10 film (belli) che ti rendono una persona migliore

10 film (belli) che ti rendono una persona migliore

Storie piccole o grandi che fanno scattare una scintilla interiore, che dura una giornata o si sedimenta dentro

"Se non puoi essere il sole, sii una stella. Sii sempre il meglio di ciò che sei", Martin Luther King. 

Nel complesso e auspicabile processo di auto-miglioramento quotidiano, a volte la scintilla giusta la dà anche un film. Magari il suo stimolo a essere una persona migliore dura la fiamma di una giornata o invece il suo insegnamento si instaura silenziosamente dentro. Il potere del cinema è magico e talvolta arcano. 
In passato abbiamo suggerito i libri che rendono migliori, qui invece proponiamo 10 film che spingono a migliorarsi (nei commenti potete inserire i vostri film per diventare una persona migliore).

1) L'attimo fuggente (1989) di Peter Weir 

Un cult con l'indimenticato "capitano, mio capitano" Robin Williams. Nei panni del professore che tutti vorremmo, sprona i suoi studenti a osare e a seguire le proprie ambizioni e idee e non quelle imposte dalle famiglie. 

Messaggio: "Carpe diem, cogliete l'attimo ragazzi, rendete straordinaria la vostra vita". Una citazione da film da portare impressa nel cuore.

2) Ricomincio da capo (1993) di Harold Ramis 

Bill Murray è un burbero ai massimi livelli di scortesia, in una commedia sempreverde e divertente. Per uscire dal Giorno della marmotta, che ogni mattina si ripete uguale e irritante, tanto da portarlo a tentare il suicidio, dovrà imparare a rispettare e aiutare gli altri.

Messaggio: La vita ha un sapore speciale e un futuro più fresco se si rispetta il prossimo. Non si può aiutare tutti, ma si può migliorare già nelle piccole cose quotidiane: la strada giusta per star bene con se stessi e - magari - trovare l'amore.

3) Pomodori verdi fritti alla fermata del treno (1991) di Jon Avnet 

Evelyn (Kathy Bates) è una casalinga sovrappeso, insicura e demotivata. Ma l'anziana ospite (Jessica Tandy) di una casa di riposo le dà un'inizione di forza e speranza raccontandole la storia di due ragazze, Idgie (Mary Stuart Masterson) e Ruth (Mary-Louise Parker), capaci di andar oltre il maschilismo e il razzismo dilagante del sud degli Stati Uniti anni '30.

Messaggio: A fine film, come Evelyn, viene da gridare "Towanda! la giustiziera persecutrice degli oppressi". L'esempio pieno di amore e coraggio di Idgie e Ruth dà l'energia per provare a ribellarsi contro le ingiustizie

4) Quasi amici - Intouchables (2011) di Olivier Nakache e Éric Toledano

Due diversità si incontrano. Un tetraplegico facoltoso (François Cluzet) sceglie come badante un ragazzone nero (Omar Sy) delle banlieue parigine tutt'altro che gentile e affidabile ma pieno di carisma e vitalità. Una strana e bellissima amicizia, spassosa e commovente.

Messaggio: Andiamo oltre le apparenze, oltre la diffidenza delle diversità, oltre i confini invisibili costruiti dall'handicap e dalle classi sociali. Riconciliazione e integrazione sono a portata di mano.

5) V per vendetta (2005) di James McTeigue

Tratto dal fumetto di Alan Moore e David Lloyd e sceneggiato dai fratelli Wachowski, è un film avvincente e ritmato ambientato in un Regno Unito del futuro retto da un regime totalitario. Un uomo mascherato, mister V (interpretato da Hugo Weaving), gli dichiara guerra, sostenuto dalla giovane Evey, una Natalie Portman ventiquattrenne e rasata a zero.

MessaggioV per vendetta sprona a prendere posizione, a mettersi in prima linea, a lottare contro le ingiustizie e in nome della libertà contro chi vuole ingabbiarci in un sistema.  

