Alberto Cipolla: Takk è un suggestivo viaggio tra classica ed elettronica
Il nuovo singolo del compositore e produttore, accompagnato da un emozionante video dal sapore vintage, è nato dalla lettura di una storia ambientata in Islanda sul difficile rapporto tra un padre e una figlia
«Takk (che vuol dire “grazie” in islandese) nasce dalla lettura di una storia, ambientata proprio in Islanda, in cui nel contesto di un complicato rapporto tra un padre e una figlia, il primo si ritrova costretto ad un gesto estremo e doloroso, in cui deve sacrificare qualcosa di importante che ancora lo legava a lei e al suo ricordo». Così Alberto Cipolla, giovane e prolifico musicista, compositore e produttore con all’attivo numerose collaborazioni con grandi artisti della scena musicale e cinematografica italiana e internazionale (ha contribuito con Dardust all’arrangiamento della hit Cenere di Lazza a Sanremo 2023), ha raccontato il suo nuovo singolo Takk, pubblicato da poco per Metatron/INRI Classic. Il brano, come ha spiegato il musicista, ha acquistato nel tempo una dimensione autobiografica: «La musica è nata in testa come “colonna sonora” strumentale di quel momento in cui ho letto la storia. Col tempo, e anche a causa di alcune personali vicende familiari, ha però assunto per me un secondo significato più ampio, di ringraziamento e di memoria per persone e affetti a cui abbiamo dovuto dire addio».
Il brano è accompagnato visivamente da un suggestivo ed emozionante video, dal sapore vintage: «Con la regista Silvia De Gregorio abbiamo deciso di realizzare un videoclip che fosse incentrato sulla tematica del ricordo e della memoria (utilizzando vecchie riprese vintage in formato super 8) soprattutto legati alla figura paterna e sul saper lasciare andare, saper superare, e trovare della gratitudine, utilizzando suggestioni ed evocazioni più che una narrazione esplicita». Alberto Cipolla, nonostante la giovane età, si è già messo in luce per uno stile personale che va dalla classica all’elettronica. Dopo il diploma accademico di Composizione e la laurea in Direzione d’Orchestra al Conservatorio “G.Verdi” di Torino, il musicista si è cimentato con le prime esperienze di scrittura, prevalentemente di stampo minimalista sulla scia di Yann Tiersen, Michael Nyman o Ludovico Einaudi e, parallelamente all’attività concertistica, ha preso forma la cifra stilistica della sua musica: il pianoforte come sorgente dell’idea melodica e armonica, coadiuvato da synth, sezione ritmica, archi e voce, in una coesione ideale di tutti questi elementi.
Cipolla ha scritto e prodotto musiche per programmi tv nazionali, colonne sonore per film e documentari (“Il Corridore” di Stefano Scarafia e Paolo Casalis, “Sagre Balere” di Alessandro Stevanon, “Il caso Alex Schwazer” per Netflix), pièce teatrali, cortometraggi e sonorizzazioni per mostre d’arte oltre a lavorare in ambito discografico come autore e arrangiatore. Dal 2022 l'artista collabora stabilmente con Dardust, pianista e produttore multiplatino tra i più importanti del panorama musicale italiano, che lo ha voluto al suo fianco per l’orchestrazione del concerto della Notte della Taranta e per la realizzazione degli arrangiamenti del progetto Elisa with Dardust “An Intimate Night”. Il nuovo album di Cipolla, il terzo dopo la pubblicazione di Soundtrack For Movies In Your Head del 2014 e Branches del 2018, uscirà nei prossimi mesi per INRI Classic.