Dopo l'Atlantico...terra!
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Dopo l'Atlantico...terra!

La nave Costa neoRomantica è giunta a una tappa di culto del suo giro del mondo sud: il Brasile. E ora naviga nelle acque del Rio delle Amazzoni, fino a Manaus

Panorama.it per Costa Crociere

Questa crociera ha il fascino di un viaggio antico. 

Permette di esplorare l’emisfero Sud del mondo in 122 giorni, di solcare l’oceano Atlantico fino al Brasile e avventurarsi nel selvaggio Rio delle Amazzoni per godersi in pieno relax paesaggi straordinari e culture millenarie.

A bordo della Costa neoRomantica l’orologio del tempo sembra aver fatto un passo indietro. Durante i giorni di navigazione, da Mindelo fino a Macapa, le emozioni si susseguono numerose: scorgere la terra all’orizzonte, tagliare tutti insieme il traguardo dell’Equatore e poi navigare nel «mare dolce», in quelle acque che lambiscono la costa del Brasile e che furono chiamate così da Vincente Yanez Pinzon, comandante della Niña sotto Cristoforo Colombo, quando si accorse che l’oceano aveva mutato colore e non era più salato.

La nave ha viaggiato in solitaria per giorni circondata dall’acqua e dal cielo. Soltanto qualche delfino e tartaruga marina ci hanno accompagnati lungo il tragitto. Poi, le onde lunghe e i tipici e improvvisi acquazzoni, seguiti da raggi di sole scottanti, sono diventati il preludio di un viaggio speciale verso l’interno del Rio delle Amazzoni, quel serpente d’acqua lungo 7 mila chilometri che ci rende protagonisti di questa avventura all’interno della foresta pluviale. Percorrerlo significa fare un tuffo nella natura selvaggia, il luogo dove ognuno di noi entra in contatto con le sue origini primordiali.

La nostalgia di casa a bordo della Costa neoRomantica non esiste. Chi affronta questo lungo viaggio lo fa prima di tutto con se stesso, da nomade. L’idea: non lascio luoghi e persone care, ma vado verso nuovi incontri e conoscenze. Impaziente di penetrare nel cuore della foresta e visitare la prima città brasiliana, Manaus, cerco angoli di pace da dove godere di ogni più piccolo dettaglio che si presenti dall’acqua.

Fra tutti i posti della nave da me esplorati finora quello più tranquillo è la Samsara spa.
Realizzata tra due ponti e affacciata sull’oceano, è un’oasi lussuosa dove regna il silenzio tra antichi rituali orientali e moderne tecniche di rilassamento. Mi lascio coccolare dai massaggi, dai profumi del bagno turco aromatico e passo dal tepidarium al laconium. Mi godo un tè verde nello spazio relax vista mare, mi lascio avvolgere dall’acqua salata nella scenografica piscina talassoterapica che, grazie alle immense vetrate affacciate sul mare, dà l’impressione di essere un tutt’uno con l’Atlantico colorato di giallo dal Rio delle Amazzoni.

Anche questa è un’esperienza di viaggio. "Samsara in sanscrito significa l’oceano dell’esistenza e rappresenta il ciclo della vita terrena. Mantenere l’armonia tra mente e corpo è lo spirito con cui è nata questa spa" dice Alessando Berardi, giovane spa manager, 31 anni, che ha iniziato la sua carriera in Costa come personal trainer dopo la laurea in giurisprudenza. 
Da attento osservatore sostiene: "Il crocierista del giro del mondo è molto esigente, segue una corretta “cruise care”, non si perde un corso di pilates o yoga e sta attento alla dieta. Non bastano i trattamenti, ciò che facciamo e mangiamo ci rappresenta".

Vero. Un passaggio all’esclusivo ristorante Samsara mi conferma quanto questo viaggio sia il non plus ultra della vacanza.

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