Philip Seymour Hoffman, 5 film per ricordarlo - Video
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Philip Seymour Hoffman, 5 film per ricordarlo - Video

Docile o pericoloso, impacciato o carismatico. Da attore magistrale sapeva essere tutto e rendere autentico ogni più disparato personaggio

A dispetto del suo fisico poco da divo di Hollywood, capelli rossastri e pancia prominente, Philip Seymour Hoffman era nei cuori di piccoli e grandi cinefili, oggi scossi per la sua morte inaspettata. A suon di ruoli minori, spesso scomodi, ha rotto la diga dell'oblio diventando uno degli attori più stimati e ricercati. Sapeva essere così diverso e autentico ogni volta. Eccentrico o "normale", insicuro o carismatico, passando dal cinema indipendente a film d'autore, sempre indimenticabile. Indagava la solitudine umana visceralmente.

Lo ricordiamo in cinque film e video, in cinque interpretazioni più significative di mille aggettivi. 

1) Boogie Nights - L'altra Hollywood di Paul Thomas Anderson (1997)

Qui Philip, trentenne, è ancora alle prese con parti minori, che però lui svolge lasciando sempre il segno. Timido e impacciato è Scotty, microfonista gay innamoratosi del protagonsita, il pornoattore Dirk (Mark Wahlberg). 

 

2) Magnolia di Paul Thomas Anderson (1999)

Con tono rassicurante e quasi amicale, è l'infermiere ricco di buoni sentimenti che cerca di convincere lo sconosciuto Frank T.J. Mackey (Tom Cruise) a incontrare per l'ultima volta l'odiato padre morente (Earl Partridge).

 

3) Truman Capote - A sangue freddo di Bennett Miller (2005)

Finalmente un ruolo da protagonista, un'ennesima grande performance, totale, da Oscar. Phil riesce incredibilmente a calibrare la sua voce su quella acuta di Capote, a far muovere il suo corpo come lo scrittore statunitense, a far rivivere i suoi capricci e il suo genio. 

 

4) La famiglia Savage di Tamara Jenkins (2007)

In punta di piedi oscillando tra il tragico e il comico, rende grande un piccolo film. Interpreta un uomo insoddisfatto che, goffamente, si ritrova a doversi occupare di un padre anziano non molto amato. 

 

5) The Masterdi Paul Thomas Anderson (2012)

Ancora protagonista, insieme a Joaquin Phoenix. È un uomo colto e carismatico, manipolatore e ambiguo, forse cialtrone, forse guida spirituale, nel film che va alle origini di una setta come Scientology.

 

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Simona Santoni

Giornalista marchigiana, da oltre un decennio a Milano, dal 2005 collaboro per Panorama.it, oltre che per altri siti di testate Mondadori. Appassionata di cinema, il mio ordine del giorno sono recensioni, trailer, anteprime e festival cinematografici.

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