I 10 attori migliori del 2013
Lucky Red, Warner Bros. Pictures, Teodora, 20th Century Fox
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I 10 attori migliori del 2013

In vetta Ryan Gosling e Daniel Day-Lewis, quindi...

Ci hanno fatto entrare nella Storia, hanno avuto le nostre emozioni in pugno sul filo di uno sguardo, ci hanno fatto ridere di gusto o asciugare una lacrima di nascosto. Il 2013 grazie a loro è stato più bello. Ecco gli attori che hanno offerto le interpretazione più belle in questo anno (nei film distribuiti in Italia nell'arco dei dodici mesi).

Il meglio del 2013  - 

1) Ryan Gosling per Come un tuono

Ryan è di una potenza unica: è una bomba fisica ed emotiva. In Come un tuono di Derek Cianfrance è un motociclista maledetto e sconquassa con quel suo sguardo ora così torvo e algido, ora così tenero. Anche i suoi silenzi sono carichi di una presenza scenica rara. Lui in realtà compare solo nella prima parte del film ma è indubbiamente il perno della storia. La sua intensità non è meno straripante in Blue Valentine, sempre di Cianfrance, arrivato quest'anno in Italia.

2) Daniel Day-Lewis in Lincoln

Gli aggettivi non bastano più per il superbo attore britannico. Del resto tre Oscar non si vincono per fortuna. Lincoln di Steven Spielberg non è uno di quei film che restano dentro, ma l'interpretazione misurata e sottile di Day-Lewis è indimenticabile. Ci restituisce il pragmatismo delicato e la tenacia coraggiosa di un grande uomo, Abraham Lincoln.

3) Fabrice Luchini in Molière in bicicletta

Se ripenso a certe sue mimiche facciali nella commedia francese di Philippe Le Guay ancora rido. Sono fa-vo-lo-se! Lui è favoloso. In certi frangenti fa morir dal ridere! Il tutto solo con un inarcare di sopracciglio o uno sguardo obliquo. Luchini è un attore di gran razza e il suo potenziale comico-cinico-ironico è formidabile.

4) Christoph Waltz in Django Unchained

Tra i tanti motivi per cui c'è da ringraziare Quentin Tarantino uno dei principali è aver "scoperto" Waltz. Una volta di più l'attore austriaco è portentosamente pungente e ironico nei panni di un cacciatore di taglie atipico. Tiene incollati al grande schermo. Non è un caso che quando esce di scena lui, ammazzato, il western pulp che rivisita lo schiavismo subisca un lieve calo di tensione.

5) John Hawkes in The Sessions - Gli incontri

È quasi sorprendente scoprire che il protagonista della storia di handicap e sesso diretta dallo statunitense Ben Lewin non sia realmente tetraplegico. Hawkes è straordinario nell'immobilità e nella vitalità di Mark O'Brien, poeta e giornalista costretto a vivere in un polmone d'acciaio che ha iniziato la sua vita sessuale solo a 38 anni grazie a una professionista interpretata da Helen Hunt. Una bella storia vera.

6) Tom Hanks per Captain Phillips - Attacco in mare aperto

Hanks gioca in sottrazione e controllo nei panni del capitano che guida la ciurma della nave mercantile americana sotto l'attacco dei pirati somali. Unisce tensione alla pacatezza di chi cerca di gestire con astuzia, per poi aprirsi a uno sfogo nervoso liberatorio e commovente sul finale.

7) Michael Douglas in Dietro i candelabri

Istrionico, esuberante, vistoso. Douglas ridà stupendamente vita a Liberace, il pianista americano showman degli anni '70. Non meno bravo il suo compagno di set Matt Damon.

8) Geoffrey Rush per La migliore offerta

Il film del nostro Giuseppe Tornatore non è perfetto, ma Geoffrey Rush sì. È lui che rende credibili e tese anche alcune situazioni zoppicanti, è lui che da battitore d'aste freddo e meticoloso riesce a diventare uomo innamorato e credulone: una trasformazione forse poco plausibile che lui rende possibile. 

9) Bradley Cooper per Il lato positivo

Più che Jennifer Lawrence - che per il film di David O. Russell ha vinto il suo primo Oscar - è stato il bellone dagli occhi blu suo compagno di set a sorprendermi: come ragazzone affetto da disturbo bipolore ha un'energia catalizzante.

10) Dane DeHaan per Come un tuono e Giovani ribelli - Kill Your Darlings

26 anni e occhi (e occhiaie) da ragazzo perso, Dane ha una bella faccia da cinema. Per me è stata una magnifica scoperta, prima grazie al ruolo da adolescente solitario in Come un tuono, quindi come ispiratore carismatico e tormentato della Beat Generation nei panni di Lucien Carr in Giovani ribelli - Kill Your Darlings.

 

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Simona Santoni

Giornalista marchigiana, da oltre un decennio a Milano, dal 2005 collaboro per Panorama.it, oltre che per altri siti di testate Mondadori. Appassionata di cinema, il mio ordine del giorno sono recensioni, trailer, anteprime e festival cinematografici.

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