Indù in pellegrinaggio al santuario sull'Himalaya
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Indù in pellegrinaggio al santuario sull'Himalaya

FOTOREPORTAGE - Nelle foto di Kevin Frayer, la lunga e faticosa salita alla Grotta sacra di Amarnath, a 3888 metri di altitudine, dove si venera il dio Shiva

Nel periodo corrispondente al mese indiano di Sravana, tra luglio e agosto, ogni anno gli induisti si avventurano in una faticosa risalita verso la Grotta di Amarnath , nell'Himalaya occidentale, dando vita a uno dei pellegrinaggi più sacri per i fedeli di questa religione. All'interno della Grotta sacra, situata a 3888 metri di altitudine (nel territorio dello Stato settentrionale indiano di Jammu e Kashmir) i pellegrini rivolgono preghiere e offrono devozione a una formazione di ghiaccio considerata il linga(fallo sacro) di Shiva, una delle tre divinità induiste principali, che simboleggia la potenza e la fertilità. Secondo la leggenda, nella Grotta di Amarnath Shiva avrebbe rivelato alla moglie Parvati il segreto della creazione. La stalagmite di ghiaccio cambia dimensioni a seconda delle stagioni e delle fasi lunari.

Quello estivo è l’unico periodo in cui il luogo è accessibile, dopo lo scioglimento delle nevi, e considerato l'altro numero di persone che desidera compiere il pellegrinaggio - nel 2011 lo hanno fatto oltre 634.000 persone - tutto è molto organizzato, anche con investimento di risorse pubbliche. Lungo il percorso sono allestiti accampamenti di tende per dare riparo dal gelido vento notturno e dalle condizioni metereologiche imprevedibili. I pellegrini si muovono a piedi o in groppa ai muli e ai cavalli che trasportano i bagagli e le vettovaglie. Per chi non può o non vuole altrimenti, si può risalire anche restando seduti su una portantina, faticosamente trasportata da dei facchini. Tra i pellegrini sono però numerosi i sadhu (asceti) che, pur con queste difficoltà, procedono scalzi o con solamente dei sandali ai piedi, e vestiti solo di un tessuto avvolto intorno ai fianchi. Giunti nei pressi della Grotta, si spogliano e lavano nell'acqua freddissima dei ghiacciai in scioglimento, per purificarsi prima di presentarsi al cospetto di Shiva.

Il tragitto per raggiungere la grotta ritenuta sacra è di circa 45 chilometri. Dopo il primo giorno, durante cui si cammina in pianura, la salita diventa molto faticosa e occorrono in tutto circa 5 giorni per giungere all'agognata meta. Il percorso del pellegrinaggio è apprezzato anche dagli appassionati di trekking, che numerosi si uniscono ogni anno ai fedeli. Il sentiero è in molti punti anche piuttosto pericoloso, tanto che ogni anno sono diverse le persone che perdono la vita nel percorrerlo. Nella prima settimana, al 4 luglio sono quest'anno già trenta i pellegrini morti camminando sui sentieri strettissimi affacciati su strapiombi, tra ghiacciai in scioglimento e fiumi da guadare.

Il fotografo Kevin Frayer di Associated Press ha seguito uno dei primi gruppi di pellegrini indù saliti quest'anno al santuario di Amarnath, raccontandoci con le sue fotografie i paesaggi mozzafiato e la fede intensa dei pellegrini.

AP Photo/Kevin Frayer

Panitarni, 28 giugno 2012. Un pellegrino trasportato su una lettiga da altri pellegrini.

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Luca Piva