Salinger, il documentario imperfetto sullo scrittore schivo
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Salinger, il documentario imperfetto sullo scrittore schivo

Uscito negli Stati Uniti e diretto da Shane Salerno, la critica lo boccia. Con autentiche gemme sepolte tra materiale rumoroso, sull'autore de Il giovane Holden si compie la "vendetta" della cultura della celebrità

Con la speranza di essere candidato agli ottantaseiesimi Academy Awards, è uscito il 6 settembre nelle sale americane Salinger di Shane Salerno, film documentario sull'autore de Il giovane Holden.

J.D. Salinger, scrittore americano ispiratore della beat generation morto nel 2010, era noto per la sua natura schiva e riservata. Nel 1953 si trasferì nei boschi del New Hampshire in parte per sfuggire alle intrusioni e alle brutture della cultura della celebrità americana. E ora questa pellicola "è la vendetta di tale cultura", sostiene il New York Times.
"Salerno, ricercatore tenace e instancabile intervistatore, assembla il suo materiale documentario (completato da rievocazioni e accompagnato da una colonna sonora palpitante da action-movie) realizzando una storia mozzafiato piena di iperbole e speculazioni", continua il quotidiano newyorchese. "La miscela risultante di riverenza e di diffamazione è un distillato quasi perfetto della moderna patologia della fama".

Salerno, sceneggiatore de Le belve di Oliver Stone, ha voluto inoltrarsi dietro il muro di riserbo innalzato dal celebre scrittore statunitense, che dal 1965 non pubblicò più nulla, ma finora le reazioni della stampa sono piuttosto critiche. 
Il doc presenta immagini inedite e interviste a 150 tra amici, colleghi e membri della cerca più intima di Salinger, affrontando anche il trauma dell'esperienza in guerra e il disorientamento dopo la fama ottenuta per Il giovane Holden. Inoltre Philip Seymour Hoffman, Edward Norton, John Cusack, Danny DeVito, John Guare, Martin Sheen, David Milch, Robert Towne, Tom Wolfe, EL Doctorow, Gore Vidal e i vincitori del Premio Pulitzer A. Scott Berg e Elizabeth Frank parlano dell'influenza del romanziere sulla loro vita, sul loro lavoro e sulla cultura collettiva.

"Salinger di Shane si prende un tempo piuttosto lungo per arrivare a un punto piuttosto semplice" scrive la testata di intrattenimento Variety. "Dopo più di due ore di una vasta ma poco profonda biografia, esaustivamente ricercata eppure spesso presentata in maniera abbagliante, il film tira la sua bomba: l'autore notoriamente schivo ha ultimato cinque lavori prima della sua morte, che saranno pubblicati tra il 2015 e il 2020. Con questa rivelazione finale in mente, molto di quello che la precede finisce per essere sentito come una prolissa e fragorosa promozione da imbonitore, anche se un buon numero di autentiche gemme è sepolto all'interno dei suoi confini rumorosi".

Insieme al film esce anche il libro biografico sempre dal titolo Salinger, che Salerno ha scritto con lo scrittore David Shields.

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Simona Santoni

Giornalista marchigiana, da oltre un decennio a Milano, dal 2005 collaboro per Panorama.it, oltre che per altri siti di testate Mondadori. Appassionata di cinema, il mio ordine del giorno sono recensioni, trailer, anteprime e festival cinematografici.

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