Lifestyle

Cannes 2014: i momenti di cinema migliori

Da Timbuktu a La Camera Blu a Red Army le perle di questa eclettica edizione del Festival del cinema

A volte ai Festival capita di rintracciare un tema, un leit motiv che lega idealmente uno con l’altro i film di una giornata. Non è quello che accade questa volta a Cannes tra le sale dove si proiettano film che passano dal fondamentalismo religioso nel Mali, come in Timbucktu di Sissako, a un colossale paesaggista dell’Ottocento inglese (vedere alla voce Mr. Turner di Mike Leigh). Vi lasciamo qui i momenti cinematografici migliori (secondo noi) di questa edizione. A quelli presenti in gallery si aggiunge "Self Made" (in una sezione a parte del festival, La settimana della critica) diretto dall’israeliana Shira Geffen. Il film racconta la storia di due donne, una israeliana e una palestinese, che sembrano intrappolate nei loro rispettivi mondi. Dopo uno scambio di identità al checkpoint, grazie all’errore di un soldato che manda Michal a casa di Nadine e viceversa, si ritrovano a vivere l’una la vita dell’altra dalla parte opposta del confine. Scopriranno così i loro desideri più intimi, a cui non avevano accesso nelle loro vite precedenti. Una scena del film che non si dimenticherà è Nadine che passa il confine con le cuffie rosa in testa da cui suona un rap palestinese a tutto volume. Ma si ride anche quando il fidanzato di Michal le parla via skype comparendo tra le gambe di una prostituta, grazie a una foto da lui stesso dimenticata per errore sullo schermo del suo portatile...

TUTTI I FILM IN CONCORSO

Festival Cannes

THE FOXCATCHER
Basato su fatti veri, il film di Bennet Miller in concorso racconta del milionario John du Pont, erede del colosso della chimica (Steve Carell), che assolda due ori olimpici di wrestling, Mark Schultz e il fratello Dave (Channing Tatum e Mark Ruffalo) per metter su una squadra che vinca le Olimpiadi di Seoul e di cui vuole risultare il mentore. Tatum e Ruffalo sono convincenti, Carell è sublime: indimenticabile quando, all’arrivo della madre (Vanessa Redgrave) nella sala degli allenamenti, usa il fischietto e da ordini, fingendo di essere il coach. Bastano tre minuti così per mostrare la bancarotta emozionale di un uomo e far presagire un finale drammatico.

I più letti

avatar-icon

Cristiana Allievi