Maraviglioso Boccaccio
Umberto Montiroli
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"Maraviglioso Boccaccio" dei fratelli Taviani, 5 cose da sapere

Film di luminosità sontuosa, elegge l'amore e l'arte a mezzi contro la peste della paura

Dopo Cesare deve morire, Orso d'oro al Festival di Berlino del 2012, i fratelli Paolo e Vittorio Taviani propongono Maraviglioso Boccaccio, film da loro scritto e diretto dal 26 febbraio al cinema in 100 copie con Teodora.

In una Firenze trecentesca dalle atmosfere maestose e struggenti, la peste si porta via le vite e anche il senso di umanità. La paura del contagio fa guardare con sospetto e freddezza, mentre maiali si aggirano liberi per le vie e le fosse comuni si riempiono di morti e pure di vivi che han perso tutto. Ispirandosi al Decameron, i registi toscani - romani d'adozione - montano un impianto teatrale e classico, dove le scene anche più drammatiche rifulgono di luminosità sontuosa, come eleganti quadri.
Come l'opera di Boccaccio tesse, per fuggir la peste dieci giovani escono dalla città verso la campagna e lì passano il tempo e scacciano i pensieri raccontandosi novelle. Non temete: delle cento novelle del Decameron solo cinque vengono rappresentate. E queste sono un lieto intervallo sulla quotidianità poco dinamica dei dieci giovani, su cui i Taviani ritornano rigorosamente al termine di ogni novella.
Maraviglioso Boccaccio è un inno alla bellezza: bellezza delle immagini, bellezza verde e rigogliosa del paesaggio rappresentato, bellezza della ricostruzione storica, bellezza delle ville e delle roccaforti in cui è ambientato il film... Ciò non risparmia, nelle due ore di visione, da momenti di stanchezza, a seconda dell'efficacia o meno delle novelle narrate.

Ecco cinque cose da sapere su Maraviglioso Boccaccio.

1) La peste, ieri come oggi

"Della peste che raccontava Boccaccio ce n'è tanta in giro per il mondo, pensiamo ai tagliatori di teste dell'Isis, alle ingiustizie di certe guerre come in Libia e alla peste domestica che colpisce i giovani senza lavoro", così i fratelli Taviani parlano del loro film. Narrando la volontà dei dieci ragazzi di rifugiarsi nella campagna fiorentina, i due registi sceneggiatori intanto vogliono raccontare la precarietà dei nostri giovani e il loro bisogno di fare comunità. "La peste è il punto di partenza del film che rappresenta il male dei nostri tempi, riapparsa, oggi, in forme diverse", aggiunge Paolo, il minore dei Taviani (83 anni contro gli 85 di Vittorio).

2) L'arte e l'amore contro la paura

"Già in Cesare deve morire i carcerati, persone che vivono nel dolore, attraverso l'arte scoprono finalmente momenti di felicità. Anche in questo film non è molto diverso. Ci sono questi ragazzi che sfuggono alla paura della peste, attraverso l'arte del racconto, della novella", hanno spiegato i fratelli Taviani. "Raccontiamo questa storia, anzi, queste storie, ispirate al Decameron di Boccaccio, perché accettiamo la sfida: ai colori cupi della peste - ieri come oggi, la peste, in varie forme, è dappertutto - contrapporre i colori trasparenti dell'amore, dell'impegno, della fantasia. Poi c’è il caso, come sempre, ma questo renderà più appassionante il nostro racconto".

3) Donne decisioniste e guida

Nel gruppo di giovani in fuga da Firenze, sono le sette ragazze a convincere i tre ragazzi a questa decisione. "Maraviglioso Boccaccio è un film sull'amore, pilotato dalle donne che sono le vere protagoniste", ha detto infatti Paolo Taviani. "Le donne nel film condizionano molte scelte dei protagonisti. Prima li convincono a andare via da Firenze, a causa della peste, e poi raccontano le novelle".
Anche nelle novelle rappresentate sono soprattutto le donne il motore, donne desiderose d'amare in libertà.

4) Il cast e le cinque novelle

I novellatori sono interpretati da giovani attori dai volti non abusati: Melissa Bartolin, Eugenia Costantini, Moisè Curia, Miriam Dalmazio, Camilla Diana, Nicolò Diana, Fabrizio Falco, Ilaria Giachi, Barbara Giordano, Rosabell Laurenti Sellers. I protagonisti delle novelle sono invece la meglio gioventù del cinema italiano, affermata e ridente: Paola Cortellesi, Carolina Crescentini, Flavio Parenti, Vittoria Puccini, Michele Riondino, Kim Rossi Stuart, Riccardo Scamarcio, Kasia Smutniak, Jasmine Trinca.
Delle cinque novelle raffigurate le più brillanti e simpatiche sono quella di Calandrino (Rossi Stuart) e quella della badessa Usimbalda (Cortellesi). È qualche volta stridente ma comunque coinvolgente e non priva di suspense la storia di passione e rivincita di Gentile Carisendi (Scamarcio) e Catalina (Puccini). Non manca di fascino e pathos la devozione altera di Federico degli Alberighi (Josafat Vagni) verso l'ombrosa Giovanna (Trinca). La novella meno appassionante, poco pulsante di contemporaneità e tutt'altro che scorrevole, è quella del padre geloso (Lello Arena) che osteggia il rapporto tra la figlia (Smutniak) e Guiscardo (Riondino).

5) Meravigliosa Toscana

Maraviglioso Boccaccio è stato girato tra la Toscana e il Lazio, in alcuni dei luoghi più suggestivi del Centro Italia. "Abbiamo trovato una Toscana quasi nuova, si è rivelata straordinaria, bellissima", hanno detto i Taviani. 
Tra le location, in Toscana spiccano il Castello di Spedaletto e Torre Tarugi a Pienza, i millenari Castello del Potentino, nel grossetano, e Badia a Settimo nel comune di Scandicci, Castello Romitorio a Montalcino e Palazzo Nobili-Tarugi (attribuito a Antonio da Sangallo il Vecchio) a Montepulciano, fino a Villa La Sfacciata, che si erge sopra Firenze con una vista spettacolare.
Nel Lazio sono stati scelti luoghi come il Castello Odescalchi a Bassano Romano, il Castello di Montecalvello, costruito dal longobardo Re Desiderio e reso famoso da Balthus, l'Abbazia di Sant'Andrea in Flumine, la benedettina Basilica di Sant'Elia.

Maraviglioso Boccaccio, immagini del film

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Simona Santoni

Giornalista marchigiana, da oltre un decennio a Milano, dal 2005 collaboro per Panorama.it, oltre che per altri siti di testate Mondadori. Appassionata di cinema, il mio ordine del giorno sono recensioni, trailer, anteprime e festival cinematografici.

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