The Woman Who Left
Hazel Orencio

The Woman Who Left di Lav Diaz, il film filippino Leone d'oro - Video

A Venezia ha vinto una storia di vendetta e redenzione, tra miserie e compassione. In bianco e nero e di quasi quattro ore

3 ore e 46 minuti in un bianco e nero che gioca con luce e ombra, percorrendo una lunga e meditata (quasi) vendetta, toccando intanto storie di miseria e compassione. Questo è  Ang Babaeng Humayo (The Woman Who Left) di Lav Diaz, film filippino vincitore del Leone d'oro alla 73^ edizione della Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia. 

"Il premio va al popolo filippino per la sua lotta", ha detto ieri il regista sul palco della Sala Grande del Palazzo del cinema, al Lido.

Protagonista Horacia Somorostro (interpretata da Charo Santos-Concio), la cui vita è diventata una vera e propria reclusión perpetua, una prigionia, piena di colpi di scena e imprevisti problematici, crudeli e inspiegabili. Siamo nel 1997. La principessa Diana muore in un violento incidente automobilistico; il mondo è rattristato dalla morte di Madre Teresa; le Filippine, diventate la capitale asiatica dei rapimenti, sono nella morsa della paura. Horacia, appena uscita dal carcere, cerca la sua vendetta. O forse la sua redenzione.

In questo video alcuni estratti di The Woman Who Left:

The Woman Who Left di Lav Diaz

The Woman Who Left
Hazel Orencio
"Ang Babaeng Humayo" ("The Woman Who Left") di Lav Diaz

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Simona Santoni

Giornalista marchigiana, da oltre un decennio a Milano, dal 2005 collaboro per Panorama.it, oltre che per altri siti di testate Mondadori. Appassionata di cinema, il mio ordine del giorno sono recensioni, trailer, anteprime e festival cinematografici.

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