Cinema Italia: nel 2013 crescono le presenze ma gli investimenti non arrivano
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Cinema Italia: nel 2013 crescono le presenze ma gli investimenti non arrivano

I dati della ricerca di Anica e del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali mostrano flessioni nel costo medio delle produzioni e nello scarso numero di film ad alto budget

Anno discreto per il cinema in Italia il 2013. Le presenze sono in crescita (+6,60%, tendenza ancora più accentuata nel primo trimestre di quest'anno, +13%), più leggero l'aumento degli incassi (+1,40%).
Decisamente meno piacevole il dato sugli investimenti, che sono calati del 27%, scesi a 358 milioni di euro.
I dati sono elaborati da una ricerca di Anica e del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo.

Il costo medio delle produzioni diminuisce e i film ad alto budget sono ancora più rari che negli anni scorsi: solo 28 nel 2013 contro i 34 dell'anno precedente hanno avuto un costo maggiore di 3,5 milioni di euro.

Sono invece aumentate (dalle 37 del 2012 alle 53 del 2013) le pellicole per le quali si è speso 200 mila euro o meno.

Nell'anno appena passato però la fonte più importante di investimenti, quella che arriva dagli apporti degli investitori esterni, si rivela in netto calo: 42,1 milioni di euro contro i 50,7 milioni del 2012, ben nove milioni di meno.

In calo anche il Fondo Unico per lo Spettacolo e il credito d'imposta, mentre i ricercatori sottolineano l'aumento di fondi sovranazionali e dei fondi regionali, questi ultimi arrivati a 7 milioni di euro. Il valore del credito di imposta richiesto, in particolare, scende dai 60 milioni del 2012 ai 53 del 2013, un calo, viene fatto notare, giustificato in parte dalla riduzione dei budget di produzione di cui il credito e' una percentuale.

Ma diminuisce anche il numero dei film per cui è richiesto. Unico dato in controtendenza, l'aumento del tax credit distribuzione, che passa da 4 a 5 milioni di euro.

Gli incassi nel 2013 sono stati di 618.353.030 euro contro i 609.531.588 del 2012 (+1,40%), seppure inferiori al 2011 quando si erano superati i 661,6 milioni (-6,48%).

Le presenze 97.380.572 contro i 91.388.569 del 2012 (+6,60%) seppure meno del 2011 quando aveva superato i 101,3 milioni (-3,91%). Ma la situazione migliora ulteriormente nel 2014 con un +13% di presenze nel primo trimestre rilevate dal Cinetel.

In lieve calo il numero dei passaggi televisivi di film, così come il numero di titoli . In compenso aumenta, da 140 a 164, il numero di film italiani programmati dalle tv generaliste in prima serata. Migliorano Rai1, Rai3, Canale 5 e Italia 1. Cala invece La7. Spicca Canale 5 per il numero di titoli italiani recenti programmati in prima serata (oltre la metà): 36 film su 60 totali contro gli 11 di Rai3. Ma il vintage sembra piacere più del contemporaneo perche' sull'intera giornata, sono solo 86 i passaggi di film italiani prodotti dopo il 2010 programmati dalle tv generaliste.

Oltre la metà dei passaggi si riferisce a titoli italiani di catalogo, film prodotti tra il 1950 e il 1979.
A penalizzare il cinema italiano in tv rimane anche la fascia oraria, visto che la più utilizzata si conferma quella notturna (dopo le 23). Il cinema di casa nostra pero' piace, visto che tra le top10 di film in tv, 5 sono titoli italiani, a cominciare da La vita e' bella di Benigni, trasmesso da Rai 1 che ha avuto lo share piu' alto (27,27%).

Maggiori successi su Canale5 per titoli recenti. Per Rai1 invece solo titoli Usa tranne appunto "La vita è bella". Nel 2013 anche su Sky sono diminuiti passaggi e titoli unici, passati dai 52.233 del 2012 ai 48.479 del 2013 con 513 film italiani trasmessi nel 2013 contro i 639 del 2012. A conti fatti la tv che ha trasmesso più film italiani è stata comunque Mediaset (1073 titoli su 2081, pari al 62% dei titoli italiani programmati), con la parte del leone fatta da Iris. La Rai si ferma a 584 titoli italiani su 1917.

Sul fronte della distribuzione, fanno notare i ricercatori, il primo trimestre del 2014 indica un aumento di presenze per i film italiani rispetto al 2013 e al 2012, a parita' di quota di mercato del 33%, circa 10 su 30 milioni di biglietti venduti. La distribuzione per mesi nel 2013 ha visto numeri migliori rispetto al 2012 in quasi tutti i mesi, escluso gennaio. Particolarmente positivo novembre. Buoni anche i risultati dei mesi estivi.

Cresce, infine, la digitalizzazione degli schermi che è arrivata al 75%, pur con una discreta differenza tra territori.(ANSA).

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