Da Braveheart a Lo Hobbit: i set meravigliosi per un viaggio
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Da Braveheart a Lo Hobbit: i set meravigliosi per un viaggio

Dall'Irlanda di epiche battaglie alla Nuova Zelanda del mondo fantasy tolkienano: come viaggiare grazie al cinema. Ecco le location che ci hanno portato in giro per il mondo

Il Cinema con la C maiuscola, quello che si ricorda e lascia una traccia indelebile nelle menti e nei cuori delle persone, ha tanti pregi; tra questi c’è sicuramente la possibilità di far viaggiare lo spettatore a costo zero, sfruttando l’innata capacità umana di sognare a occhi aperti ed esplorare con la mente luoghi lontani e affascinanti.

A breve uscirà Lo Hobbit: Un viaggio inaspettato 3D, la tanto attesa trasposizione cinematografica del romanzo di John Ronald Reuel Tolkien (nelle sale italiane dal prossimo 13 dicembre). È il primo capitolo di una trilogia che sarà diretta da Peter Jackson che, dopo i successi planetari registrati da Il Signore degli Anelli, torna in Nuova Zelanda per raccontare l’inizio di una storia che ha conquistato adulti e bambini. Un legame ormai indissolubile quello tra Peter Jackson e l'isola dell'Oceania, che ha fatto di quest'incantevole e lontana terra una delle mete più ambite per un viaggio. Chi non ha desiderato almeno una volta visitare quella che nel film è Hobbiville? Quel posto incantato esiste veramente, e si trova a Matamata, una piccola città del distretto di Matamata-Piako, situata nell’isola del Nord della Nuova Zelanda.

Il potere del cinema investe anche il settore turistico e nella lunga storia della settima arte sono tanti gli esempi di località più o meno esotiche protagoniste di trame, complici magari della nascita di un nuovo amore o sfondo di avventure mozzafiato.
Rimanendo in tema di eroi ed avventure, come non citare Braveheart – Cuore impavido di Mel Gibson, la storia romanzata dell’eroe nazionale scozzese William Wallace, che ci ha mostrato le meraviglie paesaggistiche dell’Irlanda. Braveheart è uno degli ultimi colossal girati essenzialmente con tecniche classiche di ripresa, sfruttando al minimo le possibilità tecnologiche della post produzione.
La città fortificata di York che si vede nel film è il Castello di Trim, il più grande castello anglo-normanno di Irlanda, costruito nel 1172. Si tratta di una costruzione che ancora oggi conserva tutto il suo fascino e che è possibile visitare; da non perdere sono la Torre principale (che è alta in totale 25 metri), le Mura del Castello (a forma di triangolo arrotondato con più di 500 metri di lunghezza) e l’Abbazia di St. Mary, di cui è rimasto solo il campanile alto quasi 40 metri (particolarità del campanile è che al calar del sole la pietra con cui è stato costruito assume un colore giallo intenso).

Da un eroe all’altro: il film Highlander – L’Ultimo immortale di Russell Mulcahy ripercorre la vita di un guerriero scozzese e venne girato prevalentemente proprio in Scozia. Una delle principali battaglie che si vedono nel film è stata filmata nella zona collinare di Glencoe (nelle Highlands scozzesi), caratterizzata da strette valli e foreste; una natura selvaggia che è stata set perfetto (proprio in questa zona venne girata anche la prima parte di Harry Potter e i Doni della Morte). Il villaggio da cui il protagonista, Connor MacLeod, viene bandito è il Castello di Eilean Donan, una delle immagini più simboliche della Scozia. Si trova in prossimità del suggestivo paesino di Dornie e la sua ubicazione è alquanto particolare: è collocato infatti alla confluenza di tre laghi marini, sulla costa occidentale della Scozia. Un posto magico da visitare che è possibile anche affittare per matrimoni e altre cerimonie.

Ma anche nelle grandi capitali il cinema ha lasciato un segno indelebile; è il caso ad esempio di uno dei più grandi successi di Woody Allen: Manhattan, un delizioso film del 1979 con protagonisti lo stesso regista, nei panni di un autore televisivo impegnato a scrivere un libro sulla sua disastrosa situazione sentimentale, e Diane Keaton, eterna musa di Allen. L’immagine dei due protagonisti seduti su una panchina sotto al ponte di Brooklyn è un vero e proprio cult; il punto esatto della famosa scena si trova a New York, sulla 59esima strada a Sutton Square. Nella scena iniziale, il locale che viene inquadrato dopo il Ponte di Brooklyn, è L’Empire Diner, situato nel distretto newyorkese di Chelsea, al numero 210 della Tenth Avenue.
Un’altra famosissima scena di questo capolavoro alleniano è ambientata al Guggenheim Museum, che si trova sulla Fifth Avenue.

Da una grande città americana a una capitale europea; se qualcuno vi nomina Parigi, difficilmente non vi verrà in mente il film di Jean-Pierre Jeunet, Il Favoloso mondo di Amélie, magistralmente interpretato da Audrey Tautou, che nel 2001 ci ha fatto da guida turistica in una Ville Lumière colorata e fantasiosa. Alcuni set del film sono diventati vere mete turistiche, come il Café des 2 Moulins, situato nel caratteristico quartiere di Montmartre al numero 15 di rue Lepic.

Spostandoci in terra nostrana, l’Italia si sa è da sempre una meta turistica molto ambita; una delle regioni che più affascinano i turisti di tutto il mondo, americani in modo particolare, è la Toscana, con i suoi immensi vigneti. Nel 2003 ci pensò Audrey Wells, con il film Sotto il sole della Toscana, a portare sul grande schermo le bellezze naturali dell’antica Etruria. È stato girato nella caratteristica cittadina di Cortona.

Dal sole italiano alla fredda Londra: nel 2009 Guy Ritchie ha girato nella capitale inglese il suo Sherlock Holmes. Una delle scene più importanti del film, venne girata nella Cattedrale di Saint Paul, una delle due cattedrali anglicane di Londra, che si trova a Ludgate Hill, nella City. In un’altra scena invece, Holmes cena insieme alla fidanzata di Watson al Reform Club di Londra (104 Pall Mall) facilmente raggiungibile a piedi dalle stazioni metro di Piccadilly Circus o Green Park.

Anche il continente africano è stato spesso usato come set cinematografico a cielo aperto: uno dei film maggiormente ricordati per questo è La Mia Africa, del regista Sydney Pollack, che nel 1985 portò la produzione del suo film in Kenya. Le praterie del Kenya, le cascate, la natura selvaggia, farebbero venire il “mal d’Africa” a chiunque!

Rimanendo sull’esotico ma spostandoci di continente, Il Treno per il Darjeeling (brillante commedia diretta da Wes Anderson con Owen Wilson, Adrien Brody e Jason Schwartzmancon) è ambientato in India, ma non lasciatevi trarre in inganno dal titolo. Il film non è stato girato nel distretto del Darjeeling, ma nella zona indiana tra Jodphur e Udaipur, nel Rajasthan. Per le riprese venne usato il Palace on Wheels, un treno realmente funzionante creato appositamente per questa produzione e l’itineriario si snodò da Delhi a Jaipur, da Udaipur a Jaisalmer (città nel cuore del deserto del Thar) e da Agra a Delhi. Un viaggio virtuale nella coloratissima India: Jaipur la città rosa, Jaisalmer la città d'oro, Jodphur la blu e Udaipur la bianca (chiamata anche la Venezia dell’India, adagiata sulle rive del lago Pinchola).

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