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Cannes 2014: i momenti di cinema migliori

Da Timbuktu a La Camera Blu a Red Army le perle di questa eclettica edizione del Festival del cinema

A volte ai Festival capita di rintracciare un tema, un leit motiv che lega idealmente uno con l’altro i film di una giornata. Non è quello che accade questa volta a Cannes tra le sale dove si proiettano film che passano dal fondamentalismo religioso nel Mali, come in Timbucktu di Sissako, a un colossale paesaggista dell’Ottocento inglese (vedere alla voce Mr. Turner di Mike Leigh). Vi lasciamo qui i momenti cinematografici migliori (secondo noi) di questa edizione. A quelli presenti in gallery si aggiunge "Self Made" (in una sezione a parte del festival, La settimana della critica) diretto dall’israeliana Shira Geffen. Il film racconta la storia di due donne, una israeliana e una palestinese, che sembrano intrappolate nei loro rispettivi mondi. Dopo uno scambio di identità al checkpoint, grazie all’errore di un soldato che manda Michal a casa di Nadine e viceversa, si ritrovano a vivere l’una la vita dell’altra dalla parte opposta del confine. Scopriranno così i loro desideri più intimi, a cui non avevano accesso nelle loro vite precedenti. Una scena del film che non si dimenticherà è Nadine che passa il confine con le cuffie rosa in testa da cui suona un rap palestinese a tutto volume. Ma si ride anche quando il fidanzato di Michal le parla via skype comparendo tra le gambe di una prostituta, grazie a una foto da lui stesso dimenticata per errore sullo schermo del suo portatile...

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Festival Cannes

MR TURNER

Mike Leigh ha avuto un’ottima idea nel raccontare William Turner nei suoi ultimi 25 anni di vita. Il film mostra l’artista che soffre per la morte del padre, la sua indifferenza per la governante con cui occasionalmente ha fugaci incontri sessuali, il confronto con l’aristocrazia locale, la vita parallela e in incognito con la signora Booth, a Chelsea. Ma soprattutto ne ritrae lo spirito anarchico all’interno della Royal Academy of Arts. Ed è proprio su questo punto che la pellicola offre uno dei momenti migliori, nella scena in cui i pittori, tutti maschi, nel preparare la grande mostra annuale danno i loro tocchi finali alle tele. Qui Turner, che espone la sua eterea Helvoetsluys vicino alla Opening of Waterloo Bridge del Constable, carica di toni scarlatti, ha un colpo d’orgoglio: immerge il pennello nel rosso e lo deposita al centro della sua opera. Constable, che si sente sfidato, se ne va via indignato. Non contento, Turner torna davanti al dipinto e, lavorando con il pollice, trasforma la macchia rossa in una specie di salvagente, tra le risa generali.

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Cristiana Allievi