Natale agli antipodi
Maritius
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Natale agli antipodi

Dalla città di Perth, in Australia, alle Isole Mauritius. Il Natale a bordo della Costa neoRomantica si festeggia nelle acque dell’Oceano Indiano.

Oltre 1.630 miglia, tre giorni e tre notti di navigazione: tra Melbourne e Perth c’è di mezzo un mondo. Le due facce dell’Australia. Lasci la capitale dello Stato di Victoria, con i suoi parchi e quel cielo spazzato da nuvole grigie, e ti trovi catapultato tra la sabbia e le stoppie che annunciano il deserto.

La nave attracca al molo di Fremantle, un tempo avamposto di pionieri e confino per galeotti. Oggi un vivace paese che allinea - lungo le strade su cui affacciano colorate case vittoriane - pub, negozi e ristoranti. La cittadina sorge sul fiume Swan, così battezzato perché vi nidificava il cigno nero. Ora a solcare le sue acque sono yacht e motoscafi, che risalgono la corrente e arrivano fino a  Perth, una ventina di chilometri più in su.

I tempi della caccia all’oro sono solo un ricordo, ma la città continua a crescere. I farmer cedono un po’ alla volta i loro terreni alle imprese edilizie, che nel giro di pochi mesi li trasformano in quartieri residenziali. Lo sfarzoso casinò Crown – una sorta di gigantesca piramide che raccoglie intorno a sé hotel e shop – è una città nella città. E non conosce crisi. Ma non ci si lasci ingannare: Fremantle e Perth sono il volto “addomesticato” del Western Australia. Basta annusare l’aria, per capire che pochi chilometri più in là è tutta un’altra storia. Basta guardarsi intorno. Lungo la strada dove sfilano auto e pullman, la sabbia contende spazio all’asfalto; e poco più in là, in mezzo agli eucalipti, saltellano i canguri.

E a proposito di canguri: prima che la nave salpi l’ancora, vale la pena di fare una visita al Caversham Wildlife Park. La principale attrattiva di questo piccolo parco sta proprio nella possibilità di incontri ravvicinati con gli animali. I visitatori possono entrare nel recinto dei canguri; provare il brivido di lasciarsi avvolgere dalle spire di un pitone; accarezzare un koala.

Ed è con queste immagini che si lascia l’Australia e si risale sulla nave per affrontare la traversata dell’Oceano Indiano. Ci vuole una settimana per arrivare a Mauritius. Nel frattempo si   prepara il Natale, che a bordo  ha un sapore tutto speciale. 

Foie gras con succo di rosmarino, risotto al tartufo, tortellini in brodo, aragosta gratinata con riso speziato e pomodorini, tacchino arrosto con purea di patate dolci e, per finire il mitico panettone della casa… La cena di Natale, su Costa neoRomantica, è uno spettacolo per gli occhi oltre che per il palato. Uno spettacolo organizzato e curato nei minimi dettagli dalla “premiata ditta Antonio & Antonio”. Uno fa di cognome Stacciuoli, da 47 anni va per mare, calabrese di Parghelia (“Il paese più bello del mondo”, ci tiene a sottolineare), è il primo maitre di Costa neoRomantica. L’altro, torinese, si chiama Brizzi ed è lo chef di bordo. Stacciuoli coordina un esercito di 122 tra camerieri e assistenti camerieri, ed è un po’ il trait d’union tra la cucina e gli ospiti. Brizzi è invece a capo di un plotone di 80 cuochi e 30 aiutanti, e ogni giorno mette a punto i menù che vengono serviti nei ristoranti e nei buffet della nave.

Massima allerta nel reparto pasticceria, a cui è affidato il gran finale della cena. Questo è il regno di Rosario Ascione, che coordina la squadra più dolce della crociera. Lui viene da Torre del Greco, e da 25 anni lavora a bordo. “Un altro Natale lontano da casa, ma non mi dispiace: perché è una grande soddisfazione creare piatti che rendono felici le persone

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