Trasferirsi e lavorare all'estero
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Trasferirsi e lavorare all'estero

Guida per gli italiani che fanno le valigie: come trovare un ottimo lavoro e buone scuole per i figli

Negli ultimi quattro anni almeno 300 mila italiani hanno deciso di trasferirsi all’estero, e 94 mila lo hanno fatto nel corso del 2014. 

A questo fenomeno Panorama dedica la storia di copertina del secondo numero del 2015, in edicola da venerdì 9 gennaio. I nuclei familiari italiani alla ricerca di un espatrio, scopre Panorama, sono in netto aumento ed è un fenomeno destinato a crescere ancora. Perché anche chi non è in difficoltà cerca una migliore qualità della vita. Con un approfondimento sulle 15 capitali estere del lavoro che più cercano professionisti italiani e sui tipi più richiesti.  

Contro le tante critiche arrivate da sinistra, difende il nuovo procuratore di Palermo Francesco Lo Voi. Critica duramente l’uso della «gogna mediatico-giudiziaria», censura la crescente moda dei magistrati che passano alla politica e poi tornano a giudicare. Soprattutto, attacca la casta delle toghe: «Se oggi avanzi critiche, ti accusano di voler delegittimare la magistratura anche più di quanto abbiano mai fatto». Panorama intervista Giuseppe Di Lello, 74 anni, ex magistrato dello storico pool antimafia palermitano di Giovanni Falcone. Polemica assicurata.

Marito e moglie, ma anche soci, partner sul lavoro, vicini di laboratorio o di scrivania. Panorama indaga sul «lavorare in coppia». E racconta le storie e i successi di Anne Fèolde e Giorgio Pinchiorri. Antonio Marras e Péatrizia Sardo. Massimiliano Fuksas e Doriana Mandrelli. Eduardo Patriarca e Gabriella Minchiotti…

Sono nati belli, ma non ricchi e famosi. Panorama racconta anche che molti fra i più noti divi di Hollywood, prima dei red carpet, hanno dovuto adattarsi ai mestieri più improbabili. Tom Cruise ha iniziato come giardiniere, Harrison Ford si guadagnava da vivere come falegname, Madonna faceva le pulizie, Arnold  Schwarzenegger il muratore e Whoopy Goldberg la parrucchiera. Ma stufa delle lamentele delle clienti, ha preferito lavorare in un’agenzia di pompe funebri. Come truccatrice.

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