I 10 film francesi più belli del 2017
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I 10 film francesi più belli del 2017

Al primo posto "Elle", una storia conturbante, amorale, spietata e divertente

Il cinema francese è spesso generoso, ricco di film che fanno emozionare, riflettere, ridere. Tra i film usciti in Italia nel 2017, ecco i dieci più belli, secondo noi. 

1) Elle di Paul Verhoeven

Dal regista olandese di Basic Instinct una storia conturbante, amorale, spietata e anche divertente. Isabelle Huppert, protagonista assoluta, è pienamente a suo agio in un personaggio estremo, attratto dalla perversione. Golden Globe come miglior film straniero e migliore attrice. 

2) La tartaruga rossa di Michael Dudok De Wit

Film d'animazione silenzioso (solo urla o mugugni, nessun dialogo), ha nella sua essenzialità il pregio maggiore. I disegni, realistici e accattivanti grazie alla loro semplicità sincera, ricostruiscono le varie fasi della vita attraverso la storia di un naufrago su un'isola deserta. L'irrompere dell'elemento magico disorienta.

3) Happy End di Michael Haneke

L'aspirazione al suicidio, l'incapacità di amare, le apparenze e le trame taglienti di una famiglia borghese. Non è certamente il miglior Haneke. Meno incisivo, meno struggente. Ma tira le fila delle vite come lui sa. Con sguardo inclemente. Bello l'incontro di ideali mortiferi tra il nonno cinico (Jean-Louis Trintignant) e la nipote smarrita (Fantine Harduin). 

4) Personal Shopper di Oliver Assayas

Dopo Sils Maria Kristen Stewart rinnova la collaborazione col regista francese. Percorre tutto il film un fascino argenteo e sospeso. Ma anche fumoso, che lascia poco in mano. Una storia di vivi che cercano contatto coi morti, di presenze spettrali o fantasie, di omidici improvvisi e giochi strani, tra vestiti di alta moda e mise super patinate. 

5) Due sotto il burqa di Sou Abadi

Quante risate! Una commedia fresca, intelligente e spassosa che tratta con leggerezza l'integralismo religioso, la diversità culturale, la lotta per i propri diritti. Ogni tanto si lascia andare ad espasperazioni pop, che non intaccano il senso di benessere che lascia addosso il film. 

6) 120 battiti al minuto di Robin Campillo

Brilla di autenticità. È la storia degli attivisti di Act Up-Paris, che nei primi anni '90 si sono battuti perché si rompesse il silenzio sull'epidemia di Aids. La pecca: film troppo lungo (144 minuti) e finale che perde la sua preziosa coralità.

7) Le cose che verranno - L'avenir di Mia Hansen-Løve

A volte tutto ti precipita addosso e la vita è da prendere in mano, per ricostruire. La professoressa di filosofia interpretata da Isabelle Huppert affronta il crollo delle sue certezze con sguardo vigile, senza autocommiserazione. Spietata la mano di Hansen-Løve. Non c'è consolazione. Come vita detta. 

8) Una vita di Stéphan Brizé

Dal primo romanzo di Guy De Maupassant. Una meravigliosa Judith Chemla incarna un'eroina pura e tragica, nella Normandia del 1819. Una giovane donna che non perde mai la sua fiducia nell'umanità: la sua bellezza, la sua rovina. Muovendosi tra presente e passato, Brizé la accompagna dalla gioia al disincanto, nell'ordinario tormento della vita.

9) In viaggio con Jacqueline di Mohamed Hamidi

Un road movie dall'Algeria a Parigi a piedi, in compagnia di una... mucca. Commedia stravagante e giocosa, buonista ma senza esserlo in maniera orticante, vola sopra i pregiudizi etnici, con un inno alla semplicità e alla cultura contadina. 

1050 primavere di Blandine Lenoir

Commedia gradevole sulla menopausa e sulla crisi di mezza età con ricorrenti spruzzate di humour. Non entusiasma ma solletica l'umore. Agnès Jaoui raccoglie su di sé le sfumature di una precarietà emotiva piena di insicurezze.


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Le foto dei film francesi più belli del 2017

Elle
Lucky Red
"Elle" di Paul Verhoeven

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Simona Santoni

Giornalista marchigiana, da oltre un decennio a Milano, dal 2005 collaboro per Panorama.it, oltre che per altri siti di testate Mondadori. Appassionata di cinema, il mio ordine del giorno sono recensioni, trailer, anteprime e festival cinematografici.

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