Renzi, mille giorni di lui e di noi
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Renzi, mille giorni di lui e di noi

Che cosa è successo dal 22 febbraio 2014, giorno della nomina del Presidente del Consiglio: l'inchiesta sul numero di Panorama in edicola dal 17 novembre

Il 22 febbraio 2014, esattamente mille giorni fa, Matteo Renzi diventava presidente del Consiglio. Da segretario del Pd aveva incoraggiato il cambiamento, assecondato l’anelito di futuro, stimolato il nuovo. E perciò muoveva folle, anime e sentimenti, sostenuto da milioni di italiani. Ecco: neppure tre anni dopo, il vento del consenso sembra irrimediabilmente soffiare in un’altra direzione. La ragione di questo cambiamento, dovuto alla mancata crescita dell'economia (ma non solo), è spiegata in un dossier pubblicato sul numero di Panorama in edicola da giovedì 17 novembre. L'inchiesta di copertina affronta economia, lavoro, crisi bancaria, scuola, immigrazione, giustizia, politica estera. Con le analisi di Gianni Bocchieri, Oscar Giannino, Claudio Martelli, Vittorio Emanuele Parsi, Luca Ricolfi, Serena Sileoni.

Perché anche gli operai americani hanno votato Trump

La scelta del candidato repubblicano è stata un voto-sanzione verso la classe politica. E secondo Marco Tarchi, docente di Scienza politica all’Università di Firenze, le facili ironie sul nuovo presidente americano non hanno molto senso. Gli elettori hanno visto nel miliardario un estraneo al detestato sistema. Stanchi di essere etichettati come egoisti e razzisti, hanno chiesto la tutela dei diritti acquisiti, prima di vederli riconosciuti ad altri. Un «prima io» che smuove consistenti quote di voti di sinistra verso leader che agli occhi delle élite sono brutti, sporchi  e cattivi. Eppure il ceto operaio vuole risposte concrete a istanze concrete.         

«Così hanno ucciso la mia povera Tiziana»

Un’infanzia difficile, senza padre. Qualche amore infelice. È questo il retroterra dov’è nata l’angoscia di Tiziana Cantone ragazza napoletana, suicida a 33 anni per un video hard spedito «per gioco», ma che ancora oggi nessuno riesce a cancellare dalla Rete. Lo racconta in esclusiva sua madre Maria Teresa a Panorama.

Le due facce del terremoto

Mentre nelle Marche e in Umbria le scosse continuano, Panorama  analizza due soluzioni di ricostruzione adottate col sisma di 36 anni fa: quello devastante dell’Irpinia del 23 novembre 1980, che causò quasi tremila morti e trecentomila sfollati. Tra Campania e Basilicata, si stima che nella ricostruzione siano stati spesi oltre 60 miliardi di euro. I due estremi di quella ricostruzione sono Conza della Campania, un Comune che fu cancellato e ricostruito altrove, e oggi è ordinato come una cittadina svizzera. A 50 chilometri c’è Bucaletto, un quartiere di prefabbricati nato alle porte di Potenza per ospitarne gli sfollati: oggi ha 2.500 abitanti, 500 casette che perdono amianto, strade dissestate e un disagio sociale tra i più alti del Sud. 

E tu che «uomo delle nevi» sei?

Quest’anno, allo sciatore  che ormai le ha provate tutte, bisogna offrire qualcosa di più. Questo il mantra degli operatori turistici per la  stagione invernale che sta per cominciare. Panorama ha individuato quattro tipologie di sciatore: tecnologico, naturalista, esploratore o contemplativo. Per ciascuno ha selezionato destinazioni, percorsi e attrezzature top. In più, rifugi e suggerimenti per chi sale in vetta solo per la cucina. Provare per credere.

 

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