Microsoft HoloLens: così gli ologrammi ci cambieranno la vita
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Microsoft HoloLens: così gli ologrammi ci cambieranno la vita

Il visore olografico di Redmond rappresenta il primo tentativo di combinare il virtuale con il reale. Con risultati stupefacenti

Siete appena entrati in quella che, fra qualche mese, sarà la vostra nuova casa. Accanto a voi un giovane architetto cerca di spiegarvi quali sono le sue idee per arredare ogni angolo del vostro nuovo mondo, dove vorrebbe mettere il letto, il divano, il mobile del televisore. Siete perplessi, ma un certo punto tutto vi appare più chiaro: inforcate un paio di occhialoni avvolgenti ed ecco che - come per magia - le pareti bianche cominciano ad animarsi, a riempirsi di oggetti di design, complementi d’arredo, elettrodomestici.

Benvenuti nel fantastico mondo dell’olografia, la scienza che cambierà per sempre il vostro modo di vedere la realtà. Il futuro è d’obbligo, visto che al momento non esistono prodotti capaci di fare tutto quello che vi abbiamo appena raccontato. Ma, state tranquilli. Non ci vorrà molto prima che lo scenario si materializzi.

Mercoledì, in occasione dell’anteprima di Windows 10, Microsoft ha mostrato al mondo quello che potrebbe presto diventare il prossimo oggetto dei desideri degli appassionati di nuove tecnologie (ma non solo). Si chiama HoloLens ed è il primo vero tentativo di portare gli ologrammi davanti ai nostri occhi. Chiamarli occhiali sarebbe riduttivo: Hololens è di fatto un vero e proprio computer olografico con tanto di CPU e processore grafico, una “macchina” capace di analizzare l’ambiente reale e di combinarlo con immagini virtuali tridimensionali.

Il video che la società di Redmond ha mostrato ai giornalisti in occasione della preview ha lasciato tutti a bocca aperta. In esso si vedono tutte le possibili applicazioni del visore: c’è un tifoso che vede la partita della sua squadra del cuore proiettandola letteralmente sul muro di casa, un ingegnere che progetta la carena di una moto da strada applicandola direttamente al prototipo fisico, un videogiocatore che assembla i mattoncini di Minecraft sul tavolo del soggiorno, una giovane donna che viene (video)guidata dal suo idraulico nella riparazione della tubatura rotta, c'è persino un uomo che passeggia su Marte sfruttando una rappresentazione olografica del pianeta rosso sul pavimento dell'ufficio.

Oltre la realtà virtuale
Non è la prima volta, va detto, che si parla di visori tecnologici. Chi segue le pagine della nostra sezione tecnologica certamente letto dei tentativi di Google e Facebook di portare la realtà aumentata e la realtà virtuale sulla testa di ogni utente. Ma c’è qualcosa che fa degli Hololens un prodotto completamente diverso rispetto ai vari Google Glass o agli Oculus VR: il tentativo di creare una sorta di Universo misto nel quale il virtuale si combina col reale in qualcosa di unico e indissolubile.

Chi ha potuto provarli dal vivo ne parla come qualcosa di pazzesco, stupefacente, incredibile. "Finalmente Microsoft ha realizzato qualcosa di interessante", titola Vauhini Vara sulle pagine del New Yorker. E ora tutti si chiedono quanto tempo ci vorrà affinché tutto questo sia acquistabile nei negozi. Microsoft per il momento non si sbottona, ma il fatto che la demo sia arrivata durante l’anteprima di Windows 10, il nuovo sistema operativo di Redmond atteso per il prossimo autunno, fa ben sperare.

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L'invenzione che servirebbe a Microsoft
Di certo questo non sembra il solito sfoggio di muscoli fatto da un gigante tecnologico, un tentativo fine a se stesso di immaginare un futuro prossimo venturo. Il rischio che Hololens diventino un mezzo fallimento come i Google Glass è qualcosa che Microsoft non si può permettere. L’impressione è che Satia Nadella e i suoi stiano lavorando per portare sul mercato il primo esemplare del visore nel più breve tempo possibile.

Se c’è una cosa che la letteratura del genere hi-tech ci ha insegnato negli ultimi anni è che un’invenzione, una buona invenzione, può letteralmente stravolgere le abitudini dei consumatori e, di conseguenza, le gerarchie del mercato. La rapida ascesa e l’altrettanto celere discesa agli inferi di marchi come Nokia, BlackBerry, MySpace è la prova provata di quanto siano delicati gli equilibri in un settore nel quale è l’innovazione , prima di qualsiasi cosa, a fare la differenza.

Difficile dire ora se gli occhiali olografici saranno un fenomeno pari a Windows, ma c’è sicuramente un aspetto che accomuna HoloLens al sistema operativo che ha consentito a Microsoft di diventare la regina del software: la volontà di modificare radicalmente le abitudini delle persone, nel lavoro come nella vita di tutti i giorni.

Microsoft HoloLens: cosa sono e come funzionano

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Windows 10 include una serie di API che permettono agli sviluppatori di creare esperienze olografiche nel mondo reale. Nella figura una videochiamata diventa interattiva attraverso le indicazioni fornite in tempo reale

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Roberto Catania

Faccio a pezzi il Web e le nuove tecnologie. Ma coi guanti di velluto

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