Panorama: gli stipendi grassi dei politici e quelli magri degli italiani
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Panorama: gli stipendi grassi dei politici e quelli magri degli italiani

Nel numero in edicola dal 7 novembre le prove della distanza sempre maggiore tra la gente e la casta. Papa Francesco spiato da NSA, le prove in esclusiva. Una giornalista di Panorama si finge baby squillo: ecco i dialoghi con i 54 clienti trovati

Politici e grand commis di Stato da una parte, comuni mortali dall’altra. Gli stipendi della casta a confronto con quelli delle aziende private. A questo confronto Panorama dedica la copertina del numero in edicola da giovedì 7 novembre. E ai lettori offre (oltre all’indignazione) la possibilità di verificare online se la loro retribuzione è in linea con quella dei loro pari-grado.

Ma questa settimana c’è un’altra denuncia forte, e Panorama la raccoglie. Perché quello dei 50 mila bambini ogni anno «rapiti dalla giustizia» e affidati agli istituti di assistenza rischia in troppi casi di essere un abuso e anche l’occasione di un business «osceno». A usare questo termine non è un folle, né un incompetente: è Francesco Morcavallo, 34 anni, per 4 giudice del Tribunale dei minori di Bologna. Da magistrato ha cercato di contrastare una serie di abusi: non c’è riuscito e ha appena lasciato la carriera per fare l’avvocato. Ora, però, lancia una serie di accuse sicuramente destinate ad aprire una polemica.

Baby squillo per un’ora. Un sito di incontri, un annuncio, la promessa di rapporti sessuali, la porta che si apre sul mondo del vizio. Dopo l’inchiesta che ha coinvolto due minorenni di Roma, una giornalista di Panorama si è finta  lolita sedicenne online e ha ricevuto 54 proposte in un’ora. Ecco le richieste, i dialoghi con i clienti via email.

Dai campi di rieducazione del Partito comunista cinese  a donna più potente  di Pechino.  Nel numero in edicola Panorama racconta anche la sconvolgente scalata di Zhang Xin, amministratore delegato della Soho, tra le principali società immobiliari del paese: una donna che su Twitter sfida con 140 caratteri la censura di partito.

Io, Fabrizio De André, Vittorio Gassman e Ugo Tognazzi… «Fingevamo di essere brave persone, ma eravamo delle carogne». Vigliacco, bidonaro clamoroso, egotico, indifferente (quasi, «tranne quando è nato mio figlio»), finto cinico, invidiato e quindi invidioso, per questo felice... Panorama intervista Paolo Villaggio, il mattatore. Che di Fantozzi dice:  «È stato terapeutico. Grazie a me, alcuni non si sono accorti di essere nullità».

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