Meryl Streep
ANSA/NEIL HALL

Meryl Streep, i suoi 10 film più belli

Trentuno nomination ai Golden Globe (con premio alla carriera), ventuno agli Oscar (da record!), l'attrice continua a emozionare

Buon compleanno Meryl Streep! Attrice che mette sempre d'accordo tutti, la divina Meryl oggi compie 70 anni ma non sembra sentire il peso dell'età come le colleghe coetanee: ruoli accattivanti e da protagonista non le mancano. Per lei è un continuo inanellare performance memorabili, a volte anche all'interno di film meno memorabili. È stata un'inezione di energia nel musical Mamma Mia! (2008) a suon di canzoni degli Abba. L'abbiamo ancora negli occhi come Margaret Thatcher granitica e fragile in The Iron Lady(2011), terzo e ultimo Oscar in bacheca. 

Meryl Streep har reso emozionante e dolcissimo anche il senso del ridicolo e come soprano inconsapevole della sua assoluta scarsità canora è formidabile in Florence (2016), una volta di più: nel film di Stephen Frears ha interpretato Florence Foster Jenkins, cantante lirica americana della prima metà del Novecento celebre per essere totalmente stonata. Meryl l'ha resa tenerissima e commovente nelle sue stravaganze da ricca appassionata di musica. Così tragicomica e adorabile quando cinguetta come una papera col mal di gola. E poi, recentemente, ha coniugato forza e umanità come editore Katharine Graham alle prese con i documenti top secret dei Pentagon Papers in The Post di Steven Spielberg.

Per lei ben ventuno nomination all'Oscar: un record assoluto! 
E ben trentuno candidature ai Golden Globe e Golden Globe alla carriera (con tanto di discorso di fuoco contro Donald Trump).


Basandoci anche sui giudizi della critica internazionale raccolta sotto il sito Rotten Tomatoes, qui ripercorriamo i 10 film più belli con Meryl Streep.

10) La scelta di Sophie (1982) di Alan J. Pakula

Meryl Streep è Sophie, ex internata in un campo di concentramento che, per salvare se stessa e suo figlio, ha sacrificato la figlia e collaborato coi nazisti. L'attrice offre una performance formidabile, nel far rivivere sul suo viso pallido quel calvario di scelte estreme e sensi di colpa. Oscar - il secondo - come migliore attrice protagonista. 

9) Kramer contro Kramer (1979) di Robert Benton

A trent'anni per Meryl arriva il primo dei tre Oscar vinti (in questo caso come migliore attrice non protagonista). Insieme a Dustin Hoffman tratteggia una crisi coniugale, con tutti gli impatti che il divorzio ha sui componenti della famiglia, soprattutto sul giovane figlio (Justin Henry) della coppia. Un classico strappalacrime. 

8) I ponti di Madison County (1995) di Clint Eastwood

Un adattamento che fa meglio del romanzo ispiratore di Robert James Waller. Storia romantica, piena di grazia ed eleganza, tra un fotografo di mezza età, lo stesso Clint, e una moglie e madre rassegnata, super Meryl, che con lui riscopre interiorità e passione. Nomination all'Oscar per la Streep? Certo!

7) La voce dell'amore (1998) di Carl Franklin 

Un dramma famigliare elevato dalle solide interpretazioni dei suoi protagonisti, da Renée Zellweger, figlia che torna dai suoi per pensare alla madre malata, al padre fedifrago William Hurt fino ovviamente a lei, Meryl Streep, che illumina l'anima straordinaria di una donna comune. Undicesima nomination all'Oscar.

6) Cartoline dall'inferno (1990) di Mike Nichols

Film tratto da un romanzo semi-autobiografico dell'attrice Carrie Fisher. Meryl Streep interpreta un'attrice tossicodipendente con problemi con la madre (Shirley MacLaine) e un rapporto disfunzionale con un produttore squallido che s'approfitta di lei (Dennis Quaid). Nomination all'Oscar per Meryl. 

5) Il ladro di orchidee (2002) di Spike Jonze

Uno sceneggiatore con blocco creativo interpretato da Nicolas Cage. Si chiama Charlie Kaufman e non è un caso (lo sceneggiatore del film è Charlie Kaufman, che ebbe grosse difficoltà di scrittura trasferite poi nel copione in maniera biografica). Meryl Streep è l'autrice del libro da adattare (ennesima nomination all'Oscar per lei, la tredicesima). Un'opera originale che passa dal grottesco al drammatico.

4) Un grido nella notte (1988) di Fred Schepisi

Al Festival di Cannes Meryl Streep è premiata per la migliore interpretazione femminile. Accanto a Sam Neill, incarna Lindy Chamberlain, donna ingiustamente incolpata di aver ucciso sua figlia di nove settimane in uno dei processi per omicidio più pubblicizzati in Australia. Per l'attrice ottava nomination all'Oscar.

3) Il cacciatore (1978) di Michael Cimino

È il secondo film della carriera per Meryl e anche quello che la lancia, con tanto di prima nomination all'Oscar come migliore attrice non protagonista. Classico straziante sui travagli di tre lavoratori dell'industria siderurgica durante e dopo la guerra del Vietnam, ha vinto cinque statuette, tra cui miglior film e regia. Nel cast anche Robert De Niro, Christopher Walken e John Cazale, allora fidanzato della Streep, morto prematuramente per tumore, prima che le riprese finissero.

2) Prossima fermata: paradiso (1991) di Albert Brooks

Toni leggeri e fantastici per trattare temi impegnativi come la morte e l'aldilà. Un pubblicitario (lo stesso Brooks) morto in un incidente d'auto si ritrova in una Città del Giudizio, in attesa di esser giudicato per la sua vita. Qui si innamora di Julia, ovvero la Streep, che avrà un ruolo determinante per il suo processo.

1) Manhattan (1979) di Woody Allen

Per Meryl un ruolo secondario, quello di Jill, seconda moglie da cui ha divorziato l'autore televisivo interpretato da Allen, alle prese con un triangolo amoroso tra un'adolescente (Mariel Hemingway) e un'intellettuale (Diane Keaton). Umorismo agrodolce e romanticismo


(Articolo pubblicato il 31 gennaio 2017, aggiornto il 22 giugno 2019)

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Simona Santoni

Giornalista marchigiana, da oltre un decennio a Milano, dal 2005 collaboro per Panorama.it, oltre che per altri siti di testate Mondadori. Appassionata di cinema, il mio ordine del giorno sono recensioni, trailer, anteprime e festival cinematografici.

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