Il muro di Berlino e la DDR, una storia - Foto
Parte prima: la fine della guerra, le due Germanie e la costruzione del muro (1945-1961)
Maggio 1945
La rivoltella con cui Adolf Hitler si era ucciso quasi ancora fumava, quando Berlino venne occupata dall'esercito sovietico dopo la battaglia per la conquista della capitale del Terzo Reich.
I sovietici aggiunsero devastazione alla devastazione.
2 maggio 1945. La bandiera sovietica sventola sulle rovine del Reichstag alla fine della battaglia di Berlino. Yevgeny Khaldei/Getty Images
La città era stata rasa al suolo dagli innumerevoli raid aerei e dall'artiglieria dell'Armata Rossa. Le macerie coprivano le strade, i servizi essenziali mancavano. Dilagava la fame, mentre i soldati di Mosca asportavano tutto quello che ancora era in funzione come bottino di guerra. Molti erano, oltre ai berlinesi, i disperati in fuga dall'est verso la capitale in cerca di cibo. Decine di migliaia erano i senzatetto, gli orfani di guerra, i mutilati e i disperati.
Berlino 1945
Un soldato tedesco siede tra le rovine del Reichstag il 9 maggio 1945 nello scatto del fotografo russo Mark Redkin. Laski Diffusion/Getty ImagesBerlino 1945
Durante la sua visita a Berlino il 1 luglio 1945 il primo ministro britannico Winston Churchill si siede sulla poltrona che fu di Adolf Hitler appena fuori dal bunker dove il Fuhrer si era tolto la vita il 30 aprile.Getty ImagesBerlino 1945
6 luglio 1945. Il caporale americano Russell M. Ochwad fa l'imitazione di Hitler sulla balconata della Cancelleria del Reich devastata dalle bombe.Fox Photos/Getty ImagesBerlino 1945
1946. due delle migliaia di bambini evacuati da Berlino durante il rigido inverno riabbracciano i loro parenti grazie all'Operation Stork (cicogna) organizzata dagli anglo americani.Getty ImagesSolo nel luglio 1945, con l'entrata in vigore dei protocolli di Londra dell'anno precedente, Berlino fu divisa in quattro settori di influenza, come l'ex territorio del Terzo Reich. La città si trovava all'interno del territorio controllato dai sovietici, ma per metà era controllata dagli anglo-americani. Per circa tre anni, dal 1945 al 1947 Berlino fu retta dagli occupanti tramite un consiglio amministrativo a rotazione fra i membri. Ma con l'acuirsi della Guerra Fredda i sovietici uscirono dal Consiglio, gettando gradualmente le basi per la costituzione del nuovo stato socialista tedesco, la DDR. La capitale corrispondeva alla precedente zona amministrata dai sovietici, Berlino Est.
Gli Americani e gli Inglesi non riconobbero Berlino Est come capitale del neonato stato-satellite dell'Urss, continuando a considerarla come un settore sotto occupazione militare.
Nel 1948 gli alleati ,inclusi i Francesi, progettarono l'unificazione dei loro settori di competenza a Berlino. In risposta, il 26 giugno 1948, i sovietici bloccarono gli accessi alla zona Ovest della città, isolandola dal resto del territorio tedesco (Blocco di Berlino). Iniziò così la famosa operazione aerea noto come il Ponte Aereo di Berlino per poter assicurare rifornimenti dal cielo alla parte occidentale della capitale tedesca. Il blocco terminò soltanto 11 mesi dopo, quasi contemporaneamente alla nascita della Repubblica Federale Tedesca per volere delle potenze occidentali. La capitale amministrativa fu stabilita a Bonn, ma i paesi del Patto Atlantico continuarono a ribadire lo status di capitale "de iure" di Berlino Ovest.
Il blocco di Berlino e Il ponte aereo. (1949)
Aeroporto militare RAF Hathington. Un C-47 Skytrain utilizzato per il trasporto notturno di parti di ricambio destinate all'organizzazione del ponte aereo per Berlino Ovest.Getty ImagesIl blocco di Berlino e Il ponte aereo. (1949)
1949. L'equipaggio di un C-47 pronto al decollo verso l'aeroporto berlinese di Tempelhof, destinazione del ponte aereo anglo americano.Getty ImagesIl blocco di Berlino e Il ponte aereo. (1949)
Per le donne di Berlino Ovest è il primo pane bianco fornito dagli aiuti occidentali.Getty ImagesIl blocco di Berlino e Il ponte aereo. (1949)
Berlino, primo dopoguerra. La razione fornita dagli alleati destinata agli allievi di una scuola.Getty ImagesNegli anni immediatamente successivi alla nascita della DDR cominciò il flusso di cittadini di Berlino Est verso il settore occidentale, in fuga dal duro dominio sovietico garantito dal governo fantoccio della RDT. Il culmine si toccò nel maggio 1953 appena dopo la morte di Stalin. I cittadini della Germania Est organizzarono una serie di proteste di massa chiedendo l'indipendenza da Mosca e la riunificazione delle due Germanie. Poco dopo la rivolta sarà soffocata nel sangue dai carri armati sovietici.
Giugno 1953: La rivolta di Berlino Est
Berlino. Parata celebrativa dell'Armata Rossa.Getty ImagesGiugno 1953: La rivolta di Berlino Est
Rifugiati della Germania Est si accalcano presso un centro di accoglienza a Berlino Ovest in cerca di asilo politico. Il flusso di immigrati raggiunse le 1,500 persone al giorno.Getty ImagesGiugno 1953: La rivolta di Berlino Est
Oltre tremila rifugiati attendono in coda i documenti a Berlino Ovest. 4 marzo 1953.Getty ImagesGiugno 1953: La rivolta di Berlino Est
Oltre 100 manifestanti persero la vita durante gli scontri tra gli scioperanti e le autorità sovietiche, che in occasione dei disordini del 1953 applicarono la legge marziale. Getty ImagesGiugno 1953: La rivolta di Berlino Est
Giugno 1953. Bambini berlinesi guardano un T53 sovietico di pattuglia durante la sollevazione popolare per le vie di Berlino Est.Getty ImagesGiugno 1953: La rivolta di Berlino Est
Berlino Est, 19 giugno 1953. La fuga dei dimostranti durante la carica dei carri armati di Mosca.Getty ImagesNonostante il pugno di ferro di Mosca, i confini all'interno dei settori di Berlino rimasero relativamente valicabili per il resto degli anni '50. Questo determinò un esodo drammatico di cittadini tedeschi dall'Est, in quanto la capitale era rimasta l'unico punto di possibile transito tra l'occidente e l'oriente: un buco nella Guerra Fredda, attraverso il quale fino al 1961 emigrò circa il 20% della popolazione della Germania Est.
Nel giugno del 1961, il governo della DDR, in accordo con Nikita Kruschev e avendo avuto l'assicurazione di non-intervento diretto da parte del presidente USA John F. Kennedy, si sviluppò l'idea di erigere una barriera tra i due settori di Berlino, per fermare definitivamente l'emorragia di cittadini verso Ovest. Era nata l'idea del muro.
La notte tra il 12 e il 13 agosto 1961 l'esercito della DDR fortificò il perimetro attorno a Berlino Ovest e la linea di demarcazione tra Est e Ovest, chiudendo le strade d'accesso lungo una linea di 199 km. Il primo cemento armato colò il 17 agosto. Nei giorni successivi il muro si popolò di sentinelle armate, cavalli di frisia, filo spinato. Per molte famiglie berlinesi che abitavano nei due settori il muro generò il dramma della separazione.