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Il mio collega è agorafobico!

L'agorafobia: una brutta bestia. Il problema è che spesso viene confusa con altro, come possiamo riconoscerla? CI sono rimedi?

Nel precedente post abbiamo parlato degli attacchi di panico. Oggi parliamo dello stadio successivo: l’agorafobia.

Quando si parla di agorafobia tutti pensano alla paura dei luoghi aperti … ma ciò non rende del tutto giustizia a questa fobia!

L’agorafobia è principalmente la paura di luoghi pubblici e non familiari. Normalmente insorge nella fase successiva agli attacchi di panico … ed infatti quando quest’ultimo diminuisce l’agorafobia cresce!

L’attacco di panico induce una sorta di paura di ciò che non è controllabile, i soggetti di fatto cominciano ad evitare tutto ciò che potrebbe indurre in loro una sorta di disagio o ansia.

Per esempio si cominciano ad evitare situazioni dalle quali si potrebbe sfuggire con difficoltà o imbarazzo come per esempio:

-          Il cinema (buio e pieno di estranei)

-          L’autostrada (se mi viene un attacco di panico come faccio?)

-          L’aereo (scappare potrebbe essere complicato … a meno di non avere un paracadute a portata di mano)

L’agorafobia mangia pezzo pezzo la vita di coloro che ne sono vittima. Il rischio è quello di passare la propria esistenza reclusi in casa o di uscire solo in luoghi sicuri e conosciuti … e con qualche familiare o amico fidato che fa da bodyguard!

L’agorafobia è molto più facile da prevenire che trattare …  e gli attacchi di panico sono un indicatore di un possibile esordio di tale problema!

 Il mondo degli agorafobici diventa sempre più piccolo fin quando non restano sicure solo le mura domestiche … dopodiché anche quelle potrebbero divenire minacciose ... se vi si resta soli!

Il problema dell’agorafobia è determinato dalla paura continua … paura di incontrare qualcosa che ci minacci e che ci fa scatenare il panico! Alla fine il soggetto ha veramente panico del panico… in una continua spirale invalidante che rende la vita un percorso in una galleria degli orrori! La qualità della vita ne risente moltissimo! …  Con fare subdolo e stronzo l’agorafobia ci porta via un trancio alla volta la nostra vita.

Questa bella (e breve) traversata sul pianeta Terra diventa insomma un castigo divino … e non l’avventura che dovrebbe essere!

Oggi si parla troppo spesso di lunghezza della vita come metro del benessere … ciò può anche essere vero, ma l’ansia ed il panico non è detto che accorcino la nostra vita. Potremmo campare con l'ansia anche cento anni! Ma saranno cento anni pallosissimi!

Se vogliamo aiutare questa categoria di fobici il modo migliore è quello di lavorare sull’empatia al fine di supportarli. Ovviamente però non aiuterete proprio nessuno se diventate solo una  “spalla” senza la quale l’agorafobico non va neanche al cesso. Creerete solo una dipendenza reciproca che rafforza la patologia. Un agorafobico deve essere aiutato ad uscire dalla sua patologia … se diventerete una guardia del corpo state agendo proprio nella direzione opposta!

L’agorafobia è una patologia seria, ma oggi molti tipi di psicoterapia si sono dimostrati efficaci per la sua cura, il consiglio è quindi sempre lo stesso: consigliate al soggetto di farsi aiutare da qualcuno in gamba … La vita è una, no? Meglio non sprecarla ad avere paura!

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Matteo Marini