Panorama: processo alla sigaretta elettronica
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Panorama: processo alla sigaretta elettronica

Nel numero in edicola dal 20 giugno un'analisi accurata di tutte le questioni riguardanti la e-cig. È vero che fa male? È un metodo utile per disintossicarsi? Cosa c'è esattamente nel liquido delle ricariche? Fra gli altri servizi i "corvi" del Vaticano; le convulsioni del M5S; il cerchio che si chiude intorno a Antonio Ingroia; John Le Carré sul suo ultimo romanzo

Due milioni di italiani fumano la sigaretta elettrica. Il mercato, alla fine dell’anno, varrà 350 milioni di euro. 

Ma la e-cig fa male, come sembrerebbero affermare alcune recenti inchieste giudiziarie e giornalistiche, le quali avrebbero scoperto sostanze tossiche e addirittura cancerogene nei liquidi delle ricariche?
Oppure, rispetto ai danni provocati dalle sigarette vere, è un utile e innocuo strumento per disintossicarsi?
Panorama ha dedicato al tema la storia di copertina del numero in edicola da giovedì 20 giugno. Ha fatto esaminare il liquido di una serie di ricariche prodotte in Italia, alcune contenenti nicotina e altre no. Ecco i risultati del nostro «processo» alla sigaretta elettronica.

Panorama ha scoperto anche che i «corvi» sono tornati a volare sulla Basilica di san Pietro. Lettere anonime e dossier riservati hanno ripreso a circolare con destinazione Domus Santa Marta, dove risiede Papa Francesco. Nel mirino ancora una volta sono gli omosessuali, o presunti tali, presenti in curia: filiere e gruppi di potere cementati da ricatti e passioni inconfessabili. Il riferimento di Jorge Mario Bergoglio sulla presenza di una lobby gay in Vaticano ha scoperchiato di nuovo il vaso di Pandora. Il Papa ha letto il capitolo del rapporto dei tre cardinali su Vatileaks dedicato alla rete dei gay in Vaticano e anticipato da Panorama all’indomani delle dimissioni di Benedetto XVI. Ora si prepara a fare un’azione di pulizia che attraverserà tutta la curia, cominciando dallo Ior. Ma è una lotta contro il tempo: i vecchi poteri si stanno già coalizzando per ostacolare la rivoluzione di Bergoglio.

È stata la prima grillina epurata. Ma per molti parlamentari del Movimento 5 stelle è una sirena politicamente ammaliante. Nei giorni in cui sembra materializzarsi la scissione del M5s, Sonia Alfano racconta a Panorama i retroscena del suo rapporto con Beppe Grillo, compresa la volta in cui Gianroberto Casaleggio si propose come consulente e l’(ex) amico Beppe le voltò le spalle. E al comico dice: «Chiedo un confronto, voglio la verità sul mio allontanamento».

Ha annunciato che deve lasciare la magistratura solo perché «punito» per le sue inchieste sulla mafia. Ma gli ex colleghi di Palermo gli danno addosso. E ora il Csm ipotizza addirittura il trasferimento per incompatibilità ambientale del suo ex capo, Francesco Messineo, perché «avrebbe perso piena libertà e indipendenza» proprio nei suoi confronti. Panorama racconta come si sta chiudendo (malamente) il cerchio magico dell’ex procuratore aggiunto di Palermo, Antonio Ingroia.

«Un pasticcio tipicamente britannico». È questa la definizione che John Le Carré, a 82 anni, dà del suo ultimo romanzo Una questione delicata, che in settembre arriverà nelle librerie italiane. A mezzo secolo dalla pubblicazione della Spia che venne dal freddo, il grande scrittore di spy-story, conferma a Panorama la convinzione che «i servizi segreti sono l’unica vera misura della salute politica di una nazione e la sola vera espressione del suo subconscio», come fece dire al traditore smascherato alla fine della Talpa.

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