@MatteoGrandi: Vita reale? Quale vita reale?

Ti ho visto partire con 131 follower e nel giro di 3 feste al “BELLACIAO” di Ralf, sei arrivato a 13.525. COME? Li ho comprati, naturalmente. Sono tutti “ovetti” con nomi finti. Tu stessa, per esempio, non vorrai mica farmi …Leggi tutto

Ti ho visto partire con 131 follower e nel giro di 3 feste al “BELLACIAO” di Ralf, sei arrivato a 13.525. COME?

Li ho comprati, naturalmente. Sono tutti “ovetti” con nomi finti. Tu stessa, per esempio, non vorrai mica farmi credere di essere reale? Sarai un algoritmo compreso nel pacchetto.
Ecco, questo dovrebbe rendere l’idea. Sparando cavolate. Poi quale sia l’alchimia esatta di questa impennata di follower non credo di saperlo neppure io. Diciamo che dietro alle battute cerco sempre di metterci uno spunto di riflessione, travestito da  critica sociale piuttosto che da sana sega mentale a sfondo esistenzialista.

Adesso mi spieghi la tua sparizione per 3 giorni sotto Pasqua?

Avevo bisogno di staccare. Ero stato travolto da questa ondata di crescita velocissima e improvvisa, che con la visibilità porta anche qualche antipatia e mi sono voluto fermare a riflettere sul mezzo e sul mio modo di usarlo. Volevo capire se stavo cambiando e come il mio modo di rapportarmi a Twitter, e volevo capire se mi stavo “facendo usare” da Twitter. Così ho preferito provare a rispondermi staccandomi. Far coincidere questa “pausa di riflessione” con Pasqua (e con i tempi della morte e della resurrezione di Cristo) è stato un modo per lanciare una provocazione a chi iniziava ad accusarmi di sentirmi un Padreterno…Schermata-2012-06-06-a-13.56.41.png

Tu sei il direttore di “Piacere Magazine”, di che tratta? E soprattutto, ho visto che hai aperto una rubrica che parla di TWITTER.

Piacere Magazine è un mensile, cartaceo free press distribuito in Umbria. Ma consultabile da tutto il mondo grazie al nostro sito www.piaceremagazine.it in cui spicca la rivista sfogliabile (dal numero in corso a tutti gli arretrati). Parliamo di lifestyle in generale. Arte, moda, percorsi del gusto e storie di persone. Per ora Twitter è un argomento che affrontiamo a cadenza saltuaria, presto troverà spazio come rubrica fissa.

Quali altri social segui?

Nessuno. Mai messo piede su Facebook, e lo dico con orgoglio. E sono stato sedotto e abbandonato nel giro di 6 mesi da MySpace; ma si parla di almeno 5 anni fa.

Ci sono antipatie profonde riguardanti qualche profilo di tw?

Profonde, no. Non è da me. Ci sono persone che non mi stanno simpatiche e semplicemente non le seguo. Sempre pronto a ricredermi sia chiaro. Il bello di Twitter è questa possibilità democratica di scegliere liberamente chi seguire e chi non seguire. Il brutto è che a volte questa necessità di sintesi estrema ti porta a farti un’idea sbagliata dell’interlocutore. A volte. Perché in linea di massima dopo un tot di tweet qualcosa di te, del vero te, viene fuori comunque.Schermata-2012-06-06-a-14.03.05.png

Hai bloccato qualcuno?

Mai. Ho ricevuto qualche insulto ma la mia regola è non raccogliere le provocazioni su Twitter. Anzi in questo senso c’è una massima di Bernard Shaw che applicata a Twitter è una sorta di mio comandamento personale: “Ho imparato molto tempo fa a non fare la lotta con i maiali. Ti sporchi tutto e, soprattutto, ai maiali piace”.

Questa tua popolarità 2.0 ha cambiato qualcosa nella vita reale?

Vita reale? Quale vita reale? In realtà è cambiato soltanto il rapporto tra i tempi. Ora ne dedico di più al social e questo inevitabilmente erode qualche spazio al quotidiano. Ma direi nient’altro. La popolarità 2.0 è divertente perché è popolarità solo sul web. Nella vita di tutti i giorni non cambia praticamente una virgola. Anzi sì: mi sono dovuto decidere una volta per tutte ad aggiornare il mio sito www.matteograndi.com perché essendo aumentate le visite non mi potevo più permettere di lasciarlo abbandonato a se stesso…

Consigliami 3 siti, o blog, o profili e spiegami il perché?

Ti dico lapausacaffe.blogspot.it, è il blog de La Pausa Caffé. Il più acuto satiro su Twitter a mio avviso. E poi i profili di IdeeXScrittori e Carlo Gabardini, menti e sensibilità superiori alla media. Ah, aggiungo quel fulminato di David Di Tivoli, il maestro del nonsense: non si può non seguire.

Una giornata intera senza interattività, come la passeresti?

Bene, molto bene. Immergendomi senza distrazioni nei miei interessi di sempre: libri e cinema. E credo che già in occasione delle mie vacanze estive cercherò di impormi contestualmente una vacanza da Twitter. Ho detto cercherò, non che ci riuscirò…Schermata-2012-06-06-a-14.00.181.png

Il tuo vero verissimo reale lavoro?

Giornalista. Professionista dal 2003. Dirigo il mensile, sono responsabile di una casa editrice che cura una serie di pubblicazioni riguardanti arte e turismo e collaboro come editorialista con alcuni quotidiani. Per diletto scrivo racconti. Ah, nel cassetto ho una laurea in legge: come nuova, mai usata. Chissà, magari un domani quando dovrò far causa a Twitter per avermi rubato una vita potrei anche rispolverarla…

 

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Andrea Delogu

Disgrafica e di sinistra, abbiate pietà.

Nella mia biografia basterebbe scrivere che sono nata a Rimini per farvi capire che volente o nolente sono cresciuta con la musica da club o da discoteca.

Nei giorni in cui non andavo a ballare son riuscita a diventare cintura nera di Karate secondo Dan, scrivere e condurre un programma per Match Music dal titolo "A casa di Andrea", presentare il meglio di Sky, recitare in "Saturday Night Live" su Italia1, far parte di un gruppo musicale e cantare la colonna sonora dello spot Heineken USA, a recitare in alcuni cortometraggi, partecipare a diversi spot pubblicitari, ma soprattutto sono riuscita a convincere Panorama a darmi un Blog.

Chi è il matto tra i due? Prima che mi dimentichi: amante del rock, della buona e abbondante cucina, sostenitrice della piadina della Lella e degli strozzapreti del BarSole, malata di Twitter e tuttologa in pensione

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