​Spumante italiano
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​Spumante italiano
Lifestyle

Guida (ragionata) ai migliori spumanti per le feste

Prosecco o Metodo Classico? Dry, Extra dry oppure Brut? Le feste si avvicinano e la cantina va rifornita. Panorama propone una selezione di bottiglie di qualità e sicuro effetto. Rigorosamente Made in Italy.

Bollicine italiane o bollicine francesi? L’atavico dilemma, oggetto di epici dibattiti tra soloni del vino, nel tempo (per fortuna) si è ridotto a chiacchiera da bar. Gli spumanti di casa nostra, grazie all’azione dei consorzi di tutela e all’impegno dei produttori, gode di ottima salute e, forte di un’invidiabile biodiversità, può gettarsi alle spalle sterili competizioni. Chiunque oggi cerchi nel calice tricolore freschezza, finezza, fragranza e carattere, non resterà deluso. Il plauso, naturalmente, trova conferma nei numeri. Rosea la previsione di Unione italiana vini: le 750 milioni di bottiglie prodotte nel 2020 sono destinate nel prossimo triennio a toccare il miliardo tondo tondo. Complice un export fortissimo, trainato dalla corazzata Prosecco, in Paesi come Stati Uniti, Gran Bretagna e Germania dove da sempre la febbre da bollicina italiana è molto alta.

Panorama ha selezionato per i suoi lettori un ricco «carnet paglierino» dove trovano spazio i veri Prosecchi, figli di un’inviolabile tradizione veneta che nessun Prosek (subdola imitazione) potrà mai scalfire e i rinomati Metodi Classici con cui molte cantine italiane hanno scritto la storia della spumantistica nel mondo.

Matteo Soria

Matteo Soria

Asti Docg

Versione secca dell’iconico vino dolce, Bric Prima Bella può accompagnare tutto il pasto. Ha spuma fine
e persistente. Al naso arrivano immediati sentori di tiglio e acacia. Ha un sorso fresco e fragrante. matteosoria.it

Alla guida Michelin piace la Franciacorta 

Il territorio del Consorzio vinicolo è stato scelto come «destination partner» dalla prestigiosa guida agli chef stellati.

L’impegno e la serietà pagano. Sempre. L’ultima soddisfazione in ordine di tempo per il Consorzio di tutela del Franciacorta è la collaborazione con la prestigiosa guida Michelin. L’ultima edizione, 2022, è stata presentata proprio in Franciacorta e così sarà anche per i prossimi due anni. Il Consorzio è diventato a tutti gli effetti «destination partner» del colosso editoriale. «È stato un onore accogliere a nome dei nostri 121 associati l’eccellenza italiana ed è stato molto bello vedere le nuove e le vecchie stelle brindare con le nostre bollicine» ha raccontato a Panorama Silvano Brescianini, presidente del Consorzio. L’ente, nonostante le incertezze dettate dall’emergenza sanitaria, non ha mai fatto un passo indietro: «In questi 30 anni abbiamo ottenuto importanti risultati perché abbiamo compiuto scelte coraggiose, talvolta controcorrente. Non è il momento di invertire questa rotta. Dobbiamo insistere per difendere le posizioni che abbiamo raggiunto, restando uniti e dimostrando la tenacia che ci ha sempre contraddistinto. Dobbiamo investire per continuare a essere leader nel posizionamento. Lavoriamo anche per lanciare un messaggio positivo e di ripresa a tutti i consumatori. Crescita qualitativa, sostenibilità e internazionalizzazione. Sono questi gli obiettivi futuri» ha concluso l’imprenditore.

Spumante e Moscato sposano  lo sport

Il consorzio d’Asti è partner ufficiale delle Nitto ATP finals di tennis a Torino.

Il tennis ha un nuovo campione. Insolito e soprattutto imbattibile nel «servizio». Si tratta del Consorzio dell’Asti Spumante e del Moscato d’Asti Docg che fino al 2023 sarà Offcial Sparkling Wine e Silver Partner delle Nitto ATP Finals. «Siamo davvero orgogliosi di questo risultato. È stato un grande onore vedere l’Asti in un contesto internazionale così prestigioso, legato allo sport. Non vogliamo abbandonare questa strada. I momenti di celebrazione sono da sempre l’“habitat” naturale delle nostre bollicine, che rappresentano in modo profondo le tradizioni e l’identità del territorio e il lavoro dei produttori». Questo il commento di Lorenzo Barbero, presidente del Consorzio di tutela. La collaborazione è senza dubbio un’importante vetrina di respiro internazionale per questo spaccato di Piemonte. E dal quartier generale fanno sapere che non sarà l’unica. La volontà, infatti, è quella di rafforzare sempre di più il legame con il tennis, «sport con cui il Consorzio condivide i principi di correttezza, impegno, genuinità e ricerca di eccellenza» chiosa Barbero.

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