Panorama: i due marò prigionieri dei politici
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Panorama: i due marò prigionieri dei politici

Nel numero in edicola dal 30 gennaio la vera storia del pasticcio dei militari prigionieri in India

Era il 15 febbraio 2012, quando Salvatore Girone e Massimiliano Latorre furono bloccati nel porto di Kochi, in India, e accusati di avere ucciso due pescatori della regione del Kerala a colpi di fucile mitragliatore. Iniziò allora un paradossaloe processo e il  gran «pasticcio dei marò», cui Panorama dedica la copertina del numero in edicola da giovedì 30 gennaio. Una brutta storia italiana, intrisa di pavidità, incompetenza, pressapochismo. Cui dopo quasi due anni nessun politico ancora riesce a imprimere la svolta (e la dignità) che possa riportare a casa i due militari.

Panorama racconta anche lo psicodramma dei rottamati del Partito democratico. Espropriati dal potere, esclusi dai giochi politici, i vecchi protagonisti del Pd vivono male il loro crepuscolo. Primo fra tutti, Massimo D’Alema, che del giovane Matteo Renzi dice, fra sarcasmo e rancore: «Con lui siamo alle comiche finali». Maestro insuperato di trame e intrighi, l’ex premier oggi guida la rivolta degli sconfitti e medita un ultimo colpo di coda.

Mentre Totò Riina parla dal carcere milanese di Opera e fa intendere che lui è ancora «il capo dei capi» di Cosa nostra, su Panorama in edicola sua figlia Lucia (la più giovane di quattro) apre per la prima volta le porte di casa sua, rivela la sua passione per la danza e la pittura. E racconta la sua infanzia, fra latitanza e amore (senza dubbi o incertezze) per il padre. 

«Sono un lupo e sono di Wall Street» dice a Panorama Carlo Icahn, 77 anni, il raider più pericoloso del mercato americano. Più che Leonardo Di Caprio, Icahn ricorda il Gordon Gekko di Michael Douglas: un uomo partito da zero che ha creato un patrimonio da 20 miliardi di dollari strapazzando i dirigenti delle aziende dove investe. Del resto, lui i manager non li ama affatto: «Fanno errori» dice «e costano miliardi agli azionisti».

A sessant’anni dalla rivoluzione sessuale, siamo nell’era della confusione: 2 milioni di italiani, calcola l’Istat, hanno avuto rapporti con persone dello stesso sesso senza per questo considerarsi omosessuali. E le nuove generazioni tendono alla fluidità erotica. Diventeremo semplicemente «pansessuali» o stiamo invece perdendo la nostra identità sessuale, ritrovandoci alla fine più soli e smarriti? Una tipoica inchiesta alla Panorama sul costume degli italiani. 

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