6) Erin Brockovich - Forte come la verità (2000) di Steven Soderbergh

Da storia vera. Una Julia Roberts in minigonna e trucco vistosi, segretaria precaria e madre single, indaga e scopre che un colosso industriale ha contaminato con materiale cancerogeno le falde acquifere di una cittadina californiana. Si batterà perché gli abitanti ottengano un maxi risarcimento.

Messaggio: L'onestà, lo spirito di solidarietà e il senso della giustizia non hanno prezzo. Proprio per questo è bello ed eroico elargirli, gratuitamente. 

7) Gran Torino (2008) di Clint Eastwood

Ennesima regia di pregio e grande storia di scontro e integrazione. Il vecchio Clint è anche protagonista nei panni di un vedovo scontroso. Con sguardi al vetriolo e battute ciniche e divertenti ne ha per tutti, soprattutto per quei "mangia-riso" suoi vicini di casa. Ben presto, però, scoprirà che il "diverso" non è così disprezzabile e troverà molte più cose in comune con i dirempettai orientali che con la sua stessa famiglia.

Messaggio: Affrontando i propri pregiudizi si può scoprire una realtà ben migliore di quello che ci si aspettava.

8) La vita è bella (1997) di Roberto Benigni

Benigni, saltimbanco da Oscar, con la sua favola triste fa ridere e fa piangere. L'orrore dell'Olocausto è stato raccontato in tanti modi, struggenti. Il comico toscano trova una strada tutta sua: un solare padre e marito (Benigni stesso), pur nell'abominio del campo di concentramento, cerca di preservare l'ingenuità di suo figlio (Giorgio Cantarini) e confermare il suo amore alla sua "principessa" (Nicoletta Braschi). 

Messaggio: Nonostante le avversità più grandi, nonostante l'orrore, la vita merita di essere vissuta. Magari con un po' di follia, di sicuro con tanto amore. Quell'amore che permette di avere addosso un viso da giullare, pur di strappare un po' di pace e un sorriso a un figlio.

9) Il sospetto (2012) di Thomas Vinterberg

Mads Mikkelsen è Lucas, educatore mite e responsabiile in un asilo nido di un piccolo paese danese. È amato dai bambini, soprattutto dalla figlioletta di un suo amico. La piccola, però, sentitasi rifiutata da Lucas, cavalca la sua fervida immaginazione e fa credere di essere stata molestata. Si apre una caccia al mostro senza scampo e beneficio del dubbio.

Messaggio: Non fermiamoci alla prima impressione, non crediamo subito al primo pettegolezzo e alle illazioni. È così facile distruggere vite altrui con la maldicenza e il sospetto. Pensiamoci non una ma mille volte prima di farlo.

10) Il favoloso mondo di Amélie (2001) di Jean-Pierre Jeunet 

Amélie Poulain (Audrey Tautou) è una ragazza particolare, che ama assaporare le piccole cose della vita: ama affondare le dita tra i legumi o spezzare la crosta della crème brûlée con il cucchiaino. Ma soprattutto trova un piacere profondo nel sistemare le vite degli altri, tacitamente, orchestrando senza essere notata.

Messaggio: Non perdiamo di vista la nostra parte più fanciulla, che sa ancora lasciarsi stupire dalle piccole cose. Alimentiamo la nostra immaginazione, senza avere paura dei sogni. Fare del bene agli altri, senza aspettarsi niente in cambio, fa bene all'anima. 

Ricomincio da capo
Diritti Mondadori | Columbia Pictures
"Ricomincio da capo" (1993) di Harold Ramis

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Simona Santoni

Giornalista marchigiana, da oltre un decennio a Milano, dal 2005 collaboro per Panorama.it, oltre che per altri siti di testate Mondadori. Appassionata di cinema, il mio ordine del giorno sono recensioni, trailer, anteprime e festival cinematografici.

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