Matt Damon
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Matt Damon, i suoi 10 film più belli

Dall'immancabile "Will Hunting - Genio ribelle" al tagliente "The Departed - Il bene e il male"

Matt Damon torna in uno dei suoi ruoli più iconici, nei panni dell'ex agente più letale della CIA, in Jason Bourne (dal 1° settembre al cinema), ancora una volta diretto da Paul Greengrass. Per questa occasione ripercorriamo i film più belli interpretati dall'attore. Ci affidiamo al parere della critica internazionale, raccolta nel sito Rotten Tomatoes, anche se non corrisponde del tutto al nostro gusto. Un esempio? Faremmo retrocedere di non poche posizioni The Martian e gudagnarne altrettante a Il talento di Mr. Ripley. A Contagion preferiremmo Invictus del mitico Clint Eastwood. 

Ecco la top ten dei film più belli di Matt Damon secondo la critica internazionale:

10) Il talento di Mr. Ripley (1999) di Anthony Minghella 

Faccia da bravo ragazzo, addosso a uno psicopatico ladro di identità: non poco inquietante! Da una giallista sopraffina e scaltra come Patricia Highsmith, una trasposizione cinematografica che esalta il talento di Matt Damon. Sullo sfondo paesaggi italiani e anche volti a noi noti, da Fiorello a Stefania Rocca. 

9) Contagion (2011) di Steven Soderbergh 

Thriller catastrofico costellato di stelle (Marion Cotillard, Jude Law, Kate Winslet, Gwyneth Paltrow), è un film corale che segue il propagarsi a macchia d'olio di un virus misterioso e letale, in quattro continenti, tra gli sforzi di un gruppo di scienziati che cerca di arginarlo. In questo mosaico Matt Damon è il marito della prima persona contagiata dalla malattia. 

8) Il coraggio della verità (1996) di Edward Zwick

Per interpretare lo specialista tossico Ilario, Matt Damon ha perso 18 chili, per una scena che ha richiesto solo due giorni di riprese. Per farlo ha corso per miglia ogni giorno e seguito una dieta che includeva poco più di caffè e sigarette. Dopo il film gli ci è voluto non poco per riprendersi a livello fisico e medico. A Denzel Washington il compito di scoprire se il capitano Meg Ryan, caduta in un'azione di guerra, meriti o meno una medaglia d'onore. 

7) The Departed - Il bene e il male (2006) di Martin Scorsese

Violento, cupo e teso, un dramma gangster che riflette sulla moralità. Quattro Oscar, tra cui miglior film, regia e sceneggiatura. Matt Damon e Leonardo DiCaprio vivono destini paralleli, su fronti opposti, sul filo del doppio gioco. Uno è dietro la scrivania della Polizia di Stato, l'altro nel covo del boss della malavita irlandese Jack Nicholson. Per Damon una delle interpretazioni più sottili.

6) Salvate il soldato Ryan (1998) di Steven Spielberg 

Cinque Oscar (quattro tecnici più miglior regia). Pur tra alcuni stereotipi narrativi (i tedeschi son tutti cattivi), un film di guerra efficace, crudo e realistico nelle scene di battaglia, soprattutto nelle sequenze iniziali dello sbarco a Omaha Beach. Il soldato Ryan del titolo, unico sopravvissuto di quattro fratelli, è Matt Damon: per lui un ruolo piccolo ma fondamentale. Accanto una roccia di solidità a cui ancorarsi, super Tom Hanks.

5) Sopravvissuto - The Martian (2015) di Ridley Scott 

Damon diventa un (quasi) guascone dello spazio. Per chi ha letto il libro da cui il film è tratto, forse Matt non è il protagonista ideale, ma nella sua avventura solitaria sul pianeta rosso riesce comunque a tirar fuori punte di strafottenza e simpatia a lui meno note. Apprezzato (e forse sopravvalutato) dalla stampa internazionale, The Martian ha ottenuto 8 nomination agli Oscar, andate a vuoto, e ha vinto due Golden Globe: miglior commedia e miglior attore protagonista ovviamente a Damon.

4) The Bourne Ultimatum - Il ritorno dello sciacallo (2007) di Paul Greengrass

Terzo capitolo della saga con l'ex agente segreto Jason Bourne, personaggio che Matt ha reso iconico, ha vinto ben tre Oscar tecnici (montaggio, sonoro, montaggio sonoro). E pensare che prima di The Bourne Identity molti pensavo che Damon non potesse essere un eroe da action convincente. Invece sa portare addosso la confusione di un'amnesia, come la presa di coscienza di essere un assassino letale. La sua presenza fisica lo mantiene in perfetto equilibrio tra tormento ed esplosività delle sempre più virtuose scene d'azione. 

3) Dietro i candelabri (2013) di Steven Soderbergh

Capelli alla Big Jim, abiti sgargianti e anelli ancor più vistosi, Matt Damon è l'amante toy boy Scott Thorson del virtuoso del pianoforte, appariscente e scintillante, Valentino Liberace, interpretato da Michael Douglas (per lui Golden Globe come miglior attore in una mini-serie o film per la televisione). Anche il film - negli States nato per la tv - si è meritato il Golden Globe. Un racconto affettuoso - e qua e là un po' tagliente - senza rinunciare all'onestà.

2) Il Grinta (2010) di Joel e Ethan Coen

Baffi, basette, cappello e distintivo, Matt Damon è il ranger texano LaBoeuf del western remake del classico del 1969 con John Wayne. Accanto a una ragazzina (Hailee Steinfeld) che vuole vendicare il padre e al letale sceriffo "Il Grinta" (Jeff Bridges), è sulle tracce di uno spietato bandito (Josh Brolin). Cast superlativo. Più fedele rispetto all'originale al romanzo di Charles Portis che ne ispira la sceneggiatura, il film prese un numero impressionante di nomination agli Oscar (dieci). Non ne ha vinta nessuna, ma ha conquistato la critica. 

1) Will Hunting - Genio ribelle (1997) di Gus Van Sant

Una storia tenera e intelligente che parte da lontano e da un'amicizia dell'infanzia: in una compagnia teatrale per bambini a dieci anni Matt conosce Ben Affleck, con cui cinque anni dopo scrive questa sceneggiatura (premiata con l'Oscar), che solo molto tempo dopo trova la fiducia dei produttori. Damon è il lavapavimenti protagonista, che risolve il difficilissimo esercizio matematico scritto sulla lavagna del MIT. C'è anche Affleck e, guarda caso, interpreta il suo migliore amico. Per i due scoppia il successo. Un film per cinema d'essai e per multisala. E poi c'è il caro Robin Williams, Oscar come miglior attore non protagonista.

Dietro i candelabri
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Matt Damon con Michael Douglas nel film "Dietro i candelabri" (2013) di Steven Soderbergh.

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