre vite’. E’ andata proprio così.


“Quando credi in quello che fai, le cose diventano vere. Non è stato semplice, ci sono voluti anni di gavetta, ma sentivamo chiaramente che Smooth criminal avrebbe cambiato la nostra vita e così è stato. Saremo sempre grati a Michael Jackson per averci ispirati con la sua musica”.


Quando Elton John vi ha chiamato personalmente al telefono per chiedervi di suonare nel suo tour del 2011, che cosa gli avete risposto? Avete pensato che fosse uno scherzo?


“Stavo studiando all’accademia di Londra, quando il preside mi ha chiamato, dicendo che ci ha cercato Elton John. Un quarto d’ora dopo mi ha chiamato sul cellulare: ero nervosissimo e  avevo paura di fare una brutta figura, ma lui è stato gentilissimo e mi ha messo subito a mio agio. Ci ha detto che apprezza molto la nostra musica e ci ha chiesto se volevamo accompagnarlo nel suo tour. Ovviamente abbiamo accettato al volo, sono stati due anni stupendi che hanno arricchito enormemente il nostro bagaglio di esperienze”.


Vi sareste mai immaginati di avere un giorno tante fan? Che rapporto avete con loro?


“No, sinceramente non me lo sarei mai aspettato, soprattutto in queste proporzioni. E’ fantastico vedere come le nostre fan siano devote e attente a tutto quello che facciamo, ci sostengono sempre. Devo dire che, insieme a quelle croate, giapponesi e inglesi, le fan italiane sono tra le migliori”.


Nel 2015 uscirà il vostro terzo album, Celloverse. Dobbiamo aspettarci sorprese?


“Per il prossimo disco stiamo pensando di realizzare un video per ogni canzone. Il terzo album sarà un ritorno alle origini, prodotto direttamente da noi, con un grande lavoro sugli arrangiamenti, ancora più ricchi e imprevedibili. Sono curioso di vedere come verrà accolto dal pubblico”.

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Gabriele Antonucci