Il minimalismo della Milano Fashion Week
(Photo by Victor VIRGILE/Gamma-Rapho via Getty Images)
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Il minimalismo della Milano Fashion Week

Max Mara, Calcaterra e Anteprima: le tre visioni del minimalismo.

Ancora reduci dall'ultima tendenza del "quiet luxury" che ha colpito prima le celebrity e poi il guardaroba di molti, la fashion week è tornata per ricordarci e mostrarci il vero minimalismo d'alta moda, fra i primi possiamo citare Max Mara che del minimalismo ne ha creato le fondamenta.

Max Mara ci racconta la storia di Colette, pseudonimo di Sidonie-Gabrielle Colette, una scrittrice e attrice teatrale francese, oggi considerata come una delle più grandi protagoniste della sua epoca e grande esempio di emancipazione. È da questa importante personalità del passato che Ian Griffiths - Direttore Creativo del brand - prende ispirazione per la sua nuova collezione, portando in passerella look eleganti dall’anima profonda ma allo stesso tempo sensuali e provocanti.

Il marchio parla anche del suo alter ego, Chéri, che omaggia con camicie alla maschietto abbinate con cinture che evidenziano il punto vita. Compaiono cappotti dalla silhouette ovale e maniche a kimono mentre l’attenzione al tessuto non manca mai portando in passerella soffici Teddy e pregiato cashmere. Le lezione più importante che ci ha insegnato Colette? «Bellissima? Per chi? Ma come, per me stessa, ovviamente».

Max Mara

(Max Mara)

Nella nuova collezione autunnale Daniele Calcaterra - fondatore e Direttore Creativo dell’omonimo brand - realizza una vera e propria ode alla materia nel suo aspetto più puro. Preziosi tessuti come la lana, la seta e l’alpaca vengono trasformati e battezzati in una nuova veste mentre si alternano linee geometriche e fiori trafugati dalla natura applicati su cappotti. La materia viene poi analizzata in ogni suo essenza e i colori vengono associati a ci circonda nel quotidiano, come il bianco latte, il bordeaux, lo zafferano e il grigio cenere. Calcaterra sfila in passerella con silhouette over, abiti comodi e tagli a vivo per le gonne, immancabile la presenza della pelliccia che si alterna a completi sartoriali dal taglio moderno.

Calcaterra

(Calcaterra)

In una società che ormai ha imparato a convivere con il digitale, Anteprima propone una nuova visione di questo connubio: «Il mondo è imprevedibile e cambia ogni giorno. Ci stiamo allontanando dalle certezze. Questo ha ispirato il concetto di "eleganza digitale", uno stile punk, audace, energico e allo stesso tempo intellettuale. In questa era digitale, credo ancora che la moda abbia il potere di influenzare le persone, i sentimenti, i pensieri e le azioni. Continuerò a creare la collezione per dare potere alle donne e per loro vite contemporanee» spiega il Direttore Creativo del marchio Izumi Ogino.

Sfila in passerella l’incontro tra artigianato e tecnologia, abiti che combinano l’estetica cyberpunk dei primi anni 2000 con i tagli sartoriali. Tessuti stratificati e linee fluide si alternano tra loro mentre lunghi abiti dalle spalline importanti e dal tessuto luminoso e leggero accarezzano il corpo delle modelle mentre librano in passerella.

(Anteprima)

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Elisabetta Cillo