I 5 motivi che fanno di Milano una delle capitali mondiali del selfie
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I 5 motivi che fanno di Milano una delle capitali mondiali del selfie

Secondo il Time, il capoluogo meneghino è l'ottava città al mondo per numero di autoscatti. Vi spieghiamo il perché

Milano è la prima città italiana e l’ottava al mondo per numero di selfie scattati. Lo dice una speciale classifica redatta dalla rivista Time che tiene conto - fra le altre cose - del numero di foto di Instagram georeferenziate (ovvero con le coordinate geografiche del luogo) e con il tag “selfie”.

Questa, nello specifico, la top 10 delle città più “selfieste” del mondo:

1) Makati City e Pasig (Filippine): media di 258 selfie a persona
2) Manhattan (New York – USA): 202
3) Miami (USA): 155
4) Anaheim e S.Ana (California – USA): 147
5) Petaling Jaya (Malesia): 141
6) Tel Aviv (Israele): 139
7) Manchester (GB): 114
8 ) Milano: 108
9) Cebu (Filippine): 99
10) George Town (Malesia): 95.

Qualche milanese andrà orgoglioso di questo primato, qualcun altro no. Noi, da buoni utenti meneghini, ci limiteremo a capire quali sono i motivi che fanno della nostra città una delle capitali mondiali dell'autoscatto da cellulare. Ne abbiamo scelti cinque.



Ai milanesi piace mettersi in mostra

È nel nostro DNA. Non si diventa per caso capitale della moda e del lifestyle. Poco importa se altrove si fotografano panorami mozzafiato, vette innevate, tramonti struggenti. Da queste parti l’immagine conta e l’hobby cittadino è la fotografia autoreferenziale: uomini e donne che amano fotografare se stessi davanti alla fermata del 2. Chi si accontenta gode.

Milano è una città (iper)competitiva

Competiamo in tutto: nel lavoro, nello sport, nell’abbigliamento, persino nella vita digitale. E cosa c’è di meglio di un selfie per documentare al mondo intero che stiamo passando la serata migliore, nel posto migliore, con gli amici migliori?

A Milano c'è il Duomo

Milan l’è un gran Milan. E il Duomo - quello con la D maiuscola - ce l’abbiamo solo noi. E insomma per chiunque passi fra San Babila e Via Torino la tentazione è troppo forte: vuoi mettere il piacere di immortalare il proprio faccione davanti alla Madonnina?

L’aperitivo l’abbiamo inventato noi

Ergo abbiamo inventato anche il selfie all’aperitivo. E insomma già passiamo 12 ore della nostra vita attaccati a un monitor, almeno lasciateci un’ora di sana ignoranza con in mano uno Spritz e con l’altra il telefonino. La Milano da bere si è evoluta.

Non c'è tempo da perdere

Sempre di fretta, anzi di corsa, ché qui non c’è tempo da perdere, dobbiamo produrre. È uno stile di vita che si ripercuote inevitabilmente anche sul nostro registro comunicativo: non siamo una città che può permettersi il lusso di fermarsi, scrivere, raccontare, meglio un selfie con una breve ma intensa didascalia, ad esempio “Ciao proprio”. Se ci fosse la classifica dei WhatsApp vocali o delle parole contratte (come “ke”, “nn”, “x”), saremmo primi anche in quella.

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Roberto Catania

Faccio a pezzi il Web e le nuove tecnologie. Ma coi guanti di velluto

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