Un coach come padre, l'incredibile storia di Sandro Gamba nel film di Finazzer Flory
(Ansa/Daniel Dal Zennaro)
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Un coach come padre, l'incredibile storia di Sandro Gamba nel film di Finazzer Flory

Il campione del basket oggi novantenne, che rischiò di perdere la mano destra da bambino durante la guerra, è raccontato come esempio di valori etici per le generazioni future

E pensare che da ragazzino nel 1945, sul finire della Seconda Guerra mondiale, fu ferito da una raffica di mitra alla mano destra, correndo il rischio che gli venisse amputata. Con quella mano Sandro Gamba mise poi a segno tantissimi canestri. La sua storia incredibile di sport e vita è raccontata dal mediometraggio Un coach come padredi Massimiliano Finazzer Flory (durata 53 minuti), presentato in anteprima il 10 novembre a Milano a Palazzo Regione Lombardia. Un film emozionale dedicato al basket con al centro una storia italiana dall'epica americana.

Il docufilm, scritto e diretto dal regista e attore, ex assessore alla Cultura del comune di Milano, in collaborazione con la Federazione Italiana Pallacanestro, rimette in campo la BasketHall of Fame italiana: Sandro Gamba, 90 anni compiuti a giugno, dieci volte campione d'Italia con la maglia dell'Olimpia Milano da giocatore, due volte allenatore della Nazionale italiana di pallacanestro, ma anche Cesare Rubini e Dino Meneghin.

«Un coach come padre va letto anche come “Un padre come coach”: abbiamo bisogno di recuperare autorità, bisogno di modelli, di rigore da amare. Questo è un film sul rispetto come valore del futuro», dice Finazzer Flory. «Il basket poi è epico perché è un’impresa che vive sulla sfida e sul successo attraverso una lotta con il tempo e contro il tempo».

Il trailer di Un coach come padre - L'incredibile storia di Sandro Gamba:


Sandro Gamba è raccontato non solo come magnifico cestista e coach, ma anche come padre per molte generazioni. Una lettera aperta ai giovani per insegnare loro il racconto di una storia, quella di Gamba, tesa tra la guerra e le vittorie, tra ricordi ed emozioni di vita vissuta davvero. Un coach come padre è un mix di immagini del passato e di successi sul campo, ma anche l’incontro di Gamba con i ragazzi sul playground, lo scambio di testimone sui valori etici nello sport.

Il film è stato girato prevalentemente a Milano, Varese, Cantù. Accanto al protagonista Gamba e a Meneghin, ci sono anche Dan Peterson, Rosi Bozzolo, Renato Villalta, Meo Sacchetti, Pier Luigi Marzorati, Carlo Caglieris, Giorgio Rubini (nipote di Cesare Rubini), Enrico Gilardi, Renato Villalta.

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Simona Santoni

Giornalista marchigiana, da oltre un decennio a Milano, dal 2005 collaboro per Panorama.it, oltre che per altri siti di testate Mondadori. Appassionata di cinema, il mio ordine del giorno sono recensioni, trailer, anteprime e festival cinematografici.

